Sicilia, Stati Generali del Turismo: un settore in salute

Sicilia, Stati Generali del Turismo: un settore in salute

15/04/2019 0 Di puntoacapo

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In Sicil­ia, nel 2018, si è reg­is­tra­to un aumen­to dei flus­si tur­isti rispet­to all’an­no prece­dente del 2,9 per cen­to sia in ter­mi­ni di arrivi (oltre 140 mila in più) che di pre­sen­ze (oltre 430 mila per­not­ta­men­ti in più), con­sol­i­dan­do la ripresa che si era man­i­fes­ta­ta negli anni prece­den­ti. Le pre­sen­ze risul­tano in cresci­ta negli eser­cizi alberghieri (+1,5 per cen­to), ma soprat­tut­to in quel­li extra-alberghieri (+8,9%). In quest’ultima tipolo­gia di eser­cizi, il numero degli arrivi è cresci­u­to del 6,5 per cen­to e le pre­sen­ze  arrivano a 3 mil­ioni (+8,9 per cen­to sul 2017) men­tre un mil­ione e 100 mila sono gli arrivi (+6,5 per cen­to), con una per­ma­nen­za media di 2,9 not­ti. Negli eser­cizi alberghieri, invece, le pre­sen­ze sfio­ra­no i 12 mil­ioni e gli arrivi si ass­es­tano a oltre 3 mil­ioni 800mila. In media la per­ma­nen­za negli alberghi si con­fer­ma pari a 3,1 not­ti per cliente.
E’ la fotografia di un set­tore in piena salute quel­la che arri­va da Erice dove, per due giorni, si sono riu­ni­ti gli Sta­ti gen­er­ali del tur­is­mo, orga­niz­za­ti dal­la Regione Sicil­iana, per met­tere a con­fron­to esper­ti, oper­a­tori e rap­p­re­sen­tan­ti delle isti­tuzioni. A chi­ud­ere i lavori, il gov­er­na­tore Nel­lo Musume­ci che ha ricorda­to come, per la pri­ma vol­ta, l’amministrazione si sia dota­ta di un Pro­gram­ma tri­en­nale di svilup­po tur­is­ti­co, uno stru­men­to che con­sen­tirà di piani­fi­care nuove strate­gie per inter­cettare ulte­ri­ori flus­si sia stranieri che nazion­ali.
«La Regione, ben con­sapev­ole del val­ore strate­gi­co del set­tore tur­is­ti­co e delle sue infi­nite oppor­tu­nità — sot­to­lin­ea il gov­er­na­tore Musume­ci — ha poten­zi­a­to gli inves­ti­men­ti, cre­ato le sin­ergie per un miglio­ra­men­to gen­erale del sis­tema e avvi­a­to la pro­gram­mazione tri­en­nale degli even­ti, in modo da ren­dere pien­amente fruibile in tutte le sta­gioni dell’anno il cal­en­dario degli appun­ta­men­ti. In questo modo favo­riamo anche la desta­gion­al­iz­zazione».
I dati, rac­colti dal­l’Osser­va­to­rio Tur­is­ti­co Regionale, attra­ver­so la reg­is­trazione gior­naliera effet­tua­ta on line dalle strut­ture ricettive oper­an­ti sul ter­ri­to­rio, anche se anco­ra provvi­sori, par­lano di 15 mil­ioni di pre­sen­ze e di qua­si 5 mil­ioni di arrivi.
Le pre­sen­ze dei cli­en­ti ital­iani nel­l’Iso­la sfio­ra­no i 7 mil­ioni 500 mila, in lieve fles­sione rispet­to al 2017 (-0,3 per cen­to). Un anda­men­to par­ti­co­lar­mente pos­i­ti­vo riguar­da la com­po­nente non res­i­dente: gli arrivi crescono del 6,7 per cen­to e le pre­sen­ze del 6,3 per cen­to rispet­to al 2017. In par­ti­co­lare, le pre­sen­ze dei cli­en­ti stranieri aumen­tano soprat­tut­to nel set­tore extra-alberghiero (+13,6 per cen­to a fronte del +4,8 per cen­to negli alberghi). In con­tro­ten­den­za rispet­to al 2017, nel cor­so del 2018 gli stranieri super­a­no, in ter­mi­ni di pre­sen­ze, gli ital­iani (7,6 mil­ioni le pre­sen­ze dei non res­i­den­ti e 7,4 quelle dei res­i­den­ti). Il numero medio di not­ti trascorse negli eser­cizi ricettivi per ogni arri­vo (la per­ma­nen­za media), è pari a 3 not­ti per cliente, sta­bile sia per la com­po­nente del­la clien­tela domes­ti­ca (da 2,8 not­ti, come nel 2017) e sia per quel­la estera (3,3 not­ti come nel 2017). La per­ma­nen­za è in media più lun­ga per gli stranieri che per i nos­tri con­nazion­ali (3,3 con­tro 2,8 not­ti per cliente).
Ma quali sono le strate­gie messe in cam­po dal­la Regione per far diventare il tur­is­mo la mar­cia in più del­l’e­cono­mia sicil­iana?
“Un uni­co mes­sag­gio, un uni­co col­ore, un’u­ni­ca grafi­ca — evi­den­zia il pres­i­dente Musume­ci — e soprat­tut­to sapere pro­gram­mare in tem­po. I tour oper­a­tor e i tur­isti han­no bisog­no di orga­niz­zarsi. Noi, per la pri­ma vol­ta, abbi­amo pre­sen­ta­to i più impor­tan­ti even­ti con un anno di anticipo. Sti­amo pub­bli­ciz­zan­do le nos­tre inizia­tive sui quo­tid­i­ani nazion­ali e le abbi­amo già pre­sen­tate alla stam­pa estera. Siamo all’inizio di un per­cor­so che la Regione non ave­va mai conosci­u­to. Man­ca, per esem­pio, un Piano tur­is­ti­co strate­gi­co a lun­ga sca­den­za, a dieci anni. Ci vor­rà del tem­po, ci vor­rà anche la col­lab­o­razione dei pri­vati, ma siamo già sul­la buona stra­da”.
Nel suo inter­ven­to il gov­er­na­tore ha illus­tra­to anche le inizia­tive atti­vate per il rilan­cio dell’aeroporto di Tra­pani Bir­gi, assi­cu­ran­do che fin quan­do lo sca­lo non sarà in gra­do di “cam­minare con le pro­prie gambe”, la Regione sarà al suo fian­co.
Ed è la provin­cia di Messi­na, con qua­si 3,5 mil­ioni di pre­sen­ze, la prin­ci­pale des­ti­nazione tur­is­ti­ca (con il 23,1% del totale regionale) gra­zie, prob­a­bil­mente, alla vic­i­nan­za dell’arcipelago delle Isole Eolie. Seguono Paler­mo e Tra­pani che assor­bono rispet­ti­va­mente il 21,7 per cen­to e il 15,7 per cen­to del totale delle pre­sen­ze ril­e­vate sull’Isola. Nel cor­so del 2018, in ter­mi­ni di pre­sen­ze, i mag­giori incre­men­ti per­centu­ali si reg­is­tra­no a Ragusa (+13,2 per cen­to rispet­to al 2017), a Enna, (+11 per cen­to) e a Paler­mo (+10,3 per cen­to). Pos­i­ti­va, nel 2018, anche la dinam­i­ca ril­e­va­ta nel com­pren­so­rio etneo dove le pre­sen­ze super­a­no i 2 mil­ioni di unità (+1,3 per cen­to sul 2017, pari al 14 per cen­to del totale regionale).
La Sicil­ia piace, soprat­tut­to, ai france­si: sono loro, con il 20,5 per cen­to, a primeg­gia­re tra le pre­sen­ze straniere. Seguono Ger­ma­nia (15,3 per cen­to), Reg­no Uni­to (8,5 per cen­to) e Sta­ti Uni­ti (6,6 per cen­to).
Ma la cresci­ta com­p­lessi­va del 5,7 per cen­to reg­is­tra­ta nel cor­so del 2018 nelle pre­sen­ze straniere è frut­to anche del cres­cente inter­esse ver­so la Sicil­ia di cli­en­ti prove­ni­en­ti dal Sud Est asi­ati­co (un esem­pio su tut­ti, la Cina con un +20,3 per cen­to nel 2018) piut­tosto che dal­la Croazia (+28 per cen­to) o dai pae­si e ter­ri­tori dell’America cen­tro set­ten­tri­onale (quali ad esem­pio il Cana­da che ha fat­to reg­is­trare, tra il 2017 e il 2018, un incre­men­to per­centuale delle pre­sen­za pari al 21,6 per cen­to).
I dati rel­a­tivi ai pri­mi tre mesi del 2019, sep­pur anco­ra asso­lu­ta­mente provvi­sori e in costante aggior­na­men­to, con­fer­mano, per la com­po­nente straniera, gli anda­men­ti appe­na descrit­ti e, con­trari­a­mente al pas­sato, col­lo­cano la Ger­ma­nia al pri­mo pos­to del­la grad­u­a­to­ria delle prove­nien­ze straniere nel­l’Iso­la.
Nel­la due giorni sono sta­ti svilup­pati numerosi tavoli tem­ati­ci: dal­la gov­er­nance alle pro­fes­sioni tur­is­tiche, dall’enogastronomia ai beni cul­tur­ali. Orga­niz­za­tori e respon­s­abili delle prin­ci­pali asso­ci­azioni del tur­is­mo han­no avu­to modo di con­frontar­si con gli inter­locu­tori isti­tuzion­ali di rifer­i­men­to. Nel­la gior­na­ta con­clu­si­va si sono alter­nati, tra gli altri, gli inter­ven­ti dell’assessore regionale al Tur­is­mo San­dro Pap­palar­do, del proret­tore vic­ario dell’Università di Paler­mo Fabio Maz­zo­la, del vesco­vo di Acireale Antoni­no Ras­pan­ti, del pres­i­dente dell’Unione nazionale Pro Loco Antoni­no La Spina, di Mas­si­m­il­iano Vavas­sori, del Cen­tro stu­di Tour­ing Club, di Nico Tor­risi, pres­i­dente Fed­er­al­berghi Sicil­ia, di Vit­to­rio Messi­na, pres­i­dente Con­fe­ser­centi, di Giuseppe Cas­sarà, pres­i­dente Fed­er­tur­is­mo Sicin­dus­tria, di Francesco Picarel­la, pres­i­dente Con­f­com­mer­cio, del pro­fes­sore Felice Giuf­fré dell’Università di Cata­nia, di Gio­van­ni Bas­tianel­li, diret­tore esec­u­ti­vo dell’Enit.

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