Marche, sul Punto Nascite di Fabriano Ceriscioli vuole le scuse del Sindaco

Marche, sul Punto Nascite di Fabriano Ceriscioli vuole le scuse del Sindaco

05/02/2019 0 Di Redazione

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Punto nascita Fabriano, Ceriscioli: “Formali ed immediate scuse dal sindaco Fabriano, altrimenti tuteleremo la nostra onorabilità nelle sedi competenti”

Il Presidente della Regione elenca i fatti e gli atti assunti dall’ente per tutelare il presidio ospedaliero

“Chiedo al Sin­da­co di Fab­ri­ano for­mali ed imme­di­ate scuse per le dichiarazioni offen­sive rese in questi giorni in mer­i­to alla chiusura del pun­to nasci­ta dell’ospedale del­la sua cit­tà. In caso con­trario, ci riv­ol­ger­e­mo in tutte le sedi com­pe­ten­ti per tute­lare la nos­tra onor­a­bil­ità”.

E’ duro il Pres­i­dente Cerisci­oli sul­la vicen­da dell’ospedale fab­ri­anese, tor­nan­do a rib­adire quan­to sostenu­to in più occa­sioni.

“Ho sem­pre offer­to una ricostruzione doc­u­men­tale attra­ver­so gli atti, non attra­ver­so libere opin­ioni o fan­ta­siose ricostruzioni. E’ un fat­to incon­tro­vert­ibile che nel 2017 abbi­amo chiesto for­mal­mente la dero­ga al min­is­tero per evitare la chiusura del pun­to nasci­ta, quin­di due anni fa, non capis­co che con­to fac­cia il sin­da­co.

E’ un altro fat­to indis­cutibile che nel mese di mag­gio 2018, con­trari­a­mente a quan­to dichiara fal­sa­mente il sin­da­co — ovvero che la con­seguen­za del­la chiusura è imputabile alla richi­es­ta del­la regione — la regione stes­sa ha invi­a­to le rel­a­tive schede al comi­ta­to LEA, seg­na­lan­do di essere in atte­sa del­la rispos­ta sul­la dero­ga; è un ulte­ri­ore fat­to che il 6 luglio 2018 abbi­amo avu­to rispos­ta neg­a­ti­va dal Min­is­tero rispet­to alla dero­ga stes­sa.

Per questo, pochi giorni dopo, il 17 luglio, ho deciso di scri­vere al min­istro, chieden­do di rivedere la deci­sione, sen­za avere mai rice­vu­to rispos­ta in tal sen­so. Il per­cor­so è quin­di anda­to avan­ti come era preved­i­bile.

A gen­naio è arriva­to al Servizio san­i­tario del­la regione, da parte del Min­is­tero del­la Salute attra­ver­so il comi­ta­to lea, il doc­u­men­to uffi­ciale nel quale si chiede­va di trasmet­tere “l’atto for­male di chiusura del pun­to nasci­ta”.

Da quel momen­to, ogni giorno, con­tinuiamo a rib­adire che pos­si­amo anco­ra sal­vare il pun­to nasci­ta, ma dipende esclu­si­va­mente dal­la volon­tà del Gov­er­no. Le Marche han­no dirit­to di man­tenere questo pre­sidio e di non perdere la pre­mi­al­ità LEA: cinquan­ta mil­ioni di euro per la salute dei marchi­giani. In atte­sa delle scuse, non si capisce pro­prio cosa aspet­ti il sin­da­co ad aprire un con­fron­to più diret­to con il gov­er­no che si è dichiara­to disponi­bile a rivedere la mate­ria”.

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