Castel de Paolis consolida la presenza in Cina e lavora su comunicazione ed eventi in cantina

Castel de Paolis consolida la presenza in Cina e lavora su comunicazione ed eventi in cantina

12/01/2018 0 Di Fabio Ciarla

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NUOVI PROGETTI (COMPRESO UN METODO CLASSICO) PER L’AZIENDA VINICOLA DI FABRIZIO SANTARELLI CHE DOPO I SUCCESSI NELL’EXPORT E I RICONOSCIMENTI IN ITALIA E ALL’ESTERO HA DECISO DI PUNTARE SU UN NUOVO APPROCCIO VERSO APPASSIONATI E OPERATORI

La Cina si con­fer­ma il pri­mo mer­ca­to este­ro per i vini di Castel de Pao­lis, ma anche in casa nostra non man­ca­no le sod­di­sfa­zio­ni per l’azienda fon­da­ta a metà degli anni ottan­ta da Giu­lio San­ta­rel­li con la con­su­len­za di Atti­lio Scien­za. L’ultima in ordi­ne di tem­po è sta­ta la sele­zio­ne di ben tre eti­chet­te nell’ambito del Mera­no Wine Festi­val, la secon­da fie­ra ita­lia­na del vino e for­se la pri­ma per qua­li­tà essen­do l’unica ad invi­ti*. Tre i vini di Castel de Pao­lis che han­no otte­nu­to que­sto pre­sti­gio­so pun­teg­gio: il Fra­sca­ti Supe­rio­re DOCG 2016 (70% Mal­va­sia del Lazio, 30% Treb­bia­no, Bel­lo­ne e Bom­bi­no), il Fra­sca­ti Doc Cam­po­vec­chio 2016 (70% Mal­va­sia di Can­dia, 30% Treb­bia­no, Bel­lo­ne e Bom­bi­no) ed il ros­so I Quat­tro Mori 2012 (Syrah, Mer­lot, Petit Ver­dot e Caber­net Sau­vi­gnon). Il vino che è sta­to pre­sen­ta­to nell’ambito dell’evento è sta­to il Fra­sca­ti Supe­rio­re DOCG 2016, uni­co vino di Fra­sca­ti, e dei Castel­li Roma­ni in gene­re, pre­sen­te a Mera­no.

Per noi esse­re gli uni­ci dell’area del Fra­sca­ti e spes­so anche dei Castel­li Roma­ni non è una novi­tà — con­fer­ma Fabri­zio San­ta­rel­li, la secon­da gene­ra­zio­ne che ha ormai pre­so le redi­ni dell’azienda — era­va­mo a Mera­no, su invi­to, lo sia­mo sta­ti al Festi­val Col­li­sio­ni di Baro­lo in degu­sta­zio­ne davan­ti a cir­ca 60 esper­ti e gior­na­li­sti da tut­to il mon­do, ma anche all’ultimo wine2wine di Vero­na, orga­niz­za­to da Vini­ta­ly Inter­na­tio­nal, come udi­to­ri di un appun­ta­men­to di fon­da­men­ta­le impor­tan­za per chi voglia com­pren­de­re le ten­den­ze e il futu­ro del mer­ca­to del vino del pros­si­mo futu­ro e spe­cial­men­te in Cina. Mol­ti era­no infat­ti i focus sull’Estremo Orien­te e devo dire che, per quel­lo che sono riu­sci­to a segui­re nel fit­to pro­gram­ma ne sono usci­to rin­fran­ca­to. Sia­mo mol­to avan­ti nel lavo­ro in quel­lo che sarà sicu­ra­men­te uno dei mer­ca­ti del vino più impor­tan­ti del futu­ro. Dato che tut­ti gli esper­ti inter­ve­nu­ti, han­no con­fer­ma­to che è nor­ma­le impie­ga­re alme­no 4 o 5 anni per ave­re risul­ta­ti signi­fi­ca­ti­vi ed essen­do que­sto il tem­po da cui noi sia­mo pre­sen­ti in Cina, sia­mo quin­di in una posi­zio­ne mol­to van­tag­gio­sa e pri­vi­le­gia­ta rispet­to a qua­si tut­te le azien­de vini­co­le ita­lia­ne che inve­ce, si stan­no affac­cian­do ora in que­sto mer­ca­to

Castel de Pao­lis inol­tre — for­te dei pre­mi rice­vu­ti dal­le gui­de nazio­na­li (Repub­bli­ca, Biben­da, Vini Buo­ni d’Italia, Bere­Be­ne del Gam­be Ros­so) dal­la pre­sen­za al  Mera­no Wine Festi­val ed infi­ne alle lusin­ghie­re valu­ta­zio­ni sul­la rivi­sta Vinous di Anto­nio Gal­lo­ni (91+ per I Quat­tro Mori 2012 e 91 al Don­na Adria­na 2015) — ha deci­so di pun­ta­re più e meglio sul­la comu­ni­ca­zio­ne, cer­can­do di river­sa­re ver­so l’esterno l’alta qua­li­tà dei pro­pri vini, da sem­pre rico­no­sciu­ta nel­la ristret­ta cer­chia degli esper­ti ma poco nota al gran­de mon­do degli appas­sio­na­ti e degli ope­ra­to­ri. Per otte­ne­re que­sto risul­ta­to si sta lavo­ran­do sui cana­li isti­tu­zio­na­li, come sito inter­net e pagi­na Face­book, oltre all’apertura del pro­fi­lo Insta­gram uffi­cia­le, ma anche ad una serie di even­ti che accor­ci­no le distan­ze tra il ter­ri­to­rio e le per­so­ne che si tro­va­no poi a sce­glie­re un vino fir­ma­to Castel de Pao­lis. La chia­ve, quin­di, saran­no gli appun­ta­men­ti di degu­sta­zio­ne e intrat­te­ni­men­to orga­niz­za­ti in azien­da (il pri­mo, “Vini sot­to l’albero” del 9 e 10 dicem­bre, è sta­to subi­to un suc­ces­so) e le pre­sen­ta­zio­ni dedi­ca­te agli ope­ra­to­ri e ai gior­na­li­sti attra­ver­so le qua­li tra­smet­te­re il valo­re di un ter­ri­to­rio, oltre che dei vini dell’azienda.

Altre novi­tà in can­tie­re riguar­da­no nuo­vi mer­ca­ti este­ri, l’enoturismo e la crea­zio­ne del pri­mo meto­do clas­si­co Castel De Pao­lis con la ven­dem­mia 2018.  Dia­mo quin­di appun­ta­men­to ai pros­si­mi even­ti in azien­da e nel­la Capi­ta­le che saran­no comu­ni­ca­ti sul sito inter­net isti­tu­zio­na­le rag­giun­gi­bi­le all’indirizzo www.casteldepaolis.com e sul­la pagi­na Face­book uffi­cia­le “Castel De Pao­lis”.

 

 

* Al Mera­no Wine Festi­val le azien­de ven­go­no sele­zio­na­te dagli orga­niz­za­to­ri ed invi­ta­te a man­da­re i vini. Suc­ces­si­va­men­te una com­mis­sio­ne di assag­gio for­ma­ta da eno­lo­gi, gior­na­li­sti del set­to­re e som­me­lier degu­sta i vini alla cie­ca ed i vini che otten­go­no alme­no 88/100 sul­la sca­la di valu­ta­zio­ne del­la som­mel­le­rie inter­na­zio­na­le pos­so­no esse­re ammes­si all’evento.

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