Roma/Lazio . Sicurezza, Legalità, Diritti: sono nel DNA della ricostruzione del PCI, debbono esserlo per la sinistra

Roma/Lazio . Sicurezza, Legalità, Diritti: sono nel DNA della ricostruzione del PCI, debbono esserlo per la sinistra

29/04/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Cos­mo Bian­chi­ni del PCI Rieti


“Oggi i rischi per la democrazia sono reali ed è reale, per noi comu­nisti, il ris­chio di un ulte­ri­ore restring­i­men­to degli spazi di agi­bil­ità polit­i­ca, cosa che già sta succe­den­do in altri Pae­si. Ques­ta deri­va va fer­ma­ta e l’opposizione ad essa deve cos­ti­tuire un ter­reno priv­i­le­gia­to del­la nos­tra battaglia polit­i­ca.”. Questo è quan­to viene affer­ma­to nelle volon­tà fon­da­men­tali che san­cis­cono la Ricostruzione del Par­ti­to Comu­nista Ital­iano. Sul­la stes­sa lunghez­za d’onda, su richi­es­ta del Comi­ta­to regionale del PCI Lazio, Cos­mo Bian­chi­ni, del­la Fed­er­azione di Rieti ha prodot­to la seguente nota: “Un Par­ti­to di sin­is­tra non può non met­tere al cen­tro del­la sua agen­da polit­i­ca le sot­to elen­cate pri­or­ità: sicurez­za , legal­ità, dirit­ti. Il pun­to politi­co e cul­tur­ale è che il tema del­la sicurez­za in questi anni è sta­to trasfor­ma­to nel tema del­la pau­ra. Le forze con­ser­va­tri­ci dell’Europa occi­den­tale e i gov­erni di destra suc­ce­dutisi nel nos­tro Paese han­no costru­ito gran parte del loro suc­ces­so politi­co esat­ta­mente sulle pau­re dei cittadine/i. Le han­no ali­men­tate e han­no raf­forza­to sen­ti­men­ti xeno­fo­bi dis­eg­nan­do una soci­età ten­den­zial­mente chiusa, una soci­età che è sicu­ra solo se è blin­da­ta, se esclude e non accoglie. “siamo al com­ple­to” era ed è purtrop­po lo slo­gan, di grande effi­ca­cia comu­nica­ti­va, di tut­ti i gov­erni cen­trali e locali delle destre in Europa e in Italia e di numerosi ammin­is­tra­tori locali, che negli ulti­mi anni han­no incas­sato il loro div­i­den­do elet­torale ali­men­tan­do la pau­ra tra i cit­ta­di­ni, facen­do pas­sare l’equazione che chi delinque in Italia sono gli stranieri. Ma, questo è il pun­to, han­no elet­to ad emble­ma del loro mod­el­lo di sicurez­za una legge, la Bossi-Fini, ed è una ver­gogna che i gov­erni che si sono susse­gui­ti soprat­tut­to quel­li che si defini­vano di cen­trosin­is­tra non l’abbiano mai defin­i­ti­va­mente can­cel­la­ta, inde­bolen­do così nei fat­ti il sis­tema di sin­er­gia tra Sta­to ed Enti Locali, questo non è più com­pren­si­bile (vedasi caso Riace). In questo Paese inoltre, — pros­egue il ragion­a­men­to criti­co e propos­i­ti­vo di Bian­chi­ni — in pas­sato, non si è sta­ti capaci di cam­biare i ver­ti­ci di quel­la cate­na di coman­do che gravi respon­s­abil­ità per­son­ali han­no avu­to per quei fat­ti, dal G8 in poi, anzi in alcu­ni casi ven­nero pro­mossi ad incar­ichi di pres­ti­gio, oggi sem­bra che numerosi pas­si in avan­ti siano sta­ti fat­ti, ma non bas­ta, bisogna avere la capac­ità polit­i­ca di chiedere sem­pre di più in ogni momen­to, più trasparen­za ai ver­ti­ci delle Forze dell’ordine sul loro oper­a­to e ai rel­a­tivi Min­istri di rifer­i­men­to. Il Gov­er­no deve avere il cor­ag­gio di com­bat­tere fino in fon­do , le mafie, l’evasione fis­cale, il lavoro nero, il capo­rala­to, la trat­ta degli esseri umani lo sfrut­ta­men­to delle donne e dei bam­bi­ni e tutte le altre forme di ille­gal­ità. A tal propos­i­to sarebbe utile ed impor­tante che anche all’interno delle scuole venisse Isti­tuzion­al­iz­za­ta la pro­mozione e la dif­fu­sione del­la legal­ità. Una sin­is­tra deve avere l’ambizione di far pro­prie le tem­atiche del­la Sicurez­za e del­la legal­ità sfa­tan­do di fat­to l’idea che questo tema sia solo ad appan­nag­gio delle destre, ques­ta è l’indicazione che viene dal pro­gram­ma politi­co del Par­ti­to Comu­nista Ital­iano. Le forze di rot­tura del sis­tema attuale indi­cano, e ogni forza di sin­is­tra dovrebbe avere il cor­ag­gio di mod­i­fi­care le leg­gi “ad per­son­am”; sostenere, sen­za se e sen­za ma, l’approvazione del­la legge Zan, con­tro dis­crim­i­nazioni e vio­len­ze per ori­en­ta­men­to ses­suale, genere e iden­tità di genere; avere il cor­ag­gio di varare nuove norme, snelle e con­crete, che per­me­t­tano di gestire i beni con­fis­cati alle mafie; avere una visione a più ampio rag­gio e avere il cor­ag­gio, dopo 40 anni dal­la rifor­ma del­la Polizia di Sta­to, di pro­porre negli inter­es­si dei cit­ta­di­ni la smil­i­ta­riz­zazione del­la Guardia di Finan­za. Si deve impedire — con­clude il comu­nista reati­no — che in futuro non si pos­sa più sospendere la democrazia come suc­ces­so al G8, o fat­ti tragi­ci come quel­li che han­no riguarda­to le vite di Fed­eri­co Aldrovan­di, Ste­fano Cuc­chi, e molti altri non noti. Si deve evitare asso­lu­ta­mente che qual­cuno pos­sa solo pen­sare che la ges­tione dell’ordine pub­bli­co pos­sa pas­sare di mano dall’Autorità Civile a quel­la mil­itare.”.

Cos­mo Bian­chi­ni, del PCI Rieti, qui con Don Ciot­ti di LIb­era

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