Roma/Lazio. Il PCI sostiene mobilitazione nelle scuole e attacca il Governo

Roma/Lazio. Il PCI sostiene mobilitazione nelle scuole e attacca il Governo

20/01/2022 0 Di Maurizio Aversa

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“Durante l’audizione alla Com­mis­sione Cul­tura del­la Cam­era il Min­istro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi ha snoc­ci­o­la­to una serie di numeri – com­men­ta Oreste del­la Pos­ta, seg­re­tario del PCI Lazio -, tut­ti tesi a dimostrare che gli alun­ni sono qua­si tut­ti in pre­sen­za nelle scuole. Che vuol dire, che va tut­to bene? Niente affat­to e il Min­istro fa fin­ta di nul­la! Noi comu­nisti cre­di­amo, invece che quan­to stan­no facen­do in questi giorni gli stu­den­ti in ben cen­to scuole a Roma, ad esem­pio, e come han­no fat­to poche set­ti­mane fa anche a Napoli e nel resto d’Italia, mostra un’altra cosa: che questo Gov­er­no, a par­tire dal capo del dicas­t­ero sco­las­ti­co, se ne infis­chia del­la scuo­la. Dei lavo­ra­tori del­la scuo­la, docen­ti e non docen­ti. Degli stu­den­ti. Infat­ti – chiede il seg­re­tario comu­nista – come fa un gov­er­nante a non vedere la cor­rispon­den­za tra ritorno a scuo­la e aumen­to dei con­ta­gi soprat­tut­to tra i minori? Come fa a non com­pren­dere che la DAD in quan­to tec­ni­ca di aiu­to e sos­ti­tuzione non è una scelta che molti – tra cui anche noi – non vor­reb­bero scegliere ma in assen­za di sicurez­za, sicurez­za per la salute, diven­ta la neces­sità? Come fa quuesto Gov­er­no a fare fin­ta che sti­amo affrontan­do questo prob­le­ma da oggi – con la scusa di Omi­cron -? I provved­i­men­ti di areazione, di ampli­a­men­to degli spazi, di soluzioni per i trasporti da casa a scuo­la ecc. sono tut­ti temi che sin­da­cati, stu­den­ti, e anche noi comu­nisti abbi­amo chiesto da tem­po. Mesi, ed ormai pos­si­amo dire oltre un anno fa! Anche il Lazio sta sof­fren­do ter­ri­bil­mente ques­ta situ­azione. Con­cor­do pien­amente con Luca Cange­mi, respon­s­abile Scuo­la del PCI che pro­prio in questi giorni a ridos­so delle mobil­i­tazioni nelle scuole ha dichiara­to: La scuo­la ital­iana vive un’altra sta­gione dram­mat­i­ca. L’ondata di con­ta­gi sta met­ten­do defin­i­ti­va­mente a nudo il carat­tere pro­pa­gan­dis­ti­co e cial­tronesco delle parole del min­istro dell’Istruzione Bianchi, che non è in gra­do di garan­tire né la sicurez­za di chi lavo­ra e stu­dia nelle scuole ital­iane, né il dirit­to allo stu­dio. Inoltre, indi­cazioni con­trastan­ti, pro­to­col­li inap­plic­a­bili, un costante gio­co a scar­i­cabar­ile delle respon­s­abil­ità stan­no get­tan­do in queste ore l’intero sis­tema sco­las­ti­co in un aut­en­ti­co caos, dalle con­seguen­ze impreved­i­bili. Ven­gono al pet­tine nodi che sono noti sin dal­la pri­mav­era del 2020: trac­cia­men­to, spazi, dis­pos­i­tivi di pro­tezione, trasporti, organi­ci. Tut­ti capi­toli che richiede­vano un inves­ti­men­to e un’attenzione che invece non ci sono sta­ti. Da parte del gov­er­no nazionale innanz­i­tut­to ma anche da parte di gov­er­na­tori region­ali sem­pre pron­ti alla pro­pa­gan­da stru­men­tale, sem­pre assen­ti al momen­to delle scelte. Questo min­istro ha dimostra­to di non far­si cari­co del­la salute dei docen­ti, del per­son­ale ATA, degli stu­den­ti, non si è fat­to cari­co del dirit­to allo stu­dio così col­pi­to in questi anni, ha priv­i­le­gia­to ‑stru­men­tal­iz­zan­do la pan­demia anziché fron­teggia­r­la ‑le esi­gen­ze pro­pa­gan­dis­tiche del gov­er­no e la sua agen­da di azien­dal­iz­zazione del­la scuo­la. Adesso bas­ta. Le dimis­sioni di Patrizio Bianchi sono nec­es­sarie e urgen­ti.” Pro­prio a sosteg­no delle mobil­i­tazioni in atto, e pro­prio per essere coer­en­ti con le neces­sità a cui dare risposte, la chiarez­za è la pri­ma cosa da fare. Le dimis­sioni – con­clude Oreste del­la Pos­ta – sono il solo atto ver­i­tiero che farebbe iniziare una nuo­va dis­cus­sione di mer­i­to con provved­i­men­ti per la scuo­la e non con­tro.”.

mobil­i­tazione stu­den­tesca

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