Intervista a Francesco Fele: “Ho tante idee da mettere in pratica”

Intervista a Francesco Fele: “Ho tante idee da mettere in pratica”

27/12/2020 0 Di Carola Piluso

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Francesco Fele classe 2002 pub­bli­ca il suo pri­mo album “Not­ti Pas­sate”. Noi l’ab­bi­amo incon­tra­to e il can­tau­tore romano si è las­ci­a­to andare rac­con­tan­do­ci la sua visione musi­cale e i suoi prog­et­ti futuri.

è usci­to il tuo album “Not­ti Pas­sate” rac­con­taci cosa rap­p­re­sen­ta per te questo lavoro discografi­co e quali emozioni vuoi comu­ni­care a chi lo ascol­ta.…
Questo album rac­con­ta un peri­o­do molto dif­fi­cile in cui pas­sa­vo real­mente notte ded­i­can­do­mi alla musi­ca. In quel peri­o­do la musi­ca per me è sta­ta come quell’amico su cui sai di pot­er con­tare, è sta­ta la spal­la che mi ha aiu­ta­to ad uscirne. È un mis­cuglio tra sto­rie e sen­sazioni, tra momen­ti bel­li e altri brut­ti e soprat­tut­to di momen­ti con­di­visi e altri
che riguardano me stes­so. Vor­rei che le per­sone ascoltan­do­lo pos­sano con­di­videre e trovare la gius­ta com­pag­nia per pot­er stare meglio.

Stan­za buia  nasce dal rac­con­to di una sto­ria dif­fi­cile, puoi rac­con­tar­ci la sua gen­e­si? Come si supera un momen­to dif­fi­cile? 
Stan­za buia è nata in uno dei tan­ti pomerig­gi in cui mi sede­vo e pas­sa­vo le ore col pianoforte, ho immag­i­na­to una sto­ria e in pochi minu­ti è usci­ta la can­zone. Ho immag­i­na­to una sto­ria di una ragaz­za che ha subito un cer­to tipo di vio­len­ze ma che è rius­ci­ta in un modo o nell’altro a super­are tut­to guardan­dosi indi­etro qua­si col sor­riso sulle lab­bra. Una sto­ria dif­fi­cile si supera con la sper­an­za e con la voglia di pot­er cam­biare il pro­prio futuro sen­za pen­sare che il pas­sato pos­sa con­dizionarlo.

Questo è il tuo pri­mo pas­so nel­la discografia, cosa man­ca al mon­do discografi­co sec­on­do te? 
Sec­on­do me in gran parte dei casi man­ca un po’ di sin­cer­ità e un po’ di musi­ca gen­uina,
invece vedo e sen­to tan­to mar­ket­ing e poca voglia di comu­ni­care, for­tu­nata­mente non in
tut­ti.

Ti sei avvi­c­i­na­to alla musi­ca da pic­col­is­si­mo, com’è nata ques­ta pas­sione?
Inizial­mente più che una pas­sione era solo un rap­por­to con la musi­ca, nato a scuo­la dove mi dice­vano sem­pre di cantare per­ché ero bra­vo, dopo qualche anno ho inizia­to ad apprez­zare un po’ di più e ho deciso di iniziare a stu­di­are e da lì è nato tut­to, da quel momen­to la musi­ca ha pre­so una parte fon­da­men­tale del­la mia vita.

Hai mai pen­sato di parte­ci­pare a un tal­ent?
I tal­ent sono un’arma a doppio taglio, mi piac­erebbe parte­ci­pare a un tal­ent e sicu­ra­mente ci prover­e­mo.

 Cosa ti aspet­ti dal 2021? 
Tralas­cian­do un sec­on­do il mon­do musi­cale mi piac­erebbe tornare alla nor­mal­ità, per quan­to riguar­da la musi­ca non mi aspet­to, ho solo tan­ta voglia di fare e tante idee da met­tere in prat­i­ca.

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