Marino. Qualche riflessione veritiera circa le sezioni territoriali del PD

Marino. Qualche riflessione veritiera circa le sezioni territoriali del PD

12/01/2025 0 Di Maurizio Aversa

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Appa­re inve­ro­si­mi­le il lamen­to appel­lo del­lo smar­ri­to pid­di­no, che ele­mo­si­na un aiu­to di natu­ra finan­zia­ria (sgan­cia­te­ci qual­che “mila” che ria­pria­mo la sede) ai mag­gio­ren­ti del­la strut­tu­ra cen­tra­le, alle cor­ren­ti, ai capi­cor­ren­te, dopo che la sede PD di Mari­no è sta­ta ven­du­ta! Come si fa a non com­pren­de­re che il dato che emer­ge è NON di natu­ra finan­zia­ria, ma di natu­ra poli­ti­ca e valo­ria­le? Va sma­sche­ra­to (final­men­te!) l’imbroglio che il PD ha assun­to come neoi­den­ti­tà! Va but­ta­ta all’aria l’essere pro­ni e dichia­rar­vi “per moda” di sini­stra! Dove sono le ana­li­si vere “con­tro la socie­tà capi­ta­li­sti­ca”? Non le fate o le scim­miot­ta­te! E’ più digni­to­so il silen­zio per­chè non tut­te le ver­go­gne sono cela­bi­li sot­to il velo del vit­ti­mi­smo. Una su tut­te “come è pos­si­bi­le che anco­ra non ave­te ribal­ta­to, non vi sie­te ribel­la­ti, non vi si sono rin­tor­ci­na­te le budel­la nell’aver assi­ti­to imbel­li al voto nel Par­la­men­to euro­peo (col PD favo­re­vo­le) di equi­pa­ra­re nazi­smo e comu­ni­smo”? Pri­ma di chie­de­re dena­ri, rico­min­cia­te dai “fon­da­men­ta­li” e ini­zia­te col chie­de­re scu­sa di que­sto, alme­no. Noi che sia­mo il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no, altro da voi per idea­li­tà coe­ren­te, per fedel­tà alla Costi­tu­zio­ne e alla Repub­bli­ca Anti­fa­sci­sta, non per­se­guia­mo “como­da­men­te” scor­cia­to­ie filo UE, filo NATO, filo USA appe­co­ro­na­ti in cam­bio di qual­che rico­no­sci­men­to. Noi ci van­tia­mo di fare sem­pre i con­ti con la real­tà. A quel­la loca­le rispon­de­re­mo secon­do stru­men­ti loca­li. E quan­do c’è da non tran­si­ge­re sui prin­ci­pi fon­da­men­ta­li, lì ci tro­ve­re­te: abbia­mo da attin­ge­re ai nostri gia­ci­men­ti idea­li, cul­tu­ra­li, valo­ria­li del socia­li­smo e del comu­ni­smo, e sap­pia­mo, sapre­mo, pro­por­li come attua­li­tà indi­spen­sa­bi­le e libe­ra­to­ria per tan­ti lavo­ra­to­ri, gio­va­ni, cit­ta­di­ni che ne vedran­no la poten­za di pro­po­sta futu­ra che spet­ta al nostro popo­lo e al nostro Pae­se. La vita di sezio­ne non è quat­tro mura che ospi­ta­no dispu­te cor­ren­ti­zie, la vita di sezio­ne è dibat­ti­to poli­ti­co, con­fron­to sui pro­ble­mi dei cit­ta­di­ni e dei lavo­ra­to­ri, indi­can­do solu­zio­ni e lot­te. Una cosa è il vit­ti­mi­smo PD altra cosa è Esse­re Comunisti.(questa nota del­la sezio­ne PCI è sta­ta volu­ta per­chè ci sem­bra dav­ve­ro inde­bi­to, cita­re quat­tro vol­te il PCI in un comu­ni­ca­to debo­le, con­trad­dit­to­rio e che non ci appar­tie­ne del segre­ta­rio loca­le del pd).

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