Agricoltura, Confeuro: “No Pac in fondo unico. Von Der Leyen vuole tradire aspettative?”

Agricoltura, Confeuro: “No Pac in fondo unico. Von Der Leyen vuole tradire aspettative?”

06/07/2025 0 Di Marco Montini

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Agri­col­tu­ra, Con­feu­ro: “No Pac in fon­do uni­co. Von Der Leyen vuo­le tra­di­re aspet­ta­ti­ve?”

“La Poli­ti­ca Agri­co­la Comu­ne non può e non deve esse­re inglo­ba­ta in un fon­do uni­co euro­peo. Così facen­do si rischia di ridur­re dra­sti­ca­men­te le risor­se desti­na­te all’agricoltura, pena­liz­zan­do un set­to­re stra­te­gi­co per l’intera Unio­ne”, dichia­ra Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le di Con­feu­ro, inter­ve­nen­do sul dibat­ti­to in cor­so lega­to alla rifor­ma del­la PAC post-2027, che sarà pre­sen­ta­ta insie­me al nuo­vo bilan­cio plu­rien­na­le dell’UE. “Con­feu­ro sta seguen­do con mas­si­ma atten­zio­ne l’evoluzione di que­sto impor­tan­te dos­sier e lan­cia un chia­ro appel­lo alla Com­mis­sio­ne Euro­pea: la futu­ra PAC dovrà esse­re mol­to più for­te, strut­tu­ra­le e dota­ta di mag­gio­ri risor­se rispet­to all’attuale. In par­ti­co­la­re, auspi­chia­mo l’introduzione di un vero pila­stro assi­cu­ra­ti­vo a tute­la del red­di­to del­le pic­co­le e medie impre­se agri­co­le, che oggi affron­ta­no cre­scen­ti dif­fi­col­tà dovu­te ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci, alla vola­ti­li­tà dei mer­ca­ti e all’instabilità geo­po­li­ti­ca. La PAC — con­ti­nua Tiso — rap­pre­sen­ta anco­ra oggi una del­le voci più signi­fi­ca­ti­ve del bilan­cio comu­ni­ta­rio, e non può esse­re fusa in un cal­de­ro­ne indi­stin­to che com­pren­de­reb­be altri set­to­ri pro­dut­ti­vi. La sua gestio­ne deve resta­re auto­no­ma e spe­ci­fi­ca, con prio­ri­tà chia­re e stru­men­ti mira­ti per soste­ne­re chi ogni gior­no lavo­ra per garan­ti­re la sovra­ni­tà ali­men­ta­re e la soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le dell’Europa”*, sot­to­li­nea Tiso.

“Delu­den­te”, per Con­feu­ro, è anche il bilan­cio dell’attuale Com­mis­sio­ne Euro­pea gui­da­ta da Ursu­la von der Leyen: “All’atto dell’insediamento, le aspet­ta­ti­ve era­no alte: rilan­cia­re il set­to­re pri­ma­rio, soste­ne­re gli agri­col­to­ri, inno­va­re in chia­ve eco­lo­gi­ca. Ma fino­ra que­ste pro­mes­se sono rima­ste in gran par­te disat­te­se. Il rischio con­cre­to è che si con­fi­gu­ri un vero e pro­prio tra­di­men­to degli impe­gni pre­si con cit­ta­di­ni e pro­dut­to­ri euro­pei. Con­feu­ro riba­di­sce con for­za il pro­prio impe­gno al fian­co del mon­do agri­co­lo ita­lia­no ed euro­peo e si uni­sce alla bat­ta­glia del­le for­ze poli­ti­che e del­le rap­pre­sen­tan­ze di cate­go­ria per una PAC giu­sta, equa e real­men­te orien­ta­ta alla dife­sa dei pic­co­li e medi pro­dut­to­ri”, chio­sa Tiso.

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