Istituiti tutti i Parchi Archeologici Siciliani, tra cui Pantelleria

Istituiti tutti i Parchi Archeologici Siciliani, tra cui Pantelleria

11/04/2019 0 Di puntoacapo

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Sarà accorpato agli esistenti Parchi di Selinunte e Cave di Cusa, il Parco Archeologico di Pantelleria e costituirà un Parco unico. Dopo 19 anni la Regione Sicilia completa il Sistema Parchi previsto dal 2000.

Si com­ple­ta, dopo dician­nove anni, il sis­tema dei Parchi arche­o­logi­ci in Sicil­ia pre­vis­to dal­la legge regionale 20 del 2000. Il pres­i­dente del­la Regione Nel­lo Musume­ci ha fir­ma­to i decreti per l’istituzione delle ultime otto strut­ture: Gela; Cata­nia e Valle dell’Aci; Isole Eolie; Tin­dari; Himera, Sol­un­to e Monte Iato; Kama­ri­na e Cava D’Ispica; Sir­a­cusa, Eloro e Vil­la del Tel­laro; Lilibeo. Pre­vis­to, inoltre, l’accorpamento di “Mor­gan­ti­na e Vil­la Romana del Casale” e di “Seli­n­unte, Cave di Cusa e Pan­tel­le­ria”.

Il prog­et­to dei Parchi, fra gli obi­et­tivi pri­or­i­tari del gov­er­no regionale, era sta­to ideato e cura­to, fin nei min­i­mi det­tagli, dal com­pianto asses­sore Sebas­tiano Tusa, che ave­va per­al­tro pro­pos­to degli accor­pa­men­ti min­i­mi per impedire che alcu­ni siti arche­o­logi­ci finis­sero nell’abbandono a causa di esigue entrate dovute a un minore afflus­so di vis­i­ta­tori. E sem­pre Tusa ave­va fir­ma­to i decreti per l’is­ti­tuzione del Par­co arche­o­logi­co del­la Vil­la Romana del Casale e, il 7 mar­zo scor­so, del Par­co arche­o­logi­co di Leon­ti­noi, con quel­lo che fu il suo ulti­mo atto ammin­is­tra­ti­vo.  

«Dopo qua­si un ven­ten­nio — evi­den­zia il gov­er­na­tore Musume­ci — il mio Gov­er­no dà attuazione com­ple­ta alla legge sicil­iana sui Parchi arche­o­logi­ci. Con questi decreti si dà pro­tag­o­nis­mo alle realtà locali, si respon­s­abi­liz­zano le clas­si diri­gen­ti e si con­sente la tan­to aus­pi­ca­ta loro autono­mia finanziaria».

L’istituzione dei Parchi arche­o­logi­ci — che sono com­p­lessi­va­mente 14 — ha come effet­to che i proven­ti dei bigli­et­ti di ingres­so resti­no nelle casse degli enti stes­si e, quin­di, con la pos­si­bil­ità di essere imp­ie­gati per la con­ser­vazione e la val­oriz­zazione dei siti arche­o­logi­ci. Risorse, dunque, che riman­gono sui ter­ri­tori, tut­ti rap­p­re­sen­tati nei Comi­tati tec­ni­co-sci­en­tifi­ci da parte dei sin­daci dei Comu­ni inter­es­sati. E’ chiaro che all’interno dei Parchi potran­no essere pro­mosse inizia­tive final­iz­zate ad attrarre nuovi vis­i­ta­tori per non mum­mi­fi­care luoghi per trop­po tem­po fuori dai cir­cuiti uffi­ciali dei beni cul­tur­ali.

Con l’istituzione degli otto nuovi Parchi, e l’aggregazione di Pan­tel­le­ria al Par­co di Seli­n­unte e di Mor­gan­ti­na al Par­co del­la Vil­la del Casale, si con­clude l’attuazione del sis­tema dei Parchi arche­o­logi­ci, una delle mis­sion più sig­ni­fica­tive del Gov­er­no Musume­ci.

Pan­tel­le­ria Acrop­oli San Mar­co

PARCHI GIÁ ESISTENTI:

   1) Par­co arche­o­logi­co di Agri­gen­to

   2) Par­co arche­o­logi­co di Nax­os e Taormi­na

   3) Par­co arche­o­logi­co di Seli­n­unte e Cave di Cusa (a cui si accor­pa Pan­tel­le­ria)

Agrigento

Agri­gen­to

PARCHI ISTITUITI DAL GOVERNO MUSUMECI:

   1) Par­co arche­o­logi­co di Seges­ta

   2) Par­co arche­o­logi­co del­la Vil­la Romana del Casale (a cui si accor­pa Mor­gan­ti­na)

   3) Par­co arche­o­logi­co di Leon­ti­noi

   4) Par­co arche­o­logi­co di Tin­dari

   5) Par­co arche­o­logi­co di Gela

   6) Par­co arche­o­logi­co di Cata­nia e Valle dell’Aci

   7) Par­co arche­o­logi­co delle Isole Eolie

   8) Par­co arche­o­logi­co di Himera, Sol­un­to e Monte Jato

   9) Par­co arche­o­logi­co di Kama­ri­na e Cava D’Ispica

   10) Par­co arche­o­logi­co di Sir­a­cusa, Eloro e Vil­la del Tel­laro

   11) Par­co arche­o­logi­co di Lilibeo

SCHEDE PARCHI ARCHEOLOGICI SICILIANI:

PARCO ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO DI CATANIA E VALLE DELL’ACI

Il par­co arche­o­logi­co di Cata­nia e Valle dell’Aci, che com­prende i Comu­ni di Cata­nia, Acireale, Aci Cate­na, Aci Castel­lo, Valverde, e Aci Sant’Antonio, è cos­ti­tu­ito dalle aree arche­o­logiche e dagli edi­fi­ci antichi all’interno del perimetro del­la cit­tà anti­ca e dalle aree urbane cir­costan­ti. Il sito arche­o­logi­co, sede dell’antico inse­di­a­men­to cal­cidese, pre­sen­ta delle evi­den­ze architet­toniche e mon­u­men­tali, in par­ti­co­lare quelle risalen­ti alla fase ellenis­ti­co-romana. Sono noti l’impianto dell’Anfiteatro, del Foro e dei Mau­solei del­la Necrop­oli Nord. L’area sal­va­guar­da e val­oriz­za i val­ori arche­o­logi­ci, panoram­i­ci, pae­sag­gis­ti­ci e cul­tur­ali di un ter­ri­to­rio con carat­ter­is­tiche nat­u­rali di tipo geo-vul­canologi­co.

PARCO ARCHEOLOGICO DI HIMERA, SOLUNTO E MONTE IATO

Il sito di Himera cos­ti­tu­isce una delle aree più impor­tan­ti per quan­to riguar­da la sto­ria e l’archeologia del­la col­o­niz­zazione gre­ca in Sicil­ia. Il Par­co com­prende i Comu­ni di Ter­mi­ni Imerese, Cam­pofe­lice di Roc­cel­la, Colle­sano, Cer­da, San­ta Flavia, Baghe­ria, San Giuseppe Jato, San Cipirello e Mon­reale. Il sito arche­o­logi­co di Sol­un­to, già meta di impor­tan­ti flus­si tur­is­ti­ci, pre­sen­ta le tes­ti­mo­ni­anze di una delle più impor­tan­ti cit­tà del­la fase ellenis­ti­ca e romana del­la Sicil­ia. Il sito di Monte Iato abbrac­cia un lun­go arco tem­po­rale di oltre duemi­la anni come doc­u­men­ta­to dal­la com­p­lessa strat­i­fi­cazione arche­o­log­i­ca che si disp­ie­ga dal I mil­len­nio a.C sino al Medio­e­vo.

Solunto

Sol­un­to

PARCO ARCHEOLOGICO DI KAMARINA E CAVA D’ISPICA

Il par­co di Kama­ri­na, che include l’impianto urbano del V‑IV sec a.C, le for­ti­fi­cazioni del­la cit­tà, i resti del tem­pio di Athena, le necrop­oli clas­siche, la cat­a­com­ba del Re Cuc­co, l’area arche­o­log­i­ca di Kaukana, com­prende i Comu­ni di Ragusa, San­ta Croce di Came­ri­na, Vit­to­ria, Mod­i­ca e Ispi­ca. Kama­ri­na venne fon­da­ta agli inizi del VI sec a.C dagli antichi gre­ci dori­ci sir­a­cu­sani e scopo del nuo­vo inse­di­a­men­to fu quel­lo di creare un pre­sidio lun­go la rot­ta africana e frenare l’espansione ver­so sud di Gela, che appe­na diciot­to anni dopo fonderà più a Nord Ovest Akra­gas (580 a.C). Il par­co di Cava d’Ispica rap­p­re­sen­ta una delle valen­ze cul­tur­ali più impor­tan­ti dell’area degli Iblei.

Cave d'Ispica

Cave d’Ispi­ca

PARCO ARCHEOLOGICO DI TINDARI

Il par­co di Tin­dari, sul ter­ri­to­rio dei Comu­ni di Milaz­zo, Terme Viglia­tore, Pat­ti, Tripi e Gioiosa Marea, si pone come obi­et­ti­vo la val­oriz­zazione del pat­ri­mo­nio arche­o­logi­co in armo­nia con la val­oriz­zazione delle emer­gen­ze di bellez­za pae­sag­gis­ti­ca e nat­u­ral­is­ti­ca del­la Ris­er­va Nat­u­rale Ori­en­ta­ta dei ‘Laghet­ti di Marinel­lo’, Capo Milaz­zo e Gioiosa Guardia: una sor­ta di par­co dif­fu­so con cui si poten­zia il sis­tema di rete dei vari ambiti arche­o­logi­ci inter­con­nes­si tra loro. Le aree arche­o­logiche prin­ci­pali sono l’Antiquarium a Vil­la Ama­to e l’area arche­o­log­i­ca di Viale dei Cipres­si di Milaz­zo, il sito arche­o­logi­co del­la vil­la romana di con­tra­da San Bia­gio a Terme Viglia­tore.

Tindari

Tin­dari

PARCO ARCHEOLOGICO DELLE EOLIE

Le isole Eolie, poste in un pun­to strate­gi­co per la nav­igazione tir­reni­ca e cru­ciale per i traf­fi­ci com­mer­ciali mediter­ranei, con­ser­vano un pat­ri­mo­nio arche­o­logi­co tra i più ric­chi e arti­co­lati del­la Sicil­ia. Il par­co com­prende i Comu­ni di Lipari, San­ta Mari­na Sali­na e Leni. Sull’isola di Lipari vi è il museo arche­o­logi­co Bern­abò Brea e le aree arche­o­logiche urbane del­la Roc­ca del Castel­lo, dell’Acropoli e di con­tra­da Diana nonché l’area arche­o­log­i­ca del ter­ri­to­rio delle Terme di San Calogero. Su Panarea il vil­lag­gio dell’età del Bron­zo a Pun­ta Milazzese, su Sali­na, l’antico impianto pro­dut­ti­vo per il sale del laghet­to di Lin­gua.

Eolie

Eolie

PARCO ARCHEOLOGICO DI LILIBEO-MARSALA

L’area che cos­ti­tu­isce il Par­co arche­o­logi­co di Lilibeo-Marsala tiene con­to del­la par­ti­co­lare local­iz­zazione nell’area urbana del­la cit­tà di Marsala e del­la com­p­re­sen­za del­la este­sa area arche­o­log­i­ca dema­niale. Il Par­co si con­figu­ra sia come par­co urbano sia come par­co ‘a rete’ nel quale ogni sin­go­la area arche­o­log­i­ca cos­ti­tu­isce una tap­pa del per­cor­so all’interno dell’antica cit­tà puni­ca. Il par­co com­prende il Comune di Marsala e insiste sul sito arche­o­logi­co di Capo Boeo dove i Moziesi fon­darono la cit­tà puni­ca. La nuo­va cit­tà, chia­ma­ta Lilibeo, divenne il pun­to di tran­si­to obbli­ga­to delle rotte mari­nane dal Nord Africa ver­so il Tir­reno e il capos­al­do dell’eparchia puni­ca in Sicil­ia.

Lilibeo

Lilibeo

PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E VILLA DEL CASALE

Mor­gan­ti­na, anti­ca cit­tà sic­u­la e gre­ca, fu ripor­ta­ta alla luce nel 1955. Da questo sito proven­gono impor­tan­ti reper­ti arche­o­logi­ci come la Dea di Mor­gan­ti­na, attual­mente cus­todi­ta pres­so il Museo ache­o­logi­co di Aidone, e il tesoro di Mor­gan­ti­na. Dopo la fase di depres­sione dei pri­mi due sec­oli dell’Impero, la Sicil­ia rurale entrò in un nuo­vo peri­o­do di pros­per­ità agli inizi del IV sec d.C di cui la vil­la romana del Casale — edi­fi­cio abi­ta­ti­vo a quat­tro chilometri da Piaz­za Arme­ri­na — è una ric­ca tes­ti­mo­ni­an­za tan­to da essere inseri­ta fra i pat­ri­moni dell’umanità dell’Unesco. Le quat­tro aree arche­o­logiche prin­ci­pali sono Casale, Mon­tagna di Mar­zo, Run­zi e Sofi­ana.

Siracusa

Sir­a­cusa

PARCO ARCHEOLOGICO SIRACUSA, ELORO E VILLA DEL TELLARO

Carat­ter­iz­za­ta da ingen­ti ric­chezze storiche, architet­toniche e pae­sag­gis­tiche, il Par­co di Sir­a­cusa – che com­prende anche i Comu­ni d Noto, Avola, Palaz­zo­lo Acrei­de, Busce­mi — dichiara­to pat­ri­mo­nio dell’umanità dal­l’Unesco nel 2005, deve la sua fon­dazione ai Cor­inzi nel­l’an­no 734–733 a.C. Annover­a­ta tra le più vaste metropoli del­l’età clas­si­ca, primeg­giò per poten­za e ric­chez­za con Atene, la quale ten­tò invano di assogget­tar­la fino alla con­quista da parte di Roma nel 212 a.C. Impor­tante cen­tro del­l’Im­pero bizan­ti­no, ne divenne la cap­i­tale durante il VI sec­o­lo. Di par­ti­co­lare inter­esse l’area del San­tu­ario di Apol­lo Temenite e il Castel­lo Euri­a­lo.

Villa del Tellaro

Vil­la del Tel­laro

 

PARCO ISTITUITO IN PRECEDENZA, MA MODIFICATO DA GOVERNO MUSUMECI

PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE, CAVE DI CUSA E PANTELLERIA

Il par­co, che com­prende i Comu­ni di Castel­ve­tra­no, Cam­po­bel­lo di Mazara e Pan­tel­le­ria, con un’estensione di 270 ettari, rap­p­re­sen­ta uno dei più gran­di del Mediter­ra­neo. Espres­sione del­la civiltà clas­si­ca e del­lo stile dori­co, fu fon­da­ta dai Megare­si di Sicil­ia nel­la sec­on­da età del VII sec. a.C. All’area viene oggi accor­pa­to il Par­co di Pan­tel­le­ria. Nell’acropoli, sit­u­a­ta nell’area del­la col­li­na di S. Tere­sa, è pos­si­bile dis­tinguere il Foro, le Cinte Murarie e il sis­tema di via­bil­ità urbana e di approvvi­gion­a­men­to idri­co, il Caseg­gia­to e l’Area Sacra. Il com­pren­so­rio arche­o­logi­co dei Sesi, tumuli funer­ari costru­iti con pietre a sec­co, rap­p­re­sen­ta uno dei com­p­lessi arche­o­logi­ci più impor­tan­ti.

Cave di Cusa

Cave di Cusa

PARCO ARCHEOLOGICO DI GELA

Gela, una delle più antiche cit­tà del­la Sicil­ia, sorge leg­ger­mente soprel­e­va­ta sopra il liv­el­lo del mare su una col­li­na che risul­ta abi­ta­ta già dall’età del rame e dell’età del bron­zo. La cit­tà fu fon­da­ta nel 689–688 a.C. da parte di un grup­po di coloni Rodii e Crete­si, pren­den­do il nome dal vici­no fiume Gela. Il Par­co è cos­ti­tu­ito da quat­tro aree prin­ci­pali: l’area arche­o­log­i­ca di Bitale­mi, con i resti del san­tu­ario ded­i­ca­to a Deme­tra e Kore; l’area di Bosco Lit­to­rio, con l’emporio com­mer­ciale del VI sec. a.C.; l’area di Moli­no a Ven­to, con l’area dell’Acropoli e il i Tem­pli A e B; l’area di Capo Sopra­no, con i quartieri res­i­den­ziali orga­niz­za­ti sec­on­do sche­mi rego­lari e le mura Tim­o­leon­tee.

Gela

Gela

PARCO ARCHEOLOGICO DI LEONTINOI

Il par­co com­prende i Comu­ni di Augus­ta, Car­len­ti­ni e Lenti­ni. Le cit­tà antiche di Leon­ti­noi e di Megara Hyblaea, nonché del­l’avam­pos­to leon­ti­nese del Monte San Basilio, rap­p­re­sen­tano il nucleo del Par­co che lega insieme in un solo sis­tema le più antiche colonie greche del­la provin­cia di Sir­a­cusa. Il sito arche­o­logi­co di Leon­ti­noi fu un cen­tro indigeno in cui nel 729 a.C. si inse­di­arono i cal­cidesi nonché, tem­po­ranea­mente, i megare­si, i quali ebbero in dono dal re sicu­lo Hyblon l’area costiera dove nel 728/727 a.C. fon­darono la cit­tà di Megara Hyblaea. Del­l’an­ti­ca cit­tà sono ben con­ser­vati i resti del­la cin­ta muraria, quale la Por­ta a tenaglia sul perimetro merid­ionale.

Leontinoi

Leon­ti­noi

PARCO ARCHEOLOGICO DI SEGESTA

Le tes­ti­mo­ni­anze ed evi­den­ze mon­u­men­tali che insistono sul sito arche­o­logi­co di Seges­ta rive­stono grande inter­esse. Seges­ta, che rag­giunse presto un ruo­lo di pri­mo piano nel baci­no del Mediter­ra­neo, fu la sec­o­lare antag­o­nista di Seli­n­unte, sino fino al 307 a.C. quan­do venne con­quis­ta­ta e dis­trut­ta da Sir­a­cusa. Tra i mon­u­men­ti prin­ci­pali il Teatro Ellenis­ti­co, il Tem­pio di tipo dori­co (430–420 a.C.), il san­tu­ario di Con­tra­da Man­go (VI/V sec. a.C), l’Agorà e la casa del Navar­ca (epoca gre­co-romana), l’area medievale (mura di cin­ta, castel­lo annes­so al teatro, due chiese di epoca nor­man­na, il quartiere medievale e la moschea. Il par­co com­prende il Comune di Calatafi­mi-Seges­ta.

Segesta

Seges­ta

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