Il Manifesto Interreligioso dei Diritti nei Percorsi di Fine Vita presentato a Roma

07/02/2019 0 Di puntoacapo

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Un man­i­festo che definisce i dirit­ti e garan­tisce, oltre alle cure, il rispet­to del­la dig­nità e il sup­por­to reli­gioso e spir­i­tuale per chi si tro­va nel­la fase finale del­la vita in strut­ture san­i­tarie.

È il Man­i­festo Inter­re­li­gioso dei Dirit­ti nei Per­cor­si di Fine Vita pre­sen­ta­to mart­edì 5 feb­braio, nel Salone del Com­menda­tore del Com­p­lesso Mon­u­men­tale del San­to Spir­i­to a Roma.  

Un lavoro impor­tante frut­to di una par­ti­co­lare sen­si­bil­ità nei con­fron­ti del dial­o­go inter­re­li­gioso in ambito san­i­tario, volto a creare un per­cor­so che por­ti ad impeg­ni con­creti e che si tra­duce in nove pun­ti: Dirit­to di dis­porre del tem­po resid­uo; Dirit­to al rispet­to del­la pro­pria reli­gione; Dirit­to a servizi ori­en­tati al rispet­to del­la sfera reli­giosa, spir­i­tuale e cul­tur­ale; Dirit­to alla pre­sen­za del Ref­er­ente reli­gioso o Assis­tente spir­i­tuale; Dirit­to all’assistenza di un medi­a­tore inter­cul­tur­ale; Dirit­to a rice­vere assis­ten­za spir­i­tuale anche da parte di Ref­er­en­ti di altre fedi; Dirit­to al sosteg­no spir­i­tuale e al sup­por­to relazionale per sé e per i pro­pri famil­iari; Dirit­to al rispet­to delle pratiche pre e post mortem; Dirit­to al rispet­to rec­i­pro­co.  Il doc­u­men­to è un impor­tante pun­to di arri­vo di un per­cor­so pien­amente con­di­vi­so con le con­fes­sioni reli­giose che rende pos­si­bile la trasfor­mazione dei nove dirit­ti sot­to­scrit­ti in pro­ce­dure oper­a­tive.

È par­ti­co­lar­mente sig­ni­fica­ti­vo il fat­to che tutte le con­fes­sioni reli­giose sot­to­scrivano un testo comune in una data che si col­lo­ca all’in­ter­no del­la Set­ti­mana Mon­di­ale del­l’Ar­mo­nia Inter­re­li­giosa pro­mossa dal­l’Assem­blea Gen­erale del­l’ONU. Il Grup­po Pro­mo­tore, cos­ti­tu­ito da ASL Roma 1, GMC — Uni­ver­sità Cat­toli­ca del Sacro Cuore e Tavo­lo Inter­re­li­gioso di Roma, vuole essere anche un pun­to di rifer­i­men­to per real­iz­zare e sostenere nuove inizia­tive volte a pro­muo­vere il per­cor­so quale mod­el­lo di accoglien­za, sosteg­no e rispet­to del­la fede di tut­ti replic­a­bile in altre realtà san­i­tarie.

Oltre al Grup­po Pro­mo­tore, i fir­matari del Man­i­festo sono: Cen­tro Islam­i­co Cul­tur­ale d’Italia, Fed­er­azione delle Chiese Evan­geliche in Italia, Dio­ce­si Orto­dos­sa Rom­e­na d’Italia, Hos­pice Vil­la Sper­an­za – Uni­ver­sità Cat­toli­ca del Sacro Cuore, Isti­tu­to Bud­dista Ital­iano Soka Gakkai, Unione Bud­dhista Ital­iana, Unione Comu­nità Ebraiche Ital­iane, Unione Induista Ital­iana, Unione Ital­iana Chiese Cris­tiane Avven­tiste del Set­ti­mo Giorno, Vic­ari­a­to di Roma, AVO (Asso­ci­azione Volon­tari Ospedalieri), CSV Lazio (Cen­tro Servizio per il Volon­tari­a­to), Cit­tad­i­nan­zat­ti­va – Tri­bunale per i Dirit­ti del Mala­to, un Oper­a­tore Socio San­i­tario in rap­p­re­sen­tan­za del­la cat­e­go­ria.

Pre­sen­ti alla cer­i­mo­nia di fir­ma  oltre ad Ange­lo Tanese Diret­tore ASL Roma 1, Maria Angela Falà, Pres­i­dente Tavo­lo Inter­re­li­gioso di Roma e Pier Francesco Menegh­i­ni, Pres­i­dente GMC  – Uni­ver­sità Cat­toli­ca del Sacro Cuore, il   Min­istro del­la Salute, Giu­lia Gril­lo, l’Assessore San­ità e inte­grazione Socio-San­i­taria Regione Lazio, Alessio D’Amato, e il Pres­i­dente Fnopi, Bar­bara Man­gia­cav­al­li.

I DIRITTI

  1. Dirit­to di dis­porre del tem­po resid­uo

Ogni per­sona ha il dirit­to di conoscere ed essere reso con­sapev­ole del suo per­cor­so di cura e del pos­si­bile esi­to, sec­on­do i pro­to­col­li ter­apeu­ti­ci più aggior­nati, affinché pos­sa gestire la pro­pria vita in modo qual­i­ta­ti­va­mente sod­dis­facente, anche in relazione alla pro­pria spir­i­tu­al­ità e fede reli­giosa.

  1. Dirit­to al rispet­to del­la pro­pria reli­gione

Ogni per­sona ha il dirit­to di comu­ni­care la pro­pria fede reli­giosa alla strut­tura san­i­taria affinché pos­sa essere rispet­ta­ta, in con­for­mità alla nor­ma­ti­va sul­la pri­va­cy.

  1. Dirit­to a servizi ori­en­tati al rispet­to del­la sfera reli­giosa, spir­i­tuale e cul­tur­ale

Ogni per­sona ha il dirit­to di usufruire di servizi rispet­tosi  del­la sua sfera reli­giosa, spir­i­tuale e cul­tur­ale, com­pat­i­bil­mente con le pos­si­bil­ità orga­niz­za­tive. A tal fine la strut­tura san­i­taria deve pro­muo­vere adeguati per­cor­si infor­ma­tivi e for­ma­tivi per gli oper­a­tori.

  1. Dirit­to alla pre­sen­za del Ref­er­ente reli­gioso o Assis­tente spir­i­tuale

Ogni per­sona ha dirit­to di avere accan­to il pro­prio Ref­er­ente reli­gioso o Assis­tente spir­i­tuale cui sia garan­ti­to l’accesso, com­pat­i­bil­mente con l’organizzazione dei servizi san­i­tari.

  1. Dirit­to all’assistenza di un medi­a­tore inter­cul­tur­ale

Ogni per­sona ha il dirit­to nel per­cor­so di fine vita di pot­er­si avvalere di un medi­a­tore inter­cul­tur­ale o altra per­sona com­pe­tente autor­iz­za­ta, il cui inter­ven­to viene favorito dal­la strut­tura san­i­taria.

  1. Dirit­to a rice­vere assis­ten­za spir­i­tuale anche da parte di Ref­er­en­ti di altre fedi

Ogni per­sona ha il dirit­to di chiedere, qualo­ra l’Assistente spir­i­tuale del­la pro­pria fede non fos­se disponi­bile, l’assistenza da parte di un Ref­er­ente di altra fede.

  1. Dirit­to al sosteg­no spir­i­tuale e al sup­por­to relazionale per sé e per i pro­pri famil­iari

Ogni per­sona ha il dirit­to di rice­vere all’interno del­la strut­tura san­i­taria il sosteg­no spir­i­tuale e il sup­por­to relazionale per sé e per i pro­pri famil­iari.

  1. Dirit­to al rispet­to delle pratiche pre e post-mortem

Ogni per­sona ha dirit­to al rispet­to delle pratiche pre e post mortem pre­viste dal­la reli­gione di apparte­nen­za. La strut­tura san­i­taria è tenu­ta a conoscere tali pratiche, a for­mare adeguata­mente il pro­prio per­son­ale e a creare le con­dizioni per­ché queste pratiche pos­sano essere real­iz­zate, in con­for­mità con la nor­ma­ti­va vigente.

  1. Dirit­to al rispet­to rec­i­pro­co

Ogni dirit­to por­ta come con­seguen­za il dovere di ognuno di rispettare il cre­do reli­gioso degli altri, siano essi pazi­en­ti, famil­iari o per­son­ale di cura.

 

I FIRMATARI

1)            ASL ROMA1 – Ange­lo Tanese – Diret­tore Gen­erale

2)            Tavo­lo Inter­re­li­gioso di Roma di Roma – Maria Angela Falà – Pres­i­dente

3)            Tavo­lo Inter­re­li­gioso di Roma — Pao­la Gab­briel­li – Pres­i­dente Emer­i­to

4)            GMC  – Uni­ver­sità Cat­toli­ca del Sacro Cuore – Pier Francesco Menegh­i­ni – Pres­i­dente

5)            Don Car­lo Abbate – Assis­tente Spir­i­tuale Hos­pice Vil­la Sper­an­za di Roma – Uni­ver­sità Cat­toli­ca del Sacro Cuore

6)            Vic­ari­a­to di Roma – Mons. Pao­lo Ric­cia­r­di – Vesco­vo Ausil­iare Del­e­ga­to per la Pas­torale del­la Salute Dio­ce­si di Roma

7)            Unione Chiese Cris­tiane Avven­tiste del Set­ti­mo Giorno — Ste­fano Paris – Pres­i­dente

8)            Dio­ce­si Orto­dos­sa Rom­e­na d’Italia — Padre Ilie Ursachi — Con­sigliere per la Pas­torale Sociale e San­i­taria

9)            Fed­er­azione delle Chiese Evan­geliche — Pas­tore Luca Maria Negro – Pres­i­dente

10)         Cen­tro Islam­i­co Cul­tur­ale d’Italia — Abdel­lah Redouane — Seg­re­tario Gen­erale

11)         Isti­tu­to Bud­dista Ital­iano Soka Gakkai — Alber­to Aprea — Pres­i­dente

12)         Unione Bud­dhista Ital­iana — Gior­gio Ras­pa — Pres­i­dente

13)         Unione Comu­nità Ebraiche ital­iane — Noe­mi Di Seg­ni — Pres­i­dente

14)         Unione Induista Ital­iana — Fran­co Di Maria Jayen­dranatha – Pres­i­dente

15)         CSV — Ren­zo Raz­zano — Pres­i­dente CSV Lazio

16)         AVO — Car­la Mes­sano – Vice Pres­i­dente Fed­er­a­vo e Rap­p­re­sen­tante delle Regioni

17)        CITTADINANZATTIVA – Anto­nio Gau­dioso – Seg­re­tario Gen­erale

18)        OSS – Hos­pice Vil­la Sper­an­za – Simone Cicuz­za

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