Mangone tra i protagonisti del Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori

Mangone tra i protagonisti del Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori

29/11/2024 0 Di Marco Montini

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 513 vol­te!

Fer­nan­do Man­go­ne: “L’ar­te è un lin­guag­gio uni­ver­sa­le che attra­ver­sa i seco­li e le cul­tu­re. La mia ope­ra è un invi­to a tuf­far­si nel­la rifles­sio­ne, a esplo­ra­re nuo­vi oriz­zon­ti, a rin­no­va­re attra­ver­so il gesto e il colo­re”

La Fon­da­zio­ne Arte Man­go­ne FAM è orgo­glio­sa di annun­cia­re che Fer­nan­do Man­go­ne è sta­to inse­ri­to nel­la 60esima edi­zio­ne del Cata­lo­go del­l’Ar­te Moder­na Mon­da­do­ri, pub­bli­ca­to da Edi­to­ria­le Gior­gio Mon­da­do­ri di Cai­ro Edi­to­re. Que­sto annua­rio, che rac­co­glie le ope­re di arti­sti ita­lia­ni dal pri­mo Nove­cen­to a oggi, è un rife­ri­men­to fon­da­men­ta­le per chi desi­de­ra esplo­ra­re l’evoluzione del­l’ar­te con­tem­po­ra­nea in Ita­lia.

Due del­le ope­re di Man­go­ne sono sta­te sele­zio­na­te per que­sta pre­sti­gio­sa pub­bli­ca­zio­ne: La Tuf­fa­tri­ce e La Por­ta del Para­di­so. La Tuf­fa­tri­ce, un acri­li­co su tela di 3x2 metri (tra­spo­si­zio­ne al fem­mi­ni­le e in chia­ve con­tem­po­ra­nea del cele­bre Tuf­fa­to­re di Pae­stum) ritrae una figu­ra che si lan­cia nel­l’ac­qua, un gesto sim­bo­li­co di corag­gio e rin­no­va­men­to. I colo­ri inten­si e vibran­ti, in par­ti­co­la­re il ros­so fluo­re­scen­te, sono sta­ti scel­ti dal­l’ar­ti­sta per affron­ta­re il tema del­la vio­len­za sul­le don­ne, un mes­sag­gio che si espri­me attra­ver­so l’e­ner­gia visi­va del­l’o­pe­ra.

La secon­da ope­ra sele­zio­na­ta è La Por­ta del Para­di­so, una rein­ter­pre­ta­zio­ne con­tem­po­ra­nea del cele­bre capo­la­vo­ro di Loren­zo Ghi­ber­ti, rea­liz­za­to tra il 1425 e il 1452. La pre­sen­za di que­sta ope­ra sto­ri­ca accan­to alla Tuf­fa­tri­ce crea un affa­sci­nan­te dia­lo­go tra pas­sa­to e pre­sen­te, dove il gesto uni­ver­sa­le del tuf­fo diven­ta sim­bo­lo di ricer­ca este­ti­ca, di sfi­da e di con­ti­nui­tà arti­sti­ca. Man­go­ne rie­sce a cat­tu­ra­re l’es­sen­za del Rina­sci­men­to, man­te­nen­do viva l’eredità arti­sti­ca attra­ver­so la sua visio­ne con­tem­po­ra­nea.

Fer­nan­do Man­go­ne espri­me così il suo pen­sie­ro riguar­do a que­sta impor­tan­te sele­zio­ne: “Esse­re inclu­so in un cata­lo­go così pre­sti­gio­so è un gran­de ono­re. Le mie ope­re, come La Tuf­fa­tri­ce, sono un invi­to a riflet­te­re sul­la con­di­zio­ne uma­na, sul­la vio­len­za e sul rin­no­va­men­to attra­ver­so l’ar­te. Il tuf­fo, sim­bo­lo di tra­sfor­ma­zio­ne, è un gesto che va oltre il tem­po e lo spa­zio. Sono feli­ce che que­ste ope­re pos­sa­no dia­lo­ga­re con la gran­de arte del pas­sa­to, come la Por­ta del Para­di­so di Ghi­ber­ti, in un’ot­ti­ca di con­ti­nui­tà che attra­ver­sa seco­li di sto­ria”

Anche Anna Coral­luz­zo, Pre­si­den­te del­la Fon­da­zio­ne Arte Man­go­ne, sot­to­li­nea l’im­por­tan­za di que­sto tra­guar­do: “Vede­re il lavo­ro di Fer­nan­do Man­go­ne esse­re rico­no­sciu­to in un con­te­sto così pre­sti­gio­so è una gran­de sod­di­sfa­zio­ne. Le ope­re di Man­go­ne sono un incon­tro tra tra­di­zio­ne e inno­va­zio­ne, e il fat­to che sia­no sta­te sele­zio­na­te per il Cata­lo­go del­l’Ar­te Moder­na Mon­da­do­ri testi­mo­nia il valo­re e la pro­fon­di­tà del suo lavo­ro. La Tuf­fa­tri­ce, in par­ti­co­la­re, non è solo un’opera visi­va ma un mes­sag­gio for­te con­tro la vio­len­za sul­le don­ne, un tema che con­ti­nua a esse­re fon­da­men­ta­le nel nostro pre­sen­te”.

La Fon­da­zio­ne Arte Man­go­ne desi­de­ra inol­tre rin­gra­zia­re Car­lo Mot­ta, Respon­sa­bi­le Edi­to­ria­le del Cata­lo­go del­l’Ar­te Moder­na, e Cai­ro Edi­to­re per il loro pre­zio­so con­tri­bu­to alla rea­liz­za­zio­ne di que­sta edi­zio­ne.

Le due ope­re di Fer­nan­do Man­go­ne inse­ri­te nell’annuario sono anche pro­ta­go­ni­ste del­la mostra “Segni Epo­ca­li. Fer­nan­do Man­go­ne rac­con­ta Pae­stum”, attual­men­te in cor­so pres­so il Museo Archeo­lo­gi­co Nazio­na­le di Pae­stum e l’a­rea archeo­lo­gi­ca di Pae­stum. La mostra, orga­niz­za­ta in col­la­bo­ra­zio­ne tra i Par­chi Archeo­lo­gi­ci di Pae­stum e Velia e la Fon­da­zio­ne Arte Man­go­ne, è aper­ta al pub­bli­co fino al pros­si­mo 12 gen­na­io 2025.

Il Cata­lo­go del­l’Ar­te Moder­na Mon­da­do­ri sarà pre­sen­ta­to uffi­cial­men­te saba­to 30 novem­bre alle ore 17:30 pres­so la Sala Buz­za­ti (Via Bal­zan 3, Mila­no), in occa­sio­ne di un even­to esclu­si­vo dedi­ca­to alla 60ª edi­zio­ne.

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