Claudio Marcantonio e Claudio Pio espongono a Giulianello

Claudio Marcantonio e Claudio Pio espongono a Giulianello

20/11/2017 0 Di Marco Castaldi

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La mostra fotografi­ca in bian­co e nero che inau­gu­ra la sta­gione espos­i­ti­va 2017/2018 a cura del­lo stori­co dell’arte Domeni­co Bilà rimar­rà aper­ta al pub­bli­co fino al 9 Dicem­bre.

Rimar­rà aper­ta al pub­bli­co fino al 9 Dicem­bre, la mostra fotografi­ca “Tra stu­dio e cielo” di Clau­dio Mar­can­to­nio e Clau­dio Pio, cura­ta dal­lo stori­co dell’arte Domeni­co Bilà. Inau­gu­ra­ta domeni­ca 19 Novem­bre, la rasseg­na ha dato il via alla sta­gione espos­i­ti­va 2017/2018 del­la Gal­le­ria Il Sipario di Giu­lianel­lo.

Il tito­lo prende spun­to dai lavori in bian­co e nero pro­posti dai due fotografi: quel­li di Mar­can­to­nio sono dei pae­sag­gi che han­no come pro­tag­o­nista il cielo, quel­li di Pio sono ritrat­ti e nudi real­iz­za­ti in stu­dio. Ne sca­tur­isce un con­fron­to tra la luce nat­u­rale di Mar­can­to­nio e la luce arti­fi­ciale da inter­no di Pio.

La bellez­za, la sen­su­al­ità, l’ele­gan­za, il fas­ci­no sono gli ele­men­ti dom­i­nan­ti del­la fotografia beau­ty di Clau­dio Pio, che dal 2014 ha intrapre­so un orig­i­nale per­cor­so di ricer­ca glam­our, lega­to al mon­do del­la moda e alle sfi­late in passerel­la, con risul­tati ritenu­ti di grande qual­ità ed inten­sa raf­fi­natez­za.

Con i suoi scat­ti Pio comu­ni­ca la pro­pria elab­o­razione inte­ri­ore di ciò che è sen­sual­mente evoca­ti­vo, essen­za del deside­rio e di un fine ed elab­o­ra­to evi­dente ero­tismo. Attra­ver­so un sapi­ente gio­co di luci, tagli e forme, reali e metafisiche, che illu­mi­nano i par­ti­co­lari, le mod­elle incar­nano ed ester­nano il bel­lo artis­ti­co.

I cieli di Mar­can­to­nio invece sono carichi di nuv­ole, den­si di con­trasti chiaroscu­rali, di sfu­ma­ture di gri­gi, a volte minac­ciosi e altre sereni, rischiarati in lon­tanan­za da una qui­ete lumi­nosa. Essi si stagliano su pae­sag­gi nat­u­rali ed urbani dove si per­cepisce la mano dell’uomo, sep­pur assente dalle immag­i­ni.

Tra patos e mis­tero, è come se questi cieli in movi­men­to e pieni di forza lan­ci­assero un moni­to di dis­senso del­la natu­ra ver­so l’immo­bile opera umana, spes­so pri­va di scrupoli ver­so il piane­ta. Ques­ta è solo una delle pos­si­bili chi­avi di let­tura, las­cian­do ampio spazio all’interpretazione per­son­ale di cias­cuno.

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