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Roma. Palestina. Barghouti: è possibile tutta questa tolleranza ed amicizia a questo criminale Netanyahu e al suo regime nazisionista?
22/10/2025Questo articolo è stato letto 971 volte!

Yousef Salman, presidente della comunità palestinese a Roma e Lazio
Nei giorni scorsi, domenica, Yousef Salman ha partecipato al confronto pubblico sul dopo cessate il fuoco che si è svolto a S. maria delle Mole/Marino, presso Bibliopop. Organizzato unitariamente, gli intervenuti hanno èpotuto svolgere ragionamenti, chiedere aneddoti e fatti precisi, inquadrare le questioni politiche e umanitarie più generali. Infatti con Yousef Salman era presente anche Paolo De Montis imbarcato sulla Flotilla e poi sequestrato ed espulso con altri 400 da Israele. Ora, grazie al ruolo che svolge, Yousef è venuto in possesso di una dichiarazione di Marwan Al Bargouthi — già noto come il Mandela palestinese — sequestrato e tenuto in prigione in Israele. Questa dichiarazione la pubblichiamo integralmente.

Marwan Al Bourguthi, il Mandela Palestinese
“Tanti stanno chiedendo è possibile tutta questa tolleranza ed amicizia a questo criminale Netanyahu e al suo regime nazisionista?”. “Si, è possibile, dal momento che lui è il servo esecutore del progetto imperialista-capitalista-colonialista dell’impero occidentale nel cuore del mondo arabo.
È il progetto dell’impero del male USA e dei suoi servi, europei ed arabi…
E la Palestina e il suo popolo sono il nocciolo del conflitto mediorientale e finché non ci sarà una vera e giusta pace per il popolo palestinese, il medioriente e il mondo non vivranno un solo giorno di pace.
La Pace vuol dire giustizia e giustizia vuol dire riconoscere i legittimi diritti del popolo palestinese, all’autodeterminazione, al ritorno e alla creazione del suo stato libero e sovrano con Gerusalemme sua capitale.
Il primo giorno di Pace è l’ ultimo giorno di occupazione israeliana alla terra palestinese.”
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.

