Roma: super prete raccoglie +1200 Kg per poveri di zona con partnership con supermarket

Roma: super prete raccoglie +1200 Kg per poveri di zona con partnership con supermarket

10/12/2018 0 Di puntoacapo

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Più di 1200 chili fra prodotti alimentari e articoli per gli indigenti vengono raccolti grazie alla partnership stretta da Don Antonio Pompili con il vicino supermarket nella zona San Giovanni a Roma.

Don Anto­nio Pom­pili, par­ro­co del­la chiesa di San Mar­ti­no I Papa, nel­la cen­trale zona di San Gio­van­ni a Roma, creare una part­ner­ship con il vici­no super­me­r­ca­to per rac­cogliere prodot­ti ali­men­ta­ri e arti­coli utili per i poveri del­la chiesa. E’ inizia­to tut­to con l’insediamento di don Anto­nio Pom­pili nel­la Chiesa di San Mar­ti­no I Papa a Roma, quan­do  il neo par­ro­co chiede ai par­roc­chi­ani di recar­si a far com­pere nel vici­no super­me­r­ca­to Tigre e, fra gli acquisti per­son­ali chiede loro di i ris­er­vare un po’della spe­sa per  le per­sone bisog­nose del­la par­roc­chia.  Le per­sone in dif­fi­coltà del­la Par­roc­chia ven­gono rice­vute e ascoltate dal cen­tro Car­i­tas fonda­to dal­lo stes­so don Pom­pili, assieme ad alcu­ni col­lab­o­ra­tori del­la par­roc­chia.

Così Don Anto­nio Pom­pili bib­lista, arald­ista e par­ro­co di San Mar­ti­no I Papa in Roma: “All’inizio del mio min­is­tero di Par­ro­co di San Mar­ti­no Pri­mo Papa , nel 2011, ho deciso la nasci­ta di un cen­tro di ascolto Car­i­tasche potesse offrire la sua assis­ten­za ai poveri, ren­den­do disponi­bili a questo scopo alcu­ni locali par­roc­chiali.  

Don Anto­nio Pom­pili 

Sebbene la zona di San Gio­van­ni sia alquan­to cen­trale e più for­tu­na­ta di altre, non man­cano casi di indi­gen­za, situ­azioni di “per­ife­ria” — per usare un ter­mine caro al nos­tro Vesco­vo il Papa Francesco — se non dal pun­to di vista geografi­co, dal pun­to di vista esisten­ziale. Sti­amo par­lan­do di famiglie o sin­gole per­sone (preva­len­te­mente ital­iane), che non han­no suf­fi­ci­en­ti mezzi per acquistare prodot­ti ali­men­ta­ri, ma anche sem­plice­mente per­sone che vivono in soli­tu­dine o affrontano le più diverse forme di dis­a­gio. Per­sone che desider­a­no in pri­mo luo­go essere ascoltate, com­p­rese, accolte e poi cer­ta­mente, nel­la misura del pos­si­bile, essere aiu­tate umana­mente e spir­i­tual­mente”.

 “Così, tra le altre inizia­tive, abbi­amo stret­to un rap­por­to di col­lab­o­razione con un vici­no super­me­r­ca­to, che ci con­sente con sca­den­za men­sile di effet­tuare una “spe­sa sol­i­dale” di ali­men­ti e altri beni di pri­ma neces­sità”.

I par­roc­chi­ani infat­ti san­no che il pomerig­gio del lunedì del­la pri­ma set­ti­mana di ogni mese pos­sono recar­si in questo super­me­r­ca­to e acquistare alcu­ni prodot­ti par­ti­co­lar­mente nec­es­sari per le famiglie in dif­fi­coltà come ad esem­pio:  pas­ta, legu­mi, pan­no­li­ni, omo­geneiz­za­ti, carne in scat­o­la, olio, ecc. 

In tut­to si riesce a rac­cogliere oltre 100 kg di prodot­ti ali­men­ta­ri in un solo giorno al mese,gra­zie alla gen­erosità del­la comu­nità e all’in­ten­so lavoro dei volon­tari del cen­tro di ascolto, oltre che di altri fedeli i quali gen­erosa­mente prestano all’oc­cor­ren­za il loro aiu­to.  I volon­tari del­la par­roc­chia, aspet­tan­do al di là delle casse, rac­col­go­no i prodot­ti e, aiu­tan­dosi con car­rel­li e ces­ti, li por­tano nel­la sala par­roc­chiale adibi­ta a dis­pen­sa, dove questi ven­gono con­ser­vati per essere poi dis­tribuiti set­ti­manal­mente, con pac­chi com­pleti, ai bisog­nosi.

L’operazione ha avu­to un buon riscon­tro e decine e decine di per­sone si recano ogni pri­mo lunedì del mese nel super­me­r­ca­to di zona per las­cia­re un po’ del­la pro­pria spe­sa ai volon­tari posizionati all’entrata del negozio. Così una col­lab­o­ra­trice del grup­po Car­i­tas par­roc­chiale: “La nos­tra è una par­roc­chia molto gen­erosa, che riesce persi­no ad assi­cu­rare ogni mese una bot­tiglia d’olio d’oliva ad ogni per­sona che ce la chiede”.

Pros­egue: “Pri­ma bus­sa­vano alla nos­tra por­ta molti extra­co­mu­ni­tari, oggi sono preva­len­te­mente ital­iani in gran­di dif­fi­coltà eco­nomiche.  A inizio mese ad ogni mes­sa si ricor­da ai par­roc­chi­ani di ricor­dar­si degli ulti­mi ed in par­ti­co­lare del­la nos­tra rac­col­ta ali­menta­re sol­i­dale.  Sui volan­ti­ni che dif­fon­di­amo chiedi­amo gli ali­men­ti o i prodot­ti stret­ta­mente nec­es­sari alle famiglie bisog­nose: pas­ta, olio, ton­no pelati, legu­mi, caf­fè, zuc­chero, bis­cot­ti, carne in scat­o­la, lat­te, omo­geneiz­za­ti, pan­no­li­ni”.

A questo servizio di dis­tribuzione si affi­an­ca, sem­pre con sca­den­za set­ti­manale, il servizio di ascolto vero e pro­prio: come uno “sportel­lo” di ascolto, dove chi­unque può avvic­i­nar­si per par­lare delle sue dif­fi­coltà e dei suoi bisog­ni e trovare atten­to e car­i­tat­ev­ole ascolto, sosteg­no morale, se nec­es­sario anche con­sulen­za psi­co­log­i­ca (gra­zie all’in­ter­azione con il “Cen­tro per la Famiglia” pure oper­ante in Par­roc­chia) e — lad­dove è pos­si­bile — anche assis­ten­za e con­cre­to aiu­to.


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