S. Maria delle Mole/Marino: Pasquale Gianturco, un viaggiatore tra le pagine dei libri. Alcune centinaia di libri del concittadino donati a BiblioPop

S. Maria delle Mole/Marino: Pasquale Gianturco, un viaggiatore tra le pagine dei libri. Alcune centinaia di libri del concittadino donati a BiblioPop

25/02/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Il Pres­i­dente di Acab/BiblioPop, Ser­gio San­ti­nel­li


“Pasquale Giantur­co era nato ad Avigliano, vici­no Poten­za, alla fine degli anni Trenta del Nove­cen­to da una famiglia del­la pic­co­la borgh­e­sia lucana. Pur essendo orig­i­nario di una regione per molti ver­si arcaica e remo­ta, non ne ricavò mai una dimen­sione chiusa e provin­ciale: anzi, sec­on­do una carat­ter­is­ti­ca comune a molte per­sone nate fra quelle aspre mon­tagne e quegli ari­di calanchi, si sen­tì per tut­ta la vita un cit­tadi­no del mon­do, curioso di conoscer­lo e di esplo­rar­lo in tut­ti i suoi aspet­ti, sen­za tut­tavia dimen­ti­care le pro­prie antiche radi­ci. L’attitudine al con­fron­to e alla conoscen­za dell’altro lo portò, fin da gio­vanis­si­mo, all’esercizio del­la polit­i­ca, da lui inte­sa come dibat­ti­to aper­to tra opin­ioni, anche con­trap­poste, ma sem­pre ispi­ra­to al prin­ci­pio dell’ascolto e del rispet­to dell’interlocutore. Lo spir­i­to egual­i­tario e atten­to alle lib­ertà di tut­ti gli fecero trovare una nat­u­rale col­lo­cazione tra le idee social­iste, che lo accom­pa­g­narono per tut­ta la sua vita come sal­di fon­da­men­ti cul­tur­ali e filosofi­ci, pri­ma anco­ra che come impeg­no civile e di par­ti­to; e forse fu pro­prio per questo che si riconobbe più nel­la pro­pria mis­sione sin­da­cale che in quel­la pura­mente polit­i­ca: evi­den­te­mente per­ché nell’impegno a favore dei lavo­ra­tori vede­va una più imme­di­a­ta e conc­re­ta traduzione delle pro­prie idee, sen­za trop­pi rischi di inquinarle con un cer­to car­ri­eris­mo che, spe­cial­mente dopo la grande sta­gione ide­ale degli anni Set­tan­ta, com­in­ciò a dif­fonder­si nel mon­do del­la polit­i­ca, che pure fre­quen­tò, ma del­la quale riget­tò sem­pre l’approccio util­i­taris­ti­co e oppor­tunista. La sua vita fu un viag­gio con­tin­uo. Treni e stazioni era­no la sua sec­on­da casa. I con­veg­ni — pri­ma politi­ci e sin­da­cali, poi sem­pre di più a carat­tere cul­tur­ale — il suo luo­go di espres­sione. Nelle sue pere­gri­nazioni, trapi­antò la pro­pria famiglia pri­ma a Napoli e poi, dal­la metà degli anni Ottan­ta, a Frat­toc­chie, dove iniz­iò l’ultima sua sta­gione, carat­ter­iz­za­ta anche da un impeg­no civile e sociale nei con­fron­ti del ter­ri­to­rio. Tut­tavia, i suoi viag­gi più impor­tan­ti avven­nero sem­pre tra le pagine dei lib­ri. Fin dal­la pri­ma giovinez­za, i lib­ri lo por­tarono dal­la Rus­sia dell’Ottocento alla Pari­gi del­la Belle époque, per esplo­rare poi gli infini­ti mon­di che sola­mente i lib­ri pos­sono donar­ci. Come non escluse mai nes­suno dalle sue con­ver­sazioni, così non ebbe mai pregiudizi per la scelta delle pro­prie let­ture: ed è gra­zie a questo suo plu­ral­is­mo che oggi rimane a noi un pat­ri­mo­nio librario var­ie­ga­to, una parte del quale soprav­viverà nel­la Bib­lioPop di San­ta Maria delle Mole.” Questo pro­fi­lo è sta­to redat­to gra­zie al con­trib­u­to dei famil­iari di Giantur­co.

Pasquale Giantur­co


A com­men­to, il Pres­i­dente di Acab/BiblioPop APS Ser­gio San­ti­nel­li, ha aggiun­to: “Cre­do che con il fon­do librario di Pasquale, ricreiamo pub­bli­ca­mente una bel­la pre­sen­za di ispi­razioni ide­ali già preesis­ti­ta. Infat­ti, i suoi lib­ri saran­no al fian­co di quel­li di Mau­ra Car­roz­za (a cui è ded­i­ca­to il Par­co adi­a­cente Bib­lioPop) e a quel­li di Gisel­da Rosati (la pro­fes­sores­sa a cui è inti­to­la­ta la bib­liote­ca) che, nel­la loro espe­rien­za di vita sono sta­ti vici­ni di casa, di pen­siero e di pras­si polit­i­ca, sociale e cul­tur­ale. Con­clu­den­do e ringrazian­do Alessan­dro Giantur­co per aver avu­to questo pen­siero con­cre­to, pos­so solo felic­i­tar­mi per la qual­ità e quan­tità che con­tinuiamo ad esprimere sul ter­ri­to­rio. Ben sapen­do che alla cresci­ta dei volu­mi a dis­po­sizione,- che ora ha anche una preziosa sto­ria del Par­ti­to Social­ista Ital­iano, nec­es­sari­a­mente dovrà crescere la disponi­bil­ità di infra­strut­ture di alles­ti­men­to bib­liote­cario, a com­in­cia­re dagli scaf­fali. Piano piano tro­ver­e­mo fon­di ed agire­mo sem­pre per dif­fondere cul­tura e offrire un servizio per bene comune”.

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