Nel 50° della sua scomparsa sono state presentate al pubblico le prime parti della replica…
Alla ricerca della serenità. Continua la produzione riflessiva di Alessandro Corbelli
08/12/2020Questo articolo è stato letto 2364 volte!
“Alessio Belli conduce una vita tutto sommato soddisfacente: è manager di un importante istituto
bancario americano, è pieno di energie e voglia di vivere, ha due splendide figlie, Simona e Valenti-
na, e la sua relazione con la sua nuova compagna Roberta va a gonfie vele. Tutto precipita quando
un terribile dolore alla colonna vertebrale, seguito da operazioni mal riuscite, lo costringono all’im-
mobilità. Alessio si ritroverà bloccato su una sedia a rotelle.
Da questo momento, per lui inizia una lunga ricerca della serenità, non come raggiungimento di un
obiettivo ma come condizione interiore, come stato di pace.” Questo è il timone che guida il racconto, non il primo, di Alessandro Corbelli. Che non ha intrapreso questa vena nè come professione storica, nè come dedizione in giovane età. No ha atteso gli anni della maturità, ed anzi, grazie a questa ha mostrato e ci rivela nella forma letteraria, quanto ha sedimentato nella vita. Senza mai divenire sezionatore della vicenda personale.
Alessandro Corbelli è nato a Roma il 24 settembre 1960.
Con successo ha lavorato come manager per importanti istituti bancari e di intermediazione mobi-
liare. Da sempre impegnato nel sociale e nella vita politica nazionale. Nel Lazio, e precipuamente a Roma ai Castelli romani è noto per aver dedicato qui, con la famiglia — e l’indimenticabile papà Walter — impegno vero e concreto di natura sociale e politica. Vicinissimo da sempre agli ambienti religiosi, non si fregia di frequentazioni ecclesiali, ma di operatori di fede, si.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.