Pantelleria, Piano di Prevenzione Antincendio: sinergia per la valorizzazione paesaggistica

17/06/2019 0 Di puntoacapo

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Piano Antincendio boschivo: sinergie interistituzionali per la prevenzione degli incendi e la valorizzazione agricola e paesaggistica.

         

Gli inter­ven­ti dei rap­p­re­sen­tan­ti isti­tuzion­ali civili e mil­i­tari, che han­no pre­so parte all’in­con­tro di ven­erdì scor­so, sono suf­fi­ci­en­ti a trasmet­tere in maniera chiara la grande sin­er­gia inter­is­ti­tuzionale, che ruo­ta attorno al piano anti­ncen­dio pre­sen­ta­to dal Par­co Nazionale Iso­la di Pan­tel­le­ria.

L’Ente Par­co sta provve­den­do alla real­iz­zazione del Piano AIB quin­quen­nale, come pre­vis­to dal­la vigente nor­ma­ti­va sulle aree pro­tette, al fine di garan­tire il miglio­ra­men­to delle attiv­ità di coor­di­na­men­to di tutte le forze pre­sen­ti sul­l’iso­la con ripar­tizione di uomi­ni e mezzi disponi­bili, attra­ver­so un’adegua­ta tur­nazione e il poten­zi­a­men­to degli stru­men­ti.

Il piano di pre­ven­zione incen­di rap­p­re­sen­ta una delle azioni più sig­ni­fica­tive del Par­co Nazionale, che intende essere sul ter­ri­to­rio un val­ore aggiun­to che raf­forza il mod­el­lo di svilup­po di una rete di val­oriz­zazione ambi­en­tale e pae­sag­gis­ti­ca. È inevitabile l’adegua­men­to con le diret­tive region­ali, per sfruttare al meglio dati ed espe­rien­za del “Servizio Anti­ncen­dio Boschi­vo” del Cor­po fore­stale del­la Regione sicil­iana, nel­l’ot­ti­ca di un inter­scam­bio di buone pras­si” – ha dichiara­to il pres­i­dente del Par­co, Sal­va­tore Gabriele, che ringrazia il Diri­gente del Min­is­tero del­l’Am­bi­ente, respon­s­abile del sis­tema foreste nei parchi, Bruno Petruc­ci; il Diri­gente Gen­erale del Dipar­ti­men­to svilup­po rurale, Mario Can­dore; il Coman­dante del Cor­po fore­stale del­la Regione sicil­iana, Fil­ip­po Prin­ci­pa­to; il Diri­gente del “Servizio Anti­ncen­dio Boschi­vo”, Tea di Tra­pani; il prof. Dona­to Lamelave­ca, del­l’u­ni­ver­sità di Paler­mo facoltà di Scien­ze Fore­stali; la soci­età Dream incar­i­ca­ta del piano anti­ncen­dio; il Coman­dante del dis­tac­ca­men­to aero­por­tuale di Pan­tel­le­ria, colon­nel­lo Deast­is; la Guardia Costiera; il rag­grup­pa­men­to Cara­binieri fore­stali del  Par­co; il servizio di pro­tezione civile e ambi­ente del Comune, che stan­no svol­gen­do il servizio di vig­i­lan­za e pre­ven­zione.

In occa­sione del­l’even­to di pre­sen­tazione del piano, che si è tenu­to la scor­sa set­ti­mana al Castel­lo di Pan­tel­le­ria, sono emerse, fra le altre, pro­poste per real­iz­zare una serie di attiv­ità for­ma­tive final­iz­zate all’in­te­grazione di tut­ti i sogget­ti che pos­sono avere un ruo­lo nelle attiv­ità AIB; met­tere in sicurez­za la perime­trale dietro l’iso­la attual­mente inter­det­ta a causa del­l’in­cen­dio; incre­mentare il numero dei mezzi anti­ncen­dio in dotazione al Cor­po Fore­stale anche in con­sid­er­azione del­l’el­e­va­ta pre­sen­za di autisti rispet­to alle altre qual­i­fiche. La dotazione di un piano anti­ncen­dio rap­p­re­sen­ta il pun­to di parten­za per com­piere scelte legate ad una det­tagli­a­ta anal­isi dei luoghi da gestire. Dopo la ver­i­fi­ca delle pro­pri­età cat­a­stali e del par­ti­cel­lare fore­stale, è pos­si­bile dividere i boschi per zone e fare rilievi di tipo qual­i­ta­ti­vo, per val­utare il poten­ziale di mas­sa com­bustibile del bosco e rispettare le diret­tive europee sul­la ges­tione dei prodot­ti leg­nosi che il bosco può dare. Inoltre, il piano di ges­tione con­sente di preser­vare gli eco­sis­te­mi, ren­der­li più resili­en­ti ai cam­bi­a­men­ti cli­mati­ci, ed incre­mentare la pre­sen­za del­l’uo­mo nel­l’in­ter­azione con la ter­ra, per evitare la man­can­za di etero­geneità, nonos­tante l’evoluzione nat­u­rale.

“Il mod­el­lo pre­sen­ta­to dal Par­co, dichiara il Diret­tore Anto­nio Par­rinel­lo, mira alla pre­ven­zione degli incen­di anche attra­ver­so il recu­pero dei ter­raz­za­men­ti abban­do­nati, la cura del sot­to­bosco, la bonifi­ca dei ter­reni per­cor­si dall’incendio. Anche il rein­ser­i­men­to dell’asino pan­tesco sull’isola è uno degli ele­men­ti su cui pog­gia l’azione di pre­ven­zione in quan­to gli ani­mali sono un ele­men­to fon­da­men­tale per garan­tire la cura dei sen­tieri e agevolare i lavori degli operai fore­stali”.

Pos­si­amo per­tan­to impeg­nar­ci nel recu­pero del bosco dis­trut­to dal­l’in­cen­dio del 2016 con un piano di ges­tione fore­stale che selezioni la mac­chia mediter­ranea dan­neg­gia­ta e far crescere in maniera uni­forme la veg­e­tazione; inter­venire nel­la pulizia del sot­to­bosco e for­ti­fi­car­lo con­sente anche di creare oppor­tu­nità di lavoro per i lavo­ra­tori fore­stali; allun­gare il peri­o­do di lavo­razione rap­p­re­sen­ta, fra l’al­tro, un pun­to fer­mo del proces­so pro­dut­ti­vo che il par­co vuole imprimere alla val­oriz­zazione del­la mon­tagna e del­la sua mac­chia mediter­ranea insieme ai sen­tieri e alle tante attiv­ità che pos­sono accrescere le poten­zial­ità eco­nomiche del­l’iso­la” – con­clude Sal­va­tore Gabriele, che rib­adisce l’in­ten­zione di ripristinare la spon­taneità del pae­sag­gio nat­u­rale di Pan­tel­le­ria con il rein­ser­i­men­to del­l’asi­no pan­tesco, miti­co ed iden­ti­tario del ter­ri­to­rio, con un’inizia­ti­va che neces­si­ta del­la col­lab­o­razione di quan­ti lo vor­ran­no adottare.

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