Pantelleria: la Lega ha aperto il suo Circolo. Intervista a Federico Tremarco

Pantelleria: la Lega ha aperto il suo Circolo. Intervista a Federico Tremarco

22/01/2019 0 Di Francesca Marrucci

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Federico Tremarco, Presidente del nuovo Circolo della Lega di Pantelleria, parla del percorso fatto finora e dei programmi futuri per l’isola, non tralasciando un ‘appello alla non belligeranza’ al Sindaco Campo.

di Francesca Mar­ruc­ci

Ha aper­to qualche giorno fa, il 18 gen­naio, il nuo­vo Cir­co­lo del­la Lega a Pan­tel­le­ria. La sede si tro­va in Cor­so Vit­to­rio Emanuele, 3 a Piaz­za Cavour. Un tra­guar­do impor­tante per il Pres­i­dente del Cir­co­lo, già can­dida­to a Sin­da­co, Fed­eri­co Tremar­co, che annun­cia a breve l’in­au­gu­razione del­la sede.

Signor Tremarco, quale è stato il percorso della Lega a Pantelleria dalle elezioni di giugno ad oggi?

Sono sta­to scel­to come can­dida­to a giug­no per la Lega, ma ave­vo anche l’ap­pog­gio di Riv­o­luzione Cris­tiana e di Gian­fran­co Roton­di, per­ché la mia prove­nien­za è comunque di area democris­tiana. Nonos­tante anco­ra la Lega fos­se Lega Nord, abbi­amo rag­giun­to una buona affer­mazione otte­nen­do il 4% e da quel momen­to tante cose sono cam­bi­ate, si sono evo­lute. La Lega ha cam­bi­a­to con­no­tazione con Salvi­ni Pre­mier e mi sono ritrova­to in molti pun­ti del pro­gram­ma, a com­in­cia­re dal­la visione fed­er­al­ista, che è quel­la che predili­go. Quin­di ho sposato la causa e mi sono impeg­na­to in pri­ma per­sona per raf­forzare la pre­sen­za del­la Lega sul ter­ri­to­rio.

In quanti hanno aderito e si sono tesserati?

Ad oggi cir­ca una cinquan­ti­na, ma quel­li che comunque grav­i­tano attorno alla nos­tra realtà sono molti di più. Sia sem­pli­ci cit­ta­di­ni che non han­no mai fat­to polit­i­ca che ex-forzisti e varie realtà civiche. 

Qual è il vostro programma per Pantelleria?

La nos­tra visione è incen­tra­ta sul­lo svilup­po eco­nom­i­co del ter­ri­to­rio. La nos­tra base lamen­ta la man­can­za cron­i­ca di lavoro come prob­le­ma prin­ci­pale, segui­to dal­la caren­za san­i­taria. Come ho det­to più volte, il fat­to che non si pos­sa nascere a Pan­tel­le­ria sta facen­do una sor­ta di ‘pulizia etni­ca’ dei pan­teschi che non sono più tali. Poi ci sono delle situ­azioni di cui nes­suno si cura, ma che noi non trascu­ri­amo. È il caso dei 70 volon­tari dei Vig­ili el Fuo­co che atten­dono da anni una rego­lar­iz­zazione. Sono anda­to io stes­so dal­l’Onorev­ole Pagano ad illus­trare la loro situ­azione, vis­to che ci han­no del­e­ga­to come loro por­tav­oce pres­so le isti­tuzioni romane, e presto potran­no super­are le prove del ban­do nazionale ed avere un pos­to fis­so. Queste per­sone si sen­ti­vano ormai abban­do­nate da tut­ti, anche dai Sin­da­cati, e noi abbi­amo rac­colto le loro istanze.

E la vostra posizione sul Parco, che in questi giorni è al centro di tante polemiche?

La nos­tra posizione sul Par­co all’inizio non era del tut­to favorev­ole, non per l’is­ti­tuzione del Par­co stes­so, inten­di­amo­ci, ma per­ché, essendo sovranisti, non ci piace­va l’im­po­sizione di una figu­ra ester­na che dirigesse il Par­co. Non dimen­tichi­amo­ci che il Par­co occu­pa l’85% del­l’iso­la, quin­di gestisce più del Comune. La nos­tra idea era quin­di che il Par­co dove­va essere gesti­to dai Pan­teschi.

E ora?

Beh, la Lega è al Gov­er­no e il Par­co è gesti­to diret­ta­mente dalle isti­tuzioni gov­er­na­tive, quin­di ora la situ­azione è cam­bi­a­ta, abbi­amo comunque modo di parte­ci­pare e influen­zare le deci­sioni che ven­gono prese sul­la mag­gior parte del ter­ri­to­rio. 

Cosa vuol dire?

Il Sin­da­co Vin­cen­zo Cam­po con­tin­ua a pren­dere le dis­tanze da Salvi­ni su Face­book e non ci aiu­ta e non aiu­ta Pan­tel­le­ria. Dovrebbe val­utare meglio che queste due forze gov­er­nano insieme.

Probabilmente il Sindaco sta esprimendo pareri personali o che riflettono il suo elettorato…

Lo so, ma a volte sarebbe meglio pen­sare pri­ma a quel­lo che si scrive…

Torniamo a Pantelleria e al vostro programma. Lei lavora in Alitalia come Innovation Manager del settore commerciale e ha sempre avuto a cuore la situazione trasporti. Su questo argomento di estrema attualità cosa ci dice?

Io spero cal­da­mente che la regione Sicil­ia e Musume­ci indi­cano presto un nuo­vo tavo­lo per dis­cutere tar­iffe e con­ti­nu­ità ter­ri­to­ri­ale. La Regione dovrebbe inve­stire più sol­di per abbas­sare le tar­iffe aeree, non lim­i­tan­dosi a coprire i costi. Il prob­le­ma per Pan­tel­le­ria è che neces­si­ta di aerei par­ti­co­lari che non risul­tano poi com­mer­ciali per le com­pag­nie, a par­tire dal­l’Al­i­talia. L’ide­ale sarebbe creare tre gran­di hub sul­la Sicil­ia con voli di lin­ea a Cata­nia, Paler­mo e Tra­pani e poi da lì met­tere a dis­po­sizione aerei adeguati per Pan­tel­le­ria. In questo modo la com­pag­nia rien­tra di parte dei costi del viag­gio e potrebbe abbas­sare le tar­iffe.

Le tariffe residenti o quelle normali?

Noi siamo per l’ab­o­lizione del­la tar­if­fa res­i­den­ti. Siamo per una Flat rate, sul­l’egi­da del­la Flat Tax. Una tar­if­fa bas­sa uguale per tut­ti. Non solo aiuterem­mo i res­i­den­ti, ma sarebbe uno sti­mo­lo anche per i tur­isti.

Nella lunga chiacchierata, Tremarco ci ha illustrato anche i progetti alternativi per la Lega sulla questione cacciatori a Pantelleria.

In questi giorni c’è viva la polem­i­ca sul­la ques­tione conigli. io cer­co di met­ter­mi nei pan­ni di tut­ti e di trovare una soluzione. Capis­co gli agri­coltori, gli ani­mal­isti, i cac­cia­tori, il Par­co. Noi avrem­mo una soluzione che darebbe uno sfo­go ai cac­cia­tori e potrebbe tornare utile come volano eco­nom­i­co, tur­is­ti­co e sporti­vo: creiamo un impianto di tiro al piat­tel­lo. Mag­a­ri potrem­mo crescere una nuo­va gen­er­azione di atleti olimpi­ci pan­teschi in ques­ta dis­ci­plina. 

E i conigli?

Ci dirà l’IS­PRA come pro­cedere, che è l’Ente pre­pos­to a far­lo. Esistono meto­di alter­na­tivi e non cru­en­ti finanzi­a­bili, per­ché ad un agri­coltore che guadagna 9.000€ l’an­no, non si può chiedere di sob­bar­car­si di ulte­ri­ori spese per reti, ad esem­pio. Se queste recinzioni si potessero finanziare, già sarebbe diver­so. Così come l’in­tro­duzione di preda­tori nat­u­rali, ma sem­pre l’IS­PRA dovrà dirci qual è la soluzione migliore.

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