Sociale, “Il Tulipano Bianco” tra presente e futuro. Intervista al presidente Giordani

Sociale, “Il Tulipano Bianco” tra presente e futuro. Intervista al presidente Giordani

30/08/2019 0 Di Marco Montini

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Sosteg­no ai dis­abili, aiu­to a gio­vani e famiglie, garanzia per i meno for­tu­nati. Questi gli obi­et­tivi de “Il Tuli­pano Bian­co”, asso­ci­azione nata nel 2012 con la mis­sion di inter­venire a favore di minori, adul­ti, anziani e dis­abili por­ta­tori di svan­tag­gio sociale o psichico. Scopo prin­ci­pale è sem­pre sta­to, e con­tin­ua ad essere, quel­lo di perseguire esclu­si­va­mente final­ità di sol­i­da­ri­età sociale, che ha vis­to coin­volti dis­abili, minori, anziani in inizia­tive impor­tan­ti, come orti urbani, fat­to­rie didat­tiche e spazi con­di­visi. Un per­cor­so che si rin­no­va giorno dopo giorno, e che ha vis­su­to un 2019 ric­co di sod­dis­fazioni con prog­et­ti e inizia­tive sociali, apprez­zate da tante famiglie. A fare il pun­to sull’attività de “Il Tuli­pano Bian­co” è il pres­i­dente Francesco Gior­dani.

Pres­i­dente Gior­dani, siamo giun­ti nel peri­o­do esti­vo, da sem­pre un momen­to di rif­les­sione, riposo per poi ripar­tire di slan­cio. Che 2019 è sta­to?

“Sono tan­tis­si­mi i prog­et­ti por­tati avan­ti dal­la nos­tra realtà anche quest’anno. Siamo gio­vani ma già abbi­amo fat­to tan­to, anche e soprat­tut­to gra­zie alla disponi­bil­ità di volon­tari, del­e­gati ter­ri­to­ri­ali e diver­si pro­fes­sion­isti, che ringrazio di cuore. Tra i prog­et­ti più ril­e­van­ti mi viene in mente “Real­iz­zArti”, che pun­ta alla real­iz­zazione di lab­o­ra­tori gra­tu­iti di teatro, musi­ca e motric­ità per ragazzi e gio­vani adul­ti con dis­abil­ità. Il prog­et­to quest’anno si è svolto in una loca­tion bel­lis­si­ma, quel­la del­lo splen­di­do gia­rdi­no del plesso G.G. Badi­ni pres­so l’I.C. Regi­na Margheri­ta — in zona Aventi­no, a Roma. Real­iz­zarti è la dimostrazione lam­pante che il lavoro di squadra, quel­lo vero basato su impeg­no, volon­tari­a­to e sol­i­da­ri­età, puo’ portare davvero a gran­dis­si­mi risul­tati. Abbi­amo forte­mente volu­to la real­iz­zazione di ques­ta terza edi­zione, un per­cor­so par­ti­to con grande suc­ces­so già due anni fa. Ora ripar­tire­mo a set­tem­bre”.

A propos­i­to, il Tuli­pano Bian­co ha orga­niz­za­to anche lab­o­ra­tori didat­ti­ci. Ce ne par­la?

“Asso­lu­ta­mente. I lab­o­ra­tori si con­fig­u­ra­no come un servizio del tem­po libero, che resti­tu­is­ca a questo tem­po il suo gius­to val­ore: motric­ità, musi­ca e  teatro come attiv­ità che pos­sano pri­mari­a­mente man­tenere vivo e pre­sente  nel­la vita del­la per­sona dis­abile tut­to ciò che viene iden­ti­fi­ca­to come  sig­ni­fica­ti­vo di se stes­so. Accan­to a questo scopo prin­ci­pale, c’è l’importante obi­et­ti­vo del man­ten­i­men­to delle abil­ità già posse­dute e lo  svilup­po delle capac­ità poten­ziali. In ulti­mo, ma non meno impor­tante, un modo di offrire un tem­po di sol­lie­vo alle famiglie. Noti­amo con piacere il sor­riso e  l’attenzione dei ragazzi, e l’impegno dei tan­ti oper­a­tori, che non finire­mo mai di ringraziare per la pro­fes­sion­al­ità e la com­pe­ten­za che  quo­tid­i­ana­mente dimostra­no”.

Altro prog­et­to di cui andate molto fieri è “Orti e Rap­por­ti”, dove a dove a vin­cere è la sol­i­da­ri­età sociale.

L’edizione 2018/2019 si è svol­ta pres­so l’istituto Ic Fide­nae, nel III Munici­pio di Roma, dove è sta­to inau­gu­ra­to l’orto all’interno del perimetro dell’istituto com­pren­si­vo capi­toli­no. Un momen­to di parte­ci­pazione, molto apprez­za­to dagli stu­den­ti e dalle loro famiglie, che han­no sot­to­lin­eato la bon­tà di un per­cor­so dal­la grande valen­za sociale, for­ma­ti­va e assis­ten­ziale. Questo prog­et­to infat­ti è nato con l’intento di rap­p­re­sentare una risor­sa mes­sa a servizio dei ragazzi, dei loro prob­le­mi, delle loro dif­fi­coltà con il mon­do del­la scuo­la, del­la famiglia, dei pari e uno spazio di incon­tro anche per le famiglie. Il per­cor­so avvi­a­to ha come obi­et­ti­vo pri­or­i­tario quel­lo di accrescere nei ragazzi le com­pe­ten­ze emotive ed affet­tive, attra­ver­so la sin­er­gia fra il fare — con l’orto — e il pen­sare — anche attra­ver­so l’aiuto delle psi­cologhe che han­no parte­ci­pa­to ai lab­o­ra­tori e coa­d­i­u­va­to l’esper­to agronomo nelle attiv­ità legate alla creazione e alla cura dell’orto. In questo con­testo, mi sen­to di porg­ere un grande ringrazi­a­men­to, a tut­ti quei i cit­ta­di­ni che, donan­do il loro 5x1000 alla nos­tra asso­ci­azione, han­no per­me­s­so che questo splen­di­do per­cor­so sociale e for­ma­ti­vo diven­tasse realtà”. Il prog­et­to “Orti e Rap­por­ti” pres­so l’Ic Fide­nae, chiara­mente non finisce qui e con­tin­uerà fino a giug­no dell’anno prossi­mo.

A propos­i­to, con le don­azioni cit­ta­dine del 5x1000 avete in ser­bo anche nuove prog­et­tual­ità per il nuo­vo anno?

“Oltre a con­fer­mare quan­to di buono costru­ito in questi ulti­mi mesi, abbi­amo in mente vari prog­et­ti. Tra questi, par­ti­co­lare impor­tan­za riveste la for­mazione come sosteg­no fon­da­men­tale per i sogget­ti eco­nomi­ca­mente e social­mente meno for­tu­nati. E’ in ram­pa di lan­cio, ad esem­pio, un nuo­vo prog­et­to riv­olto ai ragazzi di età com­pre­sa tra i 16 e i 21 anni, sen­za dis­tinzione di ses­so, raz­za e nazion­al­ità, che per diverse ragioni non sono rius­ci­ti a com­pletare il per­cor­so for­ma­ti­vo tradizionale, e proven­gono da ambi­en­ti famil­iari e sociali pre­cari e a ris­chio dis­a­dat­ta­men­to sociale: Si trat­ta di un per­cor­so sociale a cui teni­amo moltissi­mo e che vedrà coin­volti in sin­er­gia tut­ta una serie di isti­tuzioni e di pro­fes­sion­al­ità. Si prevede, infat­ti, la creazione di una rete diret­ta con il Servizio Sociale che potrà seg­nalare i ragazzi val­u­tati idonei all’inserimento nel per­cor­so for­ma­ti­vo pro­pos­to. Alla fine del prog­et­to saran­no anche  pre­visti per­cor­si, educativo/formativi che potran­no sfo­cia­re in tiroci­ni pro­fes­sion­ali gra­zie alla col­lab­o­razione con enti part­ner. Anche la nos­tra asso­ci­azione si rende disponi­bile ad accogliere e ospitare i ragazzi al fine di coin­vol­ger­li in inizia­tive edi­to­ri­ali – come ad esem­pio la webra­dio, il peri­od­i­co car­taceo e on line de Il Tuli­pano Bian­co – e di agri­coltura sociale”.

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