Trapani: arrestato il truffatore online dei cicloamatori. Viveva nel Frusinate

Trapani: arrestato il truffatore online dei cicloamatori. Viveva nel Frusinate

27/02/2019 0 Di puntoacapo

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OPERAZIONE “FAKe‑commerce”: GUARDIA DI FINANZA ARRESTA IL TRUFFATORE ON LINE DEI CICLOAMATORI.

OLTRE 70 LE VITTIME: I PROVENTI ILLECITI VENIVANO IMMEDIATAMENTE TRASFERITI SU CONTI DI GIOCO ON LINE E POI PRELEVATI.

Si trat­ta di un quar­antac­inquenne dis­oc­cu­pa­to res­i­dente nel Frusi­nate che ad alcu­ni rac­con­ta­va di essere un dipen­dente delle Poste Ital­iane men­tre con altri si spac­cia­va per affer­ma­to oper­a­tore nel set­tore dell’e‑commerce.

In realtà non era altro che un truffa­tore abit­uale, ded­i­to da anni alla per­pe­trazione di fro­di on line.

Oltre 70, infat­ti, sono state negli ulti­mi 15 anni le querele pre­sen­tate a suo cari­co in più par­ti d’Italia dai truf­fati, preva­len­te­mente appas­sion­ati di ciclis­mo, ma ad incas­trar­lo sono sta­ti gli accer­ta­men­ti ese­gui­ti dai Finanzieri di Castel­ve­tra­no a segui­to di una di tali querele, pre­sen­ta­ta da un cicloam­a­tore castel­ve­tranese,

Questi, infat­ti, attrat­to da un annun­cio pub­bli­ca­to su un noto sito di e‑commerce che pro­pone­va l’acquisto di un ciclo-com­put­er, ave­va con­tat­ta­to tele­foni­ca­mente il ven­di­tore il quale, pre­sen­tan­dosi come un dipen­dente di Poste Ital­iane in servizio a Roma, ave­va for­ni­to gli estre­mi di una car­ta prep­a­ga­ta per effet­tuare il paga­men­to, a segui­to del quale sarebbe sta­to sped­i­to il prodot­to.

Il mal­cap­i­ta­to, dopo aver effet­tua­to la ricar­i­ca, con­tat­ta­va più volte il ven­di­tore per avere notizie sul­la spedi­zione, sen­za però ottenere indi­cazioni pre­cise.

Stan­co delle con­tin­ue gius­ti­fi­cazioni, l’ignaro acquirente inseri­va il numero tele­fon­i­co dell’inserzionista sul motore di ricer­ca “Google” sco­pren­do con sor­pre­sa che il recapi­to era già sta­to seg­nala­to da numerosi altri cicloam­a­tori, anch’essi truf­fati dal fan­tomati­co riven­di­tore di acces­sori per bici­clette.

La querela, con l’esito dei pre­lim­i­nari accer­ta­men­ti, veni­va trasmes­sa alla Procu­ra del­la Repub­bli­ca di Marsala, la quale imme­di­ata­mente del­e­ga­va lo svol­gi­men­to di pun­tu­ali attiv­ità d’indagine.

Le Fiamme Gialle han­no quin­di acquisi­to i dati rel­a­tivi all’ind­i­riz­zo IP uti­liz­za­to per l’annuncio appar­so su inter­net nonché i dati del traf­fi­co tele­fon­i­co e la lista delle movi­men­tazioni finanziarie effet­tuate dall’autore delle truffe.

Attra­ver­so mirati con­trol­li “incro­ciati” con le soci­età di gam­bling on line, i Finanzieri han­no ricostru­ito numerose oper­azioni finanziarie che non trova­vano riscon­tro con il pro­fi­lo eco­nom­i­co del pre­sun­to truffa­tore, da sem­pre eva­sore totale. Le carte prep­a­gate e i con­ti di gio­co on line, infat­ti, era­no costan­te­mente movi­men­tati per decine di migli­a­ia di euro all’anno e imme­di­ata­mente svuo­tati.

Il modus operan­di adot­ta­to dal “truffa­tore dei cicloam­a­tori” era sem­pre lo stes­so: dopo essere sta­to con­tat­ta­to, trasmet­te­va gli estre­mi del­la car­ta prep­a­ga­ta sul­la quale effet­tuare il paga­men­to. Rice­vu­ta la som­ma dal­la vit­ti­ma, imme­di­ata­mente trasferi­va il denaro su un con­to di scommesse on-line a lui ricon­ducibile, sul quale risul­tano accred­i­tate decine di migli­a­ia di euro all’anno, qua­si tutte suc­ces­si­va­mente prel­e­vate in con­tan­ti.

Il truffa­tore, poi, ras­si­cu­ra­va la vit­ti­ma rifer­en­do di avere avu­to prob­le­mi con lo spedi­zion­iere o, in alcu­ni casi, che il ritar­do era dovu­to al mal­fun­zion­a­men­to di un fan­tomati­co “mod­er­no” mag­a­zz­i­no con­nes­so ad un sis­tema di com­mer­cio elet­tron­i­co, gius­ti­fi­cazioni del tut­to false in quan­to il furbet­to dell’e‑commerce non ha mai avu­to un cen­tro di stoccag­gio.

Per tali ragioni, a esi­to delle com­p­lesse attiv­ità di polizia giudiziaria, la Tenen­za di Castel­ve­tra­no lo ha defer­i­to alla Procu­ra del­la Repub­bli­ca di Marsala in quan­to respon­s­abile  di plurime con­dotte di Truf­fa aggra­va­ta dal­la mino­ra­ta dife­sa.

Sec­on­do il recente ori­en­ta­men­to giurispru­den­ziale, infat­ti, la dis­tan­za tra il luo­go ove si tro­va la vit­ti­ma, che paga in anticipo il prez­zo del bene ven­du­to, e quel­lo in cui si tro­va l’agente deter­mi­na una posizione di mag­gior favore di quest’ultimo, con­sen­ten­dogli di scher­mare la sua iden­tità, di non sot­to­porre il prodot­to ven­du­to ad alcun effi­cace con­trol­lo pre­ven­ti­vo da parte dell’acquirente e di sot­trar­si agevol­mente alle con­seguen­ze del­la pro­pria con­dot­ta.

Per tali ragioni, l’Autorità Giudiziaria dispone­va con urgen­za il bloc­co del­la car­ta di deb­ito. Suc­ces­si­va­mente, il Giu­dice per le Indagi­ni Pre­lim­i­nari, dietro richi­es­ta del Pub­bli­co Min­is­tero, ordi­na­va l’immediata appli­cazione del­la misura caute­lare degli arresti domi­cil­iari.

Ques­ta mat­ti­na, con la col­lab­o­razione del­la Tenen­za di Fiug­gi (FR), i finanzieri han­no noti­fi­ca­to al truffa­tore seri­ale il provved­i­men­to restrit­ti­vo del­la lib­ertà per­son­ale.

Ora l’indagato rischia anche pesan­ti sanzioni con­nesse alla tas­sazione degli ingen­ti proven­ti illeciti accu­mu­lati con le truffe in rasseg­na.

L’attività di servizio in paro­la con­fer­ma il fon­da­men­tale ruo­lo di polizia eco­nom­i­co-finanziaria svolto dal­la Guardia di Finan­za a tutela del mer­ca­to dei beni e servizi, per la sal­va­guardia del pat­ri­mo­nio di tut­ti i cit­ta­di­ni.

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