Marino. Il PCI: Sergio Rolli è morto. Una vita spesa con generosità a sostegno degli sfruttati. Un grande dirigente comunista la cui lezione va seguita.

Marino. Il PCI: Sergio Rolli è morto. Una vita spesa con generosità a sostegno degli sfruttati. Un grande dirigente comunista la cui lezione va seguita.

08/10/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Nota del PCI Mari­no in memo­ria di Ser­gio Rol­li: “Un grande comu­nista e un grande uomo che ha sof­fer­to molto e inseg­na­to molto. Il suo amore per l’u­nità del­la sin­is­tra e dei lavo­ra­tori sono sta­ti un faro, e quel­la luce l’ha las­ci­a­ta a nos­tra dis­po­sizione. Insieme alla sal­da base ide­ale Resisten­ziale, antifascista e per la dife­sa e attuazione del­la Cos­ti­tuzione.”. Questo è uno dei lap­i­dari com­men­ti che cir­co­la sui social ded­i­cati a Ser­gio Rol­li. Soprat­tut­to per chi lo ha fre­quen­ta­to negli anni per l’attività polit­i­ca e sociale. Nat­u­ral­mente Ser­gio era molto di più: per la famiglia, per gli ami­ci e per la stes­sa sto­ria del movi­men­to comu­nista. Le sue trac­ce, come ha ben sot­to­lin­eato in queste ore il sin­da­co di Fiu­mi­ci­no, partono dal­la sua espe­rien­za in Fed­ert­er­ra. L’organizzazione dei con­ta­di­ni in cui sono cresciu­ti tan­ti comu­nisti. Lì a Fiu­mi­ci­no, a Mac­carese per la pre­ci­sione, Rol­li fu pro­tag­o­nista – nat­u­ral­mente con altri com­pag­ni e con le lotte e volon­tà com­pat­te di brac­cianti e con­ta­di­ni – di uno dei risul­tati anco­ra vis­i­bili oggi. L’azienda agri­co­la (pub­bli­ca) più grande di Roma e Lazio e forse d’Italia. Cre­a­ta per dare lavoro remu­ner­a­to in modo equo e per evitare che migli­a­ia di ettari fos­sero solo una tab­u­la rasa a dis­po­sizione di spec­u­lazioni e palazz­i­nari. Ser­gio fu chiam­a­to a ruoli del­i­cati e impor­tan­ti nel­la direzione polit­i­ca del PCI, a com­in­cia­re dal­la fat­ti­va pre­sen­za a Roma negli anni in cui potè affer­mar­si Lui­gi Pet­rosel­li sin­da­co, subito dopo la nasci­ta del­la Regione Lazio. A lui fu affi­da­ta la cas­sa del Par­ti­to, come ammin­is­tra­tore del­la fed­er­azione romana. In tem­pi in cui il denaro non era uti­liz­za­to solo per la battaglia polit­i­ca e la pro­pa­gan­da, ma anche per sostenere le tante lotte operaie (occu­pazioni di fab­bri­ca ecc). Ai Castel­li romani si con­cen­trò, non solo per­ché vi risiede­va, ma per una pre­sen­za di tan­ti com­pag­ni da aiutare a crescere, al comune di Mari­no. Qui, per molti anni, al di là delle fun­zioni for­mali – che pure nel PCI sono state conc­re­ta respon­s­abil­ità di scelta e direzione – Rol­li ha sem­pre con­tribuito a tenere la bar­ra del Par­ti­to nel ver­so delle migliori scelte per i lavo­ra­tori, per il popo­lo, per i cit­ta­di­ni. Non c’è sta­ta deci­sione impor­tante a Mari­no in cui non sia sta­ta deci­si­va l’opinione di Ser­gio. Sia sta­ta essa per la scelta delle alleanze, così come quel­la di indi­vid­uare un sin­da­co comu­nista. Ugual­mente nei momen­ti di fero­cia con­tro l’azione di gov­er­no del PCI e delle giunte di sin­is­tra, ha con­tribuito a for­mu­la­re la migliore anal­isi per indi­vid­uare da che parte proveni­vano gli attac­chi: siano sta­ti essi ambi­en­ti mas­soni, così come sem­plice­mente grup­pi eco­nomi­ci vio­len­ti. Il ful­cro fu negli anni ottan­ta quan­do anche il Par­ti­to nazionale e regionale – seg­re­tario del Lazio era Gio­van­ni Berlinguer – in piaz­za a Mari­no strari­pante di com­pag­ni e cit­ta­di­ni si unì con­tro gli attac­chi al buon gov­er­no del­la Giun­ta Cioc­ci. Noi comu­nisti, il PCI di Mari­no oggi, insieme a tan­ti com­pag­ni che con­tin­u­ano la pas­sione di Ser­gio altrove, siamo stret­ti con affet­to, rispet­to e umiltà alla sua vita spe­sa per gli altri. Un caloroso salu­to a Margheri­ta, a Mas­si­mo e Marzia che sap­pi­ano che il seg­no gius­to Ser­gio l’ha las­ci­a­to a tut­ti noi e non inutil­mente.
(INFO: Non ci saran­no funer­ali, solo una cer­i­mo­nia com­mem­o­ra­ti­va oggi, giovedì 8, alle 15.00 pres­so l’abitazione.
Per chi volesse andare a ren­dere l’estremo salu­to pri­ma, è pos­si­bile già da ora.
Non por­tate fiori, piut­tosto è preferi­bile una don­azione a un’associazione come AIL, AIRC, AMNESTY INTERNATIONAL, MEDICI SENZA FRONTIERE, canili o gat­tili, ecc. a nome suo. Gra­zie)

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