Catania: 2 arresti e 4 sospesi dal pubblico servizio per corruzione

Catania: 2 arresti e 4 sospesi dal pubblico servizio per corruzione

25/02/2019 0 Di puntoacapo

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Su del­e­ga di ques­ta Procu­ra del­la Repub­bli­ca, i Finanzieri del Coman­do Provin­ciale del­la Guardia di Finan­za di Cata­nia han­no dato ese­cuzione a un’ordinanza di mis­ure caute­lari emes­sa dal G.I.P. del Tri­bunale etneo nei con­fron­ti di 6 per­sone (delle quali 2 agli arresti domi­cil­iari e 4 des­ti­natarie del­la sospen­sione dell’esercizio del pub­bli­co servizio di medico ospedaliero e dell’attività di agen­ti di com­mer­cio per 12 mesi) inda­gate per tur­ba­ta lib­ertà degli incan­ti, cor­ruzione per atti con­trari ai doveri d’ufficio, istigazione alla cor­ruzione, con­cus­sione e rici­clag­gio.

Con un ulte­ri­ore e con­tes­tuale provved­i­men­to, il G.I.P. ha fis­sato:

- un’udienza in data 4 mar­zo p.v. per dis­cutere dell’applicazione del­la misura caute­lare del divi­eto di con­trarre con la P.A. a cari­co di una delle soci­età com­mer­ciali coin­volte in quan­to ben­e­fi­cia­ria del­la cor­ruzione per­pe­tra­ta da un suo rap­p­re­sen­tante;

- l’interrogatorio in data 2 mar­zo p.v. nei con­fron­ti di ulte­ri­ori 3 sogget­ti (diri­gen­ti medici), all’esito del quale il G.I.P. si è ris­er­va­to di appli­care la misura inter­dit­ti­va del­la sospen­sione dell’esercizio di pub­bli­co servizio a cari­co degli stes­si.

L’investigazione, con­dot­ta dal Nucleo di Polizia Eco­nom­i­co- Finanziaria di Cata­nia (Grup­po Tutela Finan­za Pub­bli­ca) e coor­di­na­ta da ques­ta Procu­ra Dis­tret­tuale, con­ven­zional­mente nota come “CALEPINO” (file/manoscritto sul quale era­no anno­tate le spese per­son­ali del medico cor­rot­to finanzi­ate dalle aziende pri­vate coin­volte), ha dis­ve­la­to l’esistenza di un roda­to cir­cuito cor­rut­ti­vo nell’espletamento di una gara di pri­maria ril­e­van­za nel set­tore del­la san­ità pub­bli­ca, ali­men­ta­to da diri­gen­ti medici e rappresentanti/agenti com­mer­ciali di note soci­età far­ma­ceu­tiche.

Prin­ci­pale ogget­to dell’indagine è sta­ta la gara n.7099821 del 17 luglio 2018 ban­di­ta dal Poli­clin­i­co Uni­ver­si­tario Vit­to­rio Emanuele di Cata­nia avente quale ogget­to “l’approvvigionamento tri­en­nale, con opzione di rin­no­vo semes­trale, di dis­pos­i­tivi medici per urolo­gia occor­ren­ti alle aziende san­i­tarie, ospedaliere e uni­ver­si­tarie del Baci­no del­la Sicil­ia Ori­en­tale, sud­di­visa in 209 lot­ti per com­p­lessivi € 55.430.178,00”. La cita­ta azien­da ospedaliera etnea era sta­ta indi­vid­u­a­ta quale capofi­la per l’espletamento di una pro­ce­du­ra per assi­cu­rare l’acquisto di dis­pos­i­tivi da asseg­nare alle unità oper­a­tive uro­logiche pre­sen­ti in diver­si noso­co­mi di Messi­na, Sir­a­cusa, Ragusa, Enna e Cata­nia. 2

Il tem­pes­ti­vo appro­fondi­men­to di esposti for­mu­lati da rap­p­re­sen­tan­ti com­mer­ciali di soci­età che si ritenevano ingius­ta­mente escluse dal­la pro­ce­du­ra ad evi­den­za pub­bli­ca, uni­ta­mente all’esecuzione di inter­cettazioni tele­foniche, ambi­en­tali, accer­ta­men­ti ban­cari e anal­isi di doc­u­men­ti pub­bli­ci acquisi­ti da banche dati, han­no por­ta­to alla luce un mec­ca­n­is­mo cor­rut­ti­vo allar­mante per la sis­tem­atic­ità e la dif­fu­sione delle con­dotte ille­cite trac­ciate; azioni quest’ultime, ani­mate dal persegui­men­to esclu­si­vo di util­ità per­son­ali in totale dis­pre­gio degli essen­ziali e ril­e­van­ti inter­es­si pub­bli­ci in gio­co.

Art­efi­ci prin­ci­pali del­la gara pub­bli­ca fal­sa­ta, nonché des­ti­natari del­la misura degli arresti domi­cil­iari, sono:

- il Prof. Giuseppe MORGIA (cl.1959), diret­tore dell’Unità Oper­a­ti­va Com­p­lessa di Urolo­gia dell’Azienda Ospedaliera Uni­ver­si­taria “Poli­clin­i­co- Vit­to­rio Emanuele” di Cata­nia;

- Mas­si­m­il­iano TIRRI (cl.1968), agente e respon­s­abile com­mer­ciale del­la “C.BUA S.R.L.”, eser­cente l’attività di com­mer­cio all’ingrosso di prodot­ti med­icali ed orto­pe­di­ci, con sede legale a Baghe­ria (PA), riven­di­tore esclu­si­vo in Sicil­ia, tra gli altri, dei prodot­ti del­la “KARL STORZ ENDOSCOPIA ITALIA S.R.L.” e del­la “ERBE ITALIA S.R.L.”.

Inoltre, i seguen­ti sogget­ti sono des­ti­natari del­la sospen­sione dell’esercizio del pub­bli­co servizio di medico ospedaliero e dell’attività di agen­ti di com­mer­cio per 12 mesi:

- Tom­ma­so Mas­si­mo CASTELLI (cl. 1979), diri­gente medico dell’equipe del Prof. MORGIA;

- Antoni­no DI MARCO (cl.1962), rap­p­re­sen­tante di prodot­ti san­i­tari oper­ante nel­la provin­cia di Cata­nia anche su commes­sa del­la “C.BUA S.R.L.”;

- Mau­r­izio Francesco LA GATTOLA (cl.1961), agente di prodot­ti san­i­tari e med­icali, addet­to alla ven­di­ta di prodot­ti del­la “BOSTON SCIENTIFIC S.P.A.” (avente sede a Milano ed eser­cente il com­mer­cio all’ingrosso di arti­coli med­icali);

- Domeni­co TRAMONTANA (cl. 1963), agente di prodot­ti far­ma­ceu­ti­ci e di erboris­te­ria, dis­trict man­ag­er del­la “OMEGA PHARMA S.R.L.”, avente sede legale a Can­tù (CO), eser­cente l’attività di com­mer­cio all’ingrosso di arti­coli med­icali.

Le meti­colose e celeri inves­tigazioni con­dotte dal­la Guardia di Finan­za di Cata­nia, avvi­ate nel set­tem­bre dell’anno scor­so, han­no evi­den­zi­a­to che il Prof. MORGIA, pur non aven­do alcun incar­i­co for­male, ges­ti­va di fat­to la gara in ques­tione, deter­mi­nan­do le deci­sioni del­la com­mis­sione tec­ni­ca chia­ma­ta a for­mu­la­re il suo parere su capi­to­lati già pre­ven­ti­va­mente con­fezionati “su misura” affinché 3

l’assegnazione dei lot­ti più sig­ni­fica­tivi avvenisse a favore delle soci­età com­mer­ciali dis­poste ad assec­on­dare le richi­este di util­ità avan­zate dal­lo stes­so MORGIA. L’appalto, dunque, già nel­la del­i­ca­ta fase iniziale del­la pre­dis­po­sizione del dis­ci­pli­nare di gara e del capi­to­la­to tec­ni­co veni­va vizia­to dal Prof. MORGIA, il quale rice­vu­ti, da un lato, i fab­bisog­ni delle altre Aziende San­i­tarie, Ospedaliere ed Uni­ver­si­tarie del Baci­no del­la Sicil­ia Ori­en­tale e, dall’altro, le carat­ter­is­tiche tec­niche dei prodot­ti for­ni­ti dalle imp­rese pri­vate da avvan­tag­gia­re, si occu­pa­va per­sonal­mente del­la redazione dei doc­u­men­ti di gara e del­la com­po­sizione dei lot­ti, influ­en­do in maniera deci­si­va nel­la scelta dei dis­pos­i­tivi medici da acquistare così impe­den­do che l’appalto potesse, nei fat­ti, svol­ger­si lib­era­mente e van­i­f­i­can­do, già a monte, ogni pos­si­bile con­cor­ren­za tra le imp­rese aspi­ran­ti.

L’opera illecita di MORGIA si con­cretiz­za­va nel creare per i lot­ti d’interesse dei veri e pro­pri “fil­tri all’entrata” con­sis­ten­ti nell’inserire accan­to a un prodot­to prin­ci­pale da acquistare la for­ni­tu­ra anche di mate­ri­ali non stret­ta­mente col­le­gati al macchi­nario prin­ci­pale e com­mer­cial­iz­za­ti in Sicil­ia dal­la sola azien­da paler­mi­tana “C. BUA S.R.L.”. In più frangen­ti, MORGIA si van­ta­va con i suoi inter­locu­tori (sia col­leghi medici anche parte­ci­pan­ti alla com­mis­sione di gara che agen­ti delle soci­età che com­mer­cial­iz­zano i prodot­ti da appaltare) di pot­er con­trol­lare la gara sen­za che fos­se sta­ta nec­es­saria una sua nom­i­na tra col­oro che sareb­bero sta­ti chia­mati ad apprez­zare la con­for­mità tec­ni­ca dei dis­pos­i­tivi da appaltare. Il diret­tore dell’Unità Oper­a­ti­va di Urolo­gia del Poli­clin­i­co “Vit­to­rio Emanuele” di Cata­nia pote­va altresì avvaler­si del­la pre­sen­za in com­mis­sione di un diri­gente medico del­la sua stes­sa equipe, Tom­ma­so Mas­si­mo CASTELLI (cl. 1979), rag­giun­to dal­la misura inter­dit­ti­va del­la sospen­sione.

Da un pre­lim­inare esame doc­u­men­tale, gli spe­cial­isti del­la Sezione Tutela Spe­sa Pub­bli­ca del Nucleo PEF di Cata­nia han­no appu­ra­to che in 9 lot­ti di gara (del val­ore com­p­lessi­vo di cir­ca 8 mil­ioni di euro) la “C.BUA S.R.L.” ave­va pre­sen­ta­to un’offerta sen­za con­cor­ren­ti; la stes­sa soci­età, in ulte­ri­ori 14 lot­ti (per un impor­to com­p­lessi­vo infe­ri­ore ai 3 mil­ioni di euro), for­mula­va un’offerta in con­cor­ren­za con altre aziende.

Nel­la fase suc­ces­si­va al ban­do di gara, durante la pre­dis­po­sizione del capi­to­la­to tec­ni­co, MORGIA “mer­can­teggia­va” spaval­da­mente la sua fun­zione asser­ven­do la sua dis­crezion­al­ità sci­en­tifi­ca a favore delle soci­età pri­vate disponi­bili ad erog­a­re al medico con­tribu­ti e finanzi­a­men­ti a qual­si­asi tipolo­gia di even­ti, pro­fes­sion­ali e non.

Nel det­taglio, il Prof. MORGIA non esi­ta­va a riv­e­lare al cita­to TIRRI e ad Antoni­no DI MARCO (cl.1962), rap­p­re­sen­tante di prodot­ti san­i­tari oper­ante nel­la provin­cia di Cata­nia anche su commes­sa del­la “C.BUA S.R.L.”, notizie cir­ca le rimostranze avan­zate dalle aziende con­cor­ren­ti al fine di con­cor­dare con i pre­det­ti gli 4

“aggius­ta­men­ti” del capi­to­la­to tec­ni­co e la com­po­sizione dei lot­ti di gara utili anche a “ster­il­iz­zare” even­tu­ali ricor­si ammin­is­tra­tivi delle soci­età soc­comben­ti. I citati TIRRI e DI MARCO ricor­re­vano a strat­a­gem­mi anche ecla­tan­ti pur di non perdere i lot­ti d’interesse: a fronte dell’osservazione che in gara era­no sta­ti inser­i­ti anche stru­men­tari medici for­ni­ti dal­la “C.BUA S.R.L.” (ossia prodot­ti uti­liz­z­abili più volte) nonos­tante il ban­do prevedesse solo dis­pos­i­tivi monouso, con­cor­da­vano di alter­are il codice di clas­si­fi­cazione del prodot­to cos­ic­ché lo stes­so richia­masse fit­tizia­mente solo i beni che pote­vano entrare in gara. I due agen­ti del­la “C.BUA S.R.L.” non esi­ta­vano a col­lud­ere con il Prof. MORGIA con il quale con­cor­da­vano il paga­men­to dell’iscrizione per un con­veg­no medico che si sarebbe tenu­to a Bar­cel­lona (Spagna) nonché dei rel­a­tivi voli e sog­giorno in hotel di lus­so a favore anche di un col­lab­o­ra­tore di MORGIA.

Altra impre­sa avvan­tag­gia­ta dall’opera crim­i­nale di MORGIA è la “BOSTON SCIENTIFIC S.P.A.” che ha parte­ci­pa­to alla gara di Baci­no con una pro­pria offer­ta in 25 lot­ti, attra­ver­so l’intermediazione di Mau­r­izio Francesco LA GATTOLA (cl.1961), agente di mate­ri­ale san­i­tario e med­icale, addet­to alla ven­di­ta di prodot­ti del­la BOSTON. In spre­gio a qual­si­asi codice eti­co oltreché nor­ma­ti­vo, MORGIA e LA GATTOLA tenevano fre­quen­ti incon­tri pres­so l’azienda ospedaliera dove, a fronte del­la man­i­fes­ta­ta disponi­bil­ità di MORGIA al “con­fezion­a­men­to” dei lot­ti, LA GATTOLA s’impegnava a sostenere finanziari­a­mente la parte­ci­pazione del diri­gente medico al più impor­tante con­veg­no mon­di­ale di urolo­gia che si sarebbe tenu­to a BOSTON (USA) nel cor­rente anno. In più, i due piani­fi­ca­vano, sec­on­do modal­ità di gara da sta­bilire suc­ces­si­va­mente, l’acquisizione da parte del Poli­clin­i­co etneo Vit­to­rio Emanuele, ove MORGIA presta­va il suo servizio, di alcu­ni stru­men­tari del­la “BOSTON SCIENTIFIC” a fronte dei quali LA GATTOLA assi­cu­ra­va al Pro­fes­sore la for­ni­tu­ra gra­tui­ta di un video­cis­to­sco­pio por­tatile (tubo flessibile per endo­scopia).

Ulte­ri­ore grave episo­dio cor­rut­ti­vo ricostru­ito dagli spe­cial­isti del Nucleo di Polizia Eco­nom­i­co Finanziaria è quel­lo che vede quale con­troparte di MORGIA, Domeni­co TRAMONTANA (cl. 1963), dis­trict man­ag­er del­la “OMEGA PHARMA S.R.L.”, avente sede legale a Can­tù (CO). La soci­età è iscrit­ta nel reg­istro degli inda­gati (per respon­s­abil­ità ammin­is­tra­ti­va degli enti ai sen­si del D.Lgs. n.231/2001) uni­ta­mente alla “C. BUA S.R.L.” in quan­to ben­e­fi­cia­rie degli accor­di cor­rut­tivi stret­ti da loro dipen­den­ti. Nel­lo speci­fi­co, a fronte dell’incremento da parte del MORGIA del­la pre­scrizione ai pro­pri pazi­en­ti di 4 inte­gra­tori prodot­ti dal­la “OMEGA PHARMA S.R.L.”, TRAMONTANA effet­tua­va bonifi­ci per 10 mila euro, promet­ten­do ulte­ri­ori 12 mila euro, a favore di un’agenzia di viag­gi di Cata­nia la quale met­te­va a dis­po­sizione di MORGIA i fon­di in ques­tione per l’effettuazione di viag­gi del medico e dei suoi famil­iari. 5

L’intermediazione dell’agenzia di viag­gi – i cui ammin­is­tra­tori sono inda­gati per rici­clag­gio – risul­ta­va fon­da­men­tale per dare una par­ven­za di legit­tim­ità alla cor­re­spon­sione di somme for­mal­mente des­ti­nate a viag­gi per cor­si di for­mazione pro­fes­sion­ale. In realtà, attra­ver­so una con­tabil­ità par­al­lela a quel­la uffi­ciale, gli ammin­is­tra­tori dell’agenzia di viag­gi tenevano memo­ria degli accred­i­ti giun­ti a favore di MORGIA, il quale poi pote­va uti­liz­zarli sec­on­do le pro­prie pri­vate neces­sità. A chi­ud­ere il cer­chio cor­rut­ti­vo vi era la pun­tuale emis­sione di fat­ture da parte dell’agenzia di viag­gi a favore del­la “OMEGA PHARMA S.R.L.” che pote­va così portare anche in bilan­cio, tra i costi, il “prez­zo” del­la cor­ruzione.

Nel cor­so delle indagi­ni, i Finanzieri del Nucleo han­no avu­to modo di accertare ulte­ri­ori episo­di di ten­ta­ta cor­ruzione non col­le­gati alla mon­i­tora­ta gara di Baci­no, ma emblem­ati­ci del­la per­son­al­ità del Prof. MORGIA; quest’ultimo, infat­ti, innanzi alla pro­pos­ta oper­a­ta da infor­ma­tori sci­en­tifi­ci (in cor­so di iden­ti­fi­cazione) di facil­itare la dif­fu­sione di prodot­ti far­ma­ceu­ti­ci, chiede­va agli stes­si la disponi­bil­ità all’erogazione di util­ità sec­on­do il roda­to schema cor­rut­ti­vo illus­tra­to in prece­den­za.

E’ sta­to altresì ril­e­va­to una con­cus­sione nei con­fron­ti di una soci­età affi­dataria del­la for­ni­tu­ra al Poli­clin­i­co Vit­to­rio Emanuele di Cata­nia di mate­ri­ale di con­sumo per l’apparecchiatura “Robot Da Vin­ci” (trat­tasi di stru­men­to che “ampli­fi­ca” le mani del chirur­go in urolo­gia favoren­do inter­ven­ti di pre­ci­sione). In par­ti­co­lare, innanzi al rifi­u­to dei respon­s­abili dell’azienda di finanziare con la som­ma di 1.200 euro una cena a scopo benefi­co sostenu­ta da una ONLUS, “Europa Uomo Italia”, del­la quale MORGIA pre­siede il comi­ta­to sci­en­tifi­co, quest’ultimo si atti­va­va pronta­mente per bloc­care gli ordi­ni dei mate­ri­ale di con­sumo del cita­to “Robot” così da deter­minare, a dan­no del­la soci­età com­mer­ciale con­cus­sa, un’immediata riduzione degli introiti.

L’attività inves­tiga­ti­va descrit­ta, dunque, ha fat­to luce su una delle più con­sis­ten­ti gare d’appalto ban­dite in ambito san­i­tario a liv­el­lo nazionale inter­rompen­do un roda­to per­cor­so cor­rut­ti­vo che esclude­va dal­la com­pe­tizione pub­bli­ca soci­età in gra­do di offrire prodot­ti con le medes­ime carat­ter­is­tiche tec­niche a prezzi anche infe­ri­ori, con con­seguente dan­no eco­nom­i­co per la spe­sa san­i­taria regionale, atte­so che l’acquisto dei mate­ri­ali appal­tati sarebbe sta­to finanzi­a­to con i fon­di di bilan­cio delle aziende san­i­tarie, ospedaliere e uni­ver­si­tarie che com­pon­gono il baci­no del­la Sicil­ia ori­en­tale.

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