Mangone racconta Paestum e si prepara a conquistare una platea internazionale

Mangone racconta Paestum e si prepara a conquistare una platea internazionale

23/01/2025 0 Di Marco Montini

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 154 vol­te!

La Pre­si­den­te Anna Coral­luz­zo: “Un pro­get­to che uni­sce arte e archeo­lo­gia, pro­iet­tan­do il nostro patri­mo­nio su sca­la glo­ba­le”

Il cata­lo­go “Segni Epo­ca­li. Fer­nan­do Man­go­ne rac­con­ta Pae­stum”, edi­to da Cai­ro Edi­to­re, è pron­to a oltre­pas­sa­re i con­fi­ni euro­pei, affer­man­do­si come un pon­te idea­le tra arte con­tem­po­ra­nea e patri­mo­nio archeo­lo­gi­co. Frut­to del­la col­la­bo­ra­zio­ne tra la Fon­da­zio­ne Arte Man­go­ne (F.A.M.) e il Par­co Archeo­lo­gi­co di Pae­stum, con il patro­ci­nio del Par­co Nazio­na­le del Cilen­to, Val­lo di Dia­no e Albur­ni, l’opera cele­bra la cul­tu­ra ita­lia­na, por­tan­do­la su una sce­na inter­na­zio­na­le.
Fer­nan­do Man­go­ne, arti­sta di fama inter­na­zio­na­le, descri­ve così la sua visio­ne: “L’arte è un filo invi­si­bi­le che lega il pas­sa­to al pre­sen­te. Le rovi­ne di Pae­stum e Velia non sono solo testi­mo­nian­ze silen­ti, ma pul­sa­no di vita e signi­fi­ca­to. Con le mie ope­re, cer­co di ampli­fi­car­ne la voce, resti­tuen­do loro il pote­re evo­ca­ti­vo che attra­ver­sa i seco­li.”
Il cata­lo­go, che rac­co­glie le ope­re espo­ste nel­la mostra “Segni Epo­ca­li. Fer­nan­do Man­go­ne rac­con­ta Pae­stum” pres­so il Museo Archeo­lo­gi­co Nazio­na­le di Pae­stum, invi­ta il let­to­re a un viag­gio sug­ge­sti­vo attra­ver­so il trat­to poten­te e dina­mi­co di Man­go­ne. Un per­cor­so che intrec­cia il fasci­no eter­no dei tem­pli pesta­ni con il dia­lo­go vibran­te tra clas­si­ci­tà gre­co­lu­ca­na e arte con­tem­po­ra­nea.
Anna Coral­luz­zo, Pre­si­den­te del­la F.A.M., pone l’accento sull’importanza del lavo­ro col­let­ti­vo die­tro il pro­get­to: “Que­sto cata­lo­go rap­pre­sen­ta non solo una testi­mo­nian­za arti­sti­ca, ma anche un esem­pio con­cre­to di come la col­la­bo­ra­zio­ne tra isti­tu­zio­ni pos­sa pro­iet­ta­re il nostro patri­mo­nio cul­tu­ra­le oltre i con­fi­ni nazio­na­li.”
Dispo­ni­bi­le in ita­lia­no e ingle­se, il volu­me inclu­de i con­tri­bu­ti di Tizia­na D’Angelo, Diret­to­re dei Par­chi Archeo­lo­gi­ci di Pae­stum e Velia, e del cura­to­re Lucia­no Cari­ni. Oltre alle ope­re pre­sen­ta­te nel­la mostra, il cata­lo­go appro­fon­di­sce l’intera pro­du­zio­ne arti­sti­ca di Man­go­ne dedi­ca­ta ai siti archeo­lo­gi­ci di Pae­stum, instau­ran­do un dia­lo­go visi­vo capa­ce di supe­ra­re bar­rie­re tem­po­ra­li e geo­gra­fi­che.

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