Sicurezza, Tiso(Accademia IC): “Cyber-attacchi pericolo per Italia e sue imprese”

Sicurezza, Tiso(Accademia IC): “Cyber-attacchi pericolo per Italia e sue imprese”

06/07/2025 0 Di Marco Montini

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“La sicu­rez­za digi­ta­le del nostro pae­se è mes­sa a serio rischio dai cyber-attac­chi. Il ten­ta­ti­vo di acce­de­re, sen­za auto­riz­za­zio­ne, a siti infor­ma­ti­ci con lo sco­po di impos­ses­sar­si o anche distrug­ge­re deter­mi­na­ti dati, così come la vio­la­zio­ne mira­ta dei siste­mi sen­si­bi­li sono un peri­co­lo rea­le in que­sti tem­pi tec­no­lo­gi­ci. Non a caso i dati rela­ti­vi ai cybe­rat­tac­chi, negli ulti­mi anni, con­fer­ma­no, a livel­lo mon­dia­le, l’aumento del cri­mi­ne infor­ma­ti­co. Secon­do il pri­mo Cyber Secu­ri­ty Report, rea­liz­za­to da Tim in col­la­bo­ra­zio­ne con la Cyber Secu­ri­ty Foun­da­tion, ad esem­pio, il 2024 è sta­to per l’Italia una con­fer­ma che il nostro Pae­se sia un ter­ri­to­rio mol­to vul­ne­ra­bi­le a tali minac­ce. Secon­do il rap­por­to, infat­ti, il dato rela­ti­vo agli attac­chi DDoS è sali­to del 36% rispet­to al 2023, con cir­ca 20 attac­chi gior­na­lie­ri con un’intensità che ren­de dif­fi­ci­li le ope­ra­zio­ni di con­tra­sto. I dati inol­tre han­no regi­stra­to minac­ce com­po­ste da ran­som­ware, ovve­ro virus infor­ma­ti­ci in gra­di di cap­ta­re dati sen­si­bi­li che, una vol­ta acqui­si­ti, ven­go­no poi uti­liz­za­ti per chie­de­re riscat­ti. I set­to­ri più col­pi­ti sono quel­lo dei ser­vi­zi e quel­lo manu­fat­tu­rie­ro. I dati resi noti dal Cyber Secu­ri­ty Report sono pre­oc­cu­pan­ti per­ché deli­nea­no l’Italia come uno dei pae­si più attac­ca­bi­li in Euro­pa. A tal pro­po­si­to, è impor­tan­te ricor­da­re che nel 2024, pro­prio in Euro­pa, sono entra­te in vigo­re alcu­ne diret­ti­ve fon­da­men­ta­li: NIS2, Cyber Resi­lien­ce Act e DORA. Si trat­ta di nor­ma­ti­ve che rap­pre­sen­ta­no mol­to più di un sem­pli­ce adem­pi­men­to rego­la­to­rio, ossia un vero e pro­prio cam­bio di para­dig­ma nel­la gestio­ne del rischio IT, del­la cyber­se­cu­ri­ty e del­la con­ti­nui­tà ope­ra­ti­va. Que­sti stru­men­ti defi­ni­sco­no nuo­vi stan­dard di sicu­rez­za per le infra­strut­tu­re digi­ta­li, inclu­den­do anche le pic­co­le e medie impre­se. Ma è chia­ro che biso­gna fare di più. Con­tra­sta­re il cyber­cri­me è una sfi­da stra­te­gi­ca nazio­na­le. Non basta rea­gi­re: ser­ve una visio­ne inte­gra­ta, corag­gio­sa e lun­gi­mi­ran­te per pro­teg­ge­re dati, ser­vi­zi essen­zia­li e infra­strut­tu­re cri­ti­che. La sicu­rez­za digi­ta­le non è un costo: è un inve­sti­men­to per il futu­ro del Pae­se”.

Così, in una nota stam­pa, Car­me­la Tiso, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Acca­de­mia Ini­zia­ti­va Comu­ne e pre­si­den­te del­la asso­cia­zio­ne Ban­die­ra Bian­ca.

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