MARINO, LEGALITÁ E TRASPARENZA, COMUNE SOTTO ATTACCO L’OPPOSIZIONE DENUNCIA

MARINO, LEGALITÁ E TRASPARENZA, COMUNE SOTTO ATTACCO L’OPPOSIZIONE DENUNCIA

01/02/2019 0 Di Paola Polli

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«La selezione dei dirigenti non spetta al Sindaco, gli avanzamenti di carriera dei dipendenti non si fanno con procedimenti artificiosi»

Con­tin­ua il con­trol­lo sull’operato dell’Amministrazione comu­nale di Mari­no da parte delle forze di oppo­sizione in Con­siglio. La mino­ran­za, dopo il forte dis­senso espres­so per la Scuo­la Ungaret­ti, con un esposto/denuncia ind­i­riz­za­to a Procu­ra del­la Repub­bli­ca di Vel­letri, Corte dei Con­ti del Lazio, Pres­i­den­za Con­siglio dei Min­istri Dipar­ti­men­to Fun­zione Pub­bli­ca e Prefet­tura di Roma, leva alta la sua voce su due pro­ce­dure di reclu­ta­men­to del per­son­ale messe in atto da Palaz­zo Colon­na tramite l’Unità Extradi­par­ti­men­tale Set­tore Risorse Umane, denun­cian­do la «palese vio­lazione dei val­ori di imparzial­ità e buon anda­men­to del­la Pub­bli­ca Ammin­is­trazione».

Han­no fir­ma­to il doc­u­men­to otto con­siglieri di oppo­sizione su nove: Ste­fano Cec­chi e Cinzia Lapun­z­i­na (Decen­tra­men­to), Enri­co Iozzi ed Eleono­ra Di Giulio (Unione di Cen­trosin­is­tra), Remo Pisani (Fratel­li d’Italia), Gian­fran­co Venan­zoni e Fran­ca Sil­vani (Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co) e Pamela Ermo (Movi­men­to Civiltà Demo­c­ra­t­i­ca).

«Anco­ra una vol­ta – affer­mano i fir­matari – dob­bi­amo ricor­rere agli organi del­la mag­i­s­tratu­ra per evi­den­ziare modal­ità oper­a­tive dell’esecutivo lon­tane dalle promesse di trasparen­za, legal­ità e parte­ci­pazione sbandier­ate in cam­pagna elet­torale, con le quali trop­pi elet­tori sono sta­ti trat­ti in ingan­no. Ci auguri­amo che il nos­tro con­trib­u­to, frut­to del­la doverosa azione di con­trol­lo che i cit­ta­di­ni ci chiedono, sia utile per gener­are nel­la comu­nità quel­la rif­les­sione che la porterà ad essere il vero giu­dice di com­por­ta­men­ti poco con­soni al ruo­lo di respon­s­abil­ità, cor­ret­tez­za e rispet­to degli elet­tori che un’Amministrazione deve tenere».

La pri­ma vicen­da seg­nala­ta nell’esposto, vede il con­cor­so per l’assunzione a tem­po deter­mi­na­to del Respon­s­abile Area II Eco­nom­i­co Finanziaria, indet­to da Palaz­zo Colon­na dopo che il diri­gente in car­i­ca, Ste­fano Piz­za­to, ha chiesto il trasfer­i­men­to. A vin­cer­lo Ric­car­do Rapal­li, sec­on­da Ada Gara con 0,25 pun­ti in meno. Ques­ta però, nel ricon­teggia­re i suoi titoli, ha ril­e­va­to gli stes­si supe­ri­ori a quel­li del pri­mo clas­si­fi­ca­to. Il risul­ta­to finale, una vol­ta riconosci­u­to erra­to, pote­va essere sem­plice­mente ret­ti­fi­ca­to dall’Amministrazione che, invece, ha revo­ca­to il con­cor­so in auto­tutela a causa di impre­ci­sioni nel­la som­ma­to­ria degli stes­si.

«I pre­sup­posti non sono plau­si­bili per l’annullamento che, invece, las­cia immag­inare come il sem­plice atto di ret­ti­fi­ca avrebbe por­ta­to alla vit­to­ria di Ada Gara» sot­to­lin­eano i con­siglieri di mino­ran­za. A raf­forzare la loro ipote­si, la let­tera anon­i­ma spedi­ta al peri­od­i­co locale “Dici­amo­lo!” con­te­nente la frase: «Come al soli­to è già deciso chi vince: Ric­car­do Rapal­li».

Il doc­u­men­to, ogget­to di espos­to alla Stazione dei Cara­binieri di Mari­no, risul­ta sped­i­to in data 3 aprile 2018, ovvero molti giorni pri­ma del­la procla­mazione del vinci­tore. Un altro tas­sel­lo che tes­ti­monierebbe la volon­tà dell’Amministrazione di nom­inare diri­gente Ric­car­do Rapal­li al pos­to di Ada Gara. Per uscire dall’impasse del­la revo­ca, rac­con­tano i con­siglieri, l’esecutivo ha deciso di «provvedere alla sos­ti­tuzione del dott. Ste­fano Piz­za­to tramite una con­ven­zione tra Enti Locali, di dura­ta lim­i­ta­ta, al fine di sta­bi­liz­zare poi l’Area II».

Provved­i­men­to mai attua­to al quale, nel luglio del 2018, ha fat­to segui­to l’Avviso Pub­bli­co di Mobil­ità ester­na per la cop­er­tu­ra a tem­po inde­ter­mi­na­to di n. 1 pos­to di diri­gente Area Eco­nom­i­co Finanziaria. Ban­do che, il suc­ces­si­vo 15 otto­bre, è sta­to per­fezion­a­to con l’assunzione dell’unico can­dida­to pre­sen­tatosi, il dott. Ste­fano Piz­za­to che ritor­na così a Palaz­zo Colon­na.

All’iter adot­ta­to per la sua rias­sun­zione, si legano le altre per­p­lessità con­tenute nell’esposto, con­for­t­a­to da doc­u­men­ti e rifer­i­men­ti nor­ma­tivi. Tra queste il col­lo­quio finale del Sin­da­co con il parte­ci­pante al con­cor­so, dopo che lo stes­so è sta­to giu­di­ca­to ido­neo da una Com­mis­sione di Tec­ni­ci.

«Con quali cri­teri il Sin­da­co esam­i­na i can­di­dati e su quali temi è basato il suo col­lo­quio? E inoltre, come si può garan­tire l’imparzialità se la selezione finale è ad opera di un espo­nente politi­co?» chiedono i fir­matari, ipo­tiz­zan­do un suc­ces­si­vo vin­co­lo di sub­or­di­nazione tra il Sin­da­co e il Diri­gente.

La sec­on­da vicen­da seg­nala­ta dai con­siglieri di mino­ran­za, è l’avanzamento di car­ri­era di un dipen­dente del Comune di Mari­no, l’arch. Vin­cen­zo Lucia. «La sua evoluzione da Istrut­tore Tec­ni­co (C1) a Fun­zionario Diret­ti­vo (D3) è sta­ta dis­pos­ta con pro­ced­i­men­ti che han­no stra­volto l’applicazione di isti­tu­ti quali l’attingimento a grad­u­a­to­ria di altro Ente e la mobil­ità ester­na» affer­mano.

L’arch. Lucia risul­ta vinci­tore nel 2012 di una selezione pub­bli­ca di cat­e­go­ria D3 pres­so il Comune di Miglie­ri­na (CZ). «La deci­sione quin­di – affer­mano gli otto con­siglieri di mino­ran­za — è sta­ta quel­la di attin­gere alla grad­u­a­to­ria del Comune di Miglie­ri­na alteran­do il val­ore dell’imparzialità del­la Pub­bli­ca Ammin­is­trazione e deci­den­do diret­ta­mente l’avanzamento di un dipen­dente rispet­to agli altri». Ele­men­to che ha provo­ca­to la protes­ta dei sin­da­cati che han­no chiesto la revo­ca in auto­tutela del­la delib­era di nom­i­na.

L’Amministrazione, evi­den­ziano, incu­rante di ciò, nell’agosto del 2018 ha for­mal­iz­za­to un avvi­so di mobil­ità volon­taria ai sen­si art. 30 D.Lgs 165/2001 e ha approva­to una noti­fi­ca di atting­i­men­to ad altre grad­u­a­to­rie.

Il ban­do di mobil­ità ha vis­to pre­sen­tar­si un solo can­dida­to, giu­di­ca­to non ido­neo. Nell’annuncio di atting­i­men­to, dopo che lo stes­so è sta­to pub­bli­ca­to in Albo Pre­to­rio per garan­tire ampia parte­ci­pazione, i denun­zianti denun­ciano che «in con­trad­dizione con il carat­tere imparziale del pro­ced­i­men­to, si ripor­ta il nome dell’arch. Vin­cen­zo Lucia quale sogget­to ido­neo a rico­prire il ruo­lo ricer­ca­to, attin­to dal­la grad­u­a­to­ria del Comune di Miglie­ri­na».

Da qui la denun­cia di vio­lazione del prin­ci­pio di sep­a­razione tra ind­i­riz­zo politi­co e ges­tione ammin­is­tra­ti­va e di vol­er far pro­gredire un dipen­dente sen­za ricor­rere a pro­ce­dure selet­tive legit­time. Un’accusa, quel­la dei con­siglieri di oppo­sizione, aggra­va­ta da quel­la di abu­so di uffi­cio e fal­sità ide­o­log­i­ca negli atti uffi­ciali dove, al fine di arrivare alla volon­tà polit­i­ca, sono sta­ti dis­tor­ti, come ripor­ta­to nel­la denun­cia, «i nor­mali iter pro­ce­du­rali per la selezione del per­son­ale, antic­i­pan­do nell’approvazione degli avvisi pub­bli­ci il risul­ta­to finale che si vuole rag­giun­gere».

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