Vinitaly, Confeuro: “Sia momento di riflessione contro dazi e attacchi al settore”

Vinitaly, Confeuro: “Sia momento di riflessione contro dazi e attacchi al settore”

28/03/2025 0 Di Marco Montini

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“Il Vini­ta­ly 2025 ormai alle por­te dovrà rap­pre­sen­ta­re un appun­ta­men­to cru­cia­le per il com­par­to viti­vi­ni­co­lo ita­lia­no, ancor di più in un 2025 carat­te­riz­za­to da gran­di incer­tez­ze. Il ritor­no dei dazi annun­cia­to da Trump rischia di col­pi­re dura­men­te le nostre espor­ta­zio­ni, pena­liz­zan­do un set­to­re che è da sem­pre un’eccellenza del Made in Ita­ly. È quin­di neces­sa­rio pen­sa­re e met­te­re in cam­po azio­ni urgen­ti, sia a livel­lo nazio­na­le che euro­peo, per indi­vi­dua­re mer­ca­ti alter­na­ti­vi e com­pen­sa­re le per­di­te che la guer­ra com­mer­cia­le potreb­be cau­sa­re negli Sta­ti Uni­ti. Oltre agli osta­co­li com­mer­cia­li, poi, il vino ita­lia­no deve fare i con­ti anche con le ulti­me posi­zio­ni dell’OMS, che lo eti­chet­ta­no come can­ce­ro­ge­no e ne pro­pon­go­no l’inserimento di avver­ten­ze sani­ta­rie in eti­chet­ta. Si trat­ta di un approc­cio illo­gi­co e dan­no­so, che non tie­ne con­to del­la cul­tu­ra, del­la tra­di­zio­ne e del con­su­mo respon­sa­bi­le che carat­te­riz­za il nostro Pae­se. Il rischio è quel­lo di cri­mi­na­liz­za­re un inte­ro set­to­re e met­te­re in dif­fi­col­tà miglia­ia di azien­de agri­co­le che lavo­ra­no con impe­gno e qua­li­tà.. In que­sto con­te­sto, dun­que, il Vini­ta­ly 2025 deve esse­re un momen­to di con­fron­to e di azio­ne con­cre­ta. È il luo­go idea­le per rilan­cia­re il valo­re del nostro vino, difen­de­re i pro­dut­to­ri e indi­vi­dua­re nuo­ve stra­te­gie di svi­lup­po. Il set­to­re viti­vi­ni­co­lo ita­lia­no ha dimo­stra­to di saper affron­ta­re le sfi­de con deter­mi­na­zio­ne: ora più che mai ser­ve un impe­gno comu­ne per garan­tir­ne la cre­sci­ta e la tute­la.”

Lo dichia­ra, in una nota, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le di Con­feu­ro, la con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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