Marino. A Bibliopop continua mobilitazione con confronto sul dopo cessate il fuoco. Protagonisti Paolo De Montis e Yousef  Salman

Marino. A Bibliopop continua mobilitazione con confronto sul dopo cessate il fuoco. Protagonisti Paolo De Montis e Yousef Salman

21/10/2025 0 Di Maurizio Aversa

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S.Maria del­le Mole. Dome­ni­ca 19 pome­rig­gio sera, deci­ne di per­so­ne, mol­ti gio­va­ni, han­no scel­to di esse­re pre­sen­ti al fian­co del­le ban­die­re pale­sti­ne­si che sven­to­la­va­no fuo­ri la sede di Biblio­pop e svet­ta­va­no all’interno del­la biblio­te­ca. Due le cor­de più toc­can­ti: da un lato il sen­ti­re un tota­le coin­vol­gi­men­to del rac­con­to cer­to di cro­na­ca e di mare, ma di ten­sio­ne eti­ca e mora­le, a rischio del­la pel­le, che Pao­lo De Mon­tis a nome dei cir­ca 400 imbar­ca­ti volon­ta­ri sul­la Glo­bal Sumud Flo­til­la, e per con­to dei milio­ni di gio­va­ni e ragaz­ze, lavo­ra­to­ri e pen­sio­na­ti, uomi­ni e don­ne in Ita­lia, in Euro­pa e nel mon­do han­no soste­nu­to e con­ti­nua­no a soste­ne­re le ragio­ni per bloc­ca­re il geno­ci­dio e rico­no­sce­re i dirit­ti del popo­lo pale­sti­ne­se.

Pao­lo De Mon­tis, rac­con­ta a Biblio­pop


Da un altro lato, ascol­ta­re, anco­ra una vol­ta lo stra­zio e la deter­mi­na­zio­ne a non fer­mar­si di You­sef Sal­man che in rap­pre­sen­tan­za del­la comu­ni­tà pale­sti­ne­se di Roma e del Lazio ma di tut­to il popo­lo pale­sti­ne­se, con­ti­nua a chie­der­ci di seguir­lo nel­le sem­pli­ci doman­de: per­chè? Per­chè non pos­sia­mo col­ti­va­re, vive­re, pro­dur­re nel­le nostre ter­re? Per­chè non pos­sia­mo ave­re una orga­niz­za­zio­ne socia­le e poli­ti­ca, con­ven­zio­nal­men­te chia­ma­ta sta­to, che sia la nostra casa, la nostra patria? Ed oltre que­sti due momen­ti cen­tra­li, con tan­te doman­de, con mol­te inter­lo­cu­zio­ni a cui non si sono sot­trat­ti nè Pao­lo, nè You­sef.

You­sef Sal­man


Pao­lo ha svol­te fer­me invet­ti­ve, descrit­to le cose posi­ti­ve di que­sta espe­rien­za (la com­po­si­zio­ne plu­ri­na­zio­na­le, e plu­ri­so­cia­le degli equi­pag­gi). Ci ha fat­to sob­bal­za­re e riem­pi­re di rab­bia nel­la illu­stra­zio­ne pla­sti­ca dei mal­trat­ta­men­ti quan­do seque­stra­ti, del­la pau­ra che ha aggre­di­to mol­ti con l’assalto in acque inter­na­zio­na­li e con id roni minac­cio­si che vol­teg­gia­va­no sul­le bar­che. You­sef ci ha ripor­ta­to cru­da­men­te all’analisi del­le respon­sa­bi­li­tà pri­ma­rie, non solo sto­ri­che, ma attua­li, per scel­ta impe­ria­le, per cal­co­lo di sog­gio­ga­men­to poli­ti­co-eco­no­mi­co degli Sta­ti Uni­ti, che ser­ven­do­si di Israe­le ripro­po­ne un vec­chio sche­ma caro ai colo­nia­li­sti: pren­de­re, rapi­na­re, ciò che occor­re ai più for­ti e sog­gio­ga­re i debo­li. Ed è a que­sto livel­lo che i rac­con­ti, di Pao­lo che esal­ta le mani­fe­sta­zio­ni ocea­ni­che che di fat­to (pure se non sap­pia­mo in che misu­ra) han­no con­tri­bui­to a non anda­re oltre nei con­fron­ti del­la Flo­til­la da par­te di Israe­le, e a cer­ca­re il ces­sa­te il fuo­co (anche se sap­pia­mo bene che non è del tut­to vero, ma alme­no il pro­get­to e la pra­ti­ca geno­ci­da quo­ti­dia­na in que­sto momen­to si è pla­ca­ta). Que­sto si intrec­cia, con le dichia­ra­zio­ni di You­sef che invi­ta a spe­ra­re che non oggi, ma nei decen­ni vici­ni (15–20 anni?) gra­zie a que­ste coscien­ze che han­no sospin­to nuo­va­men­te ad accen­de­re fari di cono­scen­za e di con­sa­pe­vo­lez­za sul­la tra­ge­dia pale­sti­ne­se, anno dopo anno si potrà giun­ge­re ad una pace nell’area scel­ta dagli Sta­ti Uni­ti per imper­ver­sa­re negli ulti­mi decen­ni per eser­ci­ta­re il loro ruo­lo di mano­vra geo­po­li­ti­ca inter­na­zio­na­le e di rapi­na degli sta­ti ara­bi (Iraq, Siria, Liba­no etc.).

Mau­ri­zio Aver­sa ha mode­ra­to l’e­ven­to


La pas­sio­ne posi­ti­va che ha avvol­to l’intero pomeriggio/sera, ha con­sen­ti­to anche, luci­da­men­te, di acco­glie­re la noti­zia comu­ni­ca­ta da Pao­lo che “I Giu­ri­sti e Avvo­ca­ti per la Pale­sti­na ( GAP) annun­cia­no che mar­te­dì 14 otto­bre 2025 è sta­ta invia­ta al Pro­cu­ra­to­re del­la Cor­te pena­le inter­na­zio­na­le la ver­sio­ne ingle­se del­la denun­cia per com­pli­ci­tà in geno­ci­dio del­la pre­si­den­te del Con­si­glio Gior­gia Melo­ni, dei mini­stri Anto­nio Taja­ni e Gui­do Cro­set­to e dell’amministratore dele­ga­to di “ Leo­nar­do” SpA, Rober­to Cin­go­la­ni. Il testo del­la denun­cia che è sta­to invia­to al Pro­cu­ra­to­re a nome dei 51 fir­ma­ta­ri insie­me a 51 alle­ga­ti di docu­men­ta­zio­ne pro­ba­to­ria, è sta­to pub­bli­ca­to sul nostro sito www.giuristiavvocatiperlapalestina.org, dove chiun­que può ade­rir­vi. Le ade­sio­ni fino­ra per­ve­nu­te sono più di qua­ran­tu­no­mi­la, ma la rac­col­ta pro­se­gui­rà ad oltran­za nei pros­si­mi mesi, alme­no fino alla fine dell’anno, ed orga­niz­ze­re­mo ini­zia­ti­ve in meri­to su tut­to il ter­ri­to­rio nazio­na­le.
Con tale denun­cia inten­dia­mo dare espres­sio­ne alla volon­tà del­la stra­gran­de mag­gio­ran­za del popo­lo ita­lia­no di ripu­dia­re il geno­ci­dio del popo­lo pale­sti­ne­se e tut­ti colo­ro che in qual­sia­si modo vi con­cor­ra­no. Come affer­ma­to dal pri­mo mini­stro San­chez, nes­su­na pace può fon­dar­si sull’ impu­ni­tà dei car­ne­fi­ci e dei loro com­pli­ci. L’Italia inter­rom­pa imme­dia­ta­men­te ogni for­ni­tu­ra di armi ver­so Israe­le ed ogni col­la­bo­ra­zio­ne mili­ta­re col regi­me geno­ci­da.”. Alcu­ne pre­sen­ze signi­fi­ca­ti­ve, saran­no pro­ba­bi­le vei­co­lo per la chia­ma­ta alla sot­to­scri­zio­ne di que­sta denun­cia inter­na­zio­na­le. Tra il pub­bli­co infat­ti si è nota­ta la pre­sen­za di Esse­re Mari­no, del PCI dei Castel­li, di atti­vi­sti del­la sini­stra ciam­pi­ne­se, di altri atti­vi­sti di Ita­lia Cuba, di comu­ni­sti del cir­co­lo Arci Con­cet­to Mar­che­si (Tibur­ti­no) e di mol­ti cit­ta­di­ni e cit­ta­di­ne che han­no scel­to di ade­ri­re alla chia­ma­ta di Biblio­pop per affian­ca­re la cau­sa pale­sti­ne­se.

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