L’ANPI DI MARINO E LA FESTA DELLA LIBERAZIONE

L’ANPI DI MARINO E LA FESTA DELLA LIBERAZIONE

03/05/2017 0 Di puntoacapo

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L’ANPI DI MARINO E LA FESTA DELLA LIBERAZIONE

Anche quest’anno l’ANPI di Mari­no ha cel­e­bra­to con varie inizia­tive la fes­ta del­la Lib­er­azione dell’Italia dall’occupazione naz­i­fascista. Il pomerig­gio del 21 aprile, pres­so il Teatro delle Ore del­la Pro Loco è sta­to pre­sen­ta­to il libro L’Italia di Salò 1943–1945 di Mario Avagliano e Mar­co Palmieri edi­to dal Muli­no alla metà di mar­zo. Il pri­mo dei due autori, stori­co e sag­gista, per­al­tro noto ai let­tori delle pagine cul­tur­ali di diver­si quo­tid­i­ani nazion­ali, era pre­sente all’incontro con­dot­to da Ugo Ono­rati. Dopo il salu­to del­la prof.ssa Anna Maria Scialis, pres­i­dente del­la sezione dell’ANPI di Mari­no, al pub­bli­co inter­venu­to per l’occasione, in mez­zo al quale era­no anche i rap­p­re­sen­tan­ti di altre sezioni dell’ANPI dei Castel­li Romani, sono state esposte le novità storiche con­tenute nel sag­gio scrit­to sul­la base di inedite tes­ti­mo­ni­anze d’archivio. Molti negli anni sono sta­ti i lib­ri pub­bli­cati sul­la Repub­bli­ca Sociale Ital­iana e sulle numerose ques­tioni storiche ad essa col­le­gate, ma mai nes­suno si era avven­tu­ra­to, come han­no fat­to Avagliano e Palmieri, ad esam­inare le moti­vazioni ide­ali o mate­ri­ali, che ave­vano spin­to una parte del­la gen­er­azione soprat­tut­to la più gio­vane, cresci­u­ta nel­la pro­pa­gan­da del regime, ad aderire spon­tanea­mente alla repub­bli­ca naz­i­fascista volu­ta da Hitler e da Mus­soli­ni. Dal­la mole di let­tere e di diari con­ser­vati negli archivi emerge che per alcu­ni ital­iani rispon­dere all’appello del­la RSI, o addirit­tura aderire fin dopo l’8 set­tem­bre alle Waf­fen SS, rap­p­re­sen­tò l’unico modo per riscattare l’onore nazionale di fronte al voltafac­cia del re e del gov­er­no Badoglio di fronte all’ex alleato tedesco, per con­trastare l’avanzata dell’esercito alleato inva­sore, per con­testare l’indifferenza del­la gen­er­azione dei loro padri. Sot­to questo nuo­vo ango­lo di prospet­ti­va pos­si­amo oggi com­pren­dere meglio come molti ragazzi, quali era­no allo­ra per esem­pio Dario Fo, Wal­ter Chiari, Rai­mon­do Vianel­lo e Gior­gio Alber­tazzi, non si sot­trassero alla coscrizione del­la RSI per pau­ra delle rap­pre­saglie, ma entrarono con entu­si­as­mo nelle brigate nere per difend­ere dal loro pun­to di vista la patria e l’onore. Emerge da ciò — come ha dichiara­to Avagliano — in modo ancor più grande la scelta oppos­ta, e fu pre­pon­der­ante, di altri gio­vani, i quali, sep­pur cresciu­ti nel medes­i­mo cul­to del­la patria e dell’onore incul­ca­to dal regime fascista, sep­pero sta­bilire la lib­ertà e la democrazia al pun­to più alto nel­la ger­ar­chia dei val­ori e decidere di com­bat­tere nelle file par­ti­giane per dare un altro onore e una nuo­va dig­nità all’Italia del dopoguer­ra.

Il 72° anniver­sario del­la Lib­er­azione ha vis­to l’ANPI di Mari­no impeg­na­ta anche quest’anno a sfi­lare con il pro­prio striscione del­la sezione mari­nese nel cor­teo romano, che quest’anno ha effet­tua­to un lun­go eccezionale per­cor­so dal­la Mon­tag­no­la a Por­ta San Pao­lo. Men­tre il pres­i­dente Anna Maria Scialis era a Roma in rap­p­re­sen­tan­za dell’ANPI mari­nese, gli altri iscrit­ti del­la locale sezione han­no parte­ci­pa­to al cor­teo isti­tuzionale che, par­ti­to da Palaz­zo Colon­na, ha rag­giun­to dopo cor­so Tri­este il mon­u­men­to ai cadu­ti in piaz­za­le degli Eroi. Dopo la depo­sizione di una coro­na d’alloro a nome dell’Amministrazione e del­la Cit­tà, il sin­da­co Car­lo Col­iz­za ha tenu­to un dis­cor­so uffi­ciale ai numerosi pre­sen­ti. Quin­di è inter­venu­to il par­ti­giano Leopol­do Mar­ti­ni, rap­p­re­sen­tante dell’ANNPIA e infine Ugo Ono­rati per l’ANPI di Mari­no, il quale ha ricorda­to Nilo Riz­zo già pres­i­dente dell’associazione scom­par­so qua­si un anno fa. Nel segui­to del suo inter­ven­to Ono­rati ha rimar­ca­to la dif­feren­za fra i due sis­te­mi di val­ori con­trap­posti che si fron­teggia­rono nel cor­so del­la guer­ra civile con­clusasi con la Lib­er­azione del 25 Aprile: da una parte il nazis­mo e il fas­cis­mo con il loro cul­to del­la patria e dell’onore che annul­lano l’individuo nel­lo sta­to, che inneg­giano alla morte, che esaltano la vio­len­za e la guer­ra nel rap­por­to tra le nazioni; dall’altra i val­ori supre­mi del­la lib­ertà e del­la democrazia, il rispet­to del­la vita umana, il dial­o­go e la pace tra i popoli.

Al ter­mine del­la cer­i­mo­nia i rap­p­re­sen­tan­ti delle isti­tuzioni cit­ta­dine e dell’ANPI mari­nese con il pro­prio sten­dar­do sono arrivate in cor­teo a piaz­za Garibal­di, dove ai pie­di del­la lapi­de è sta­to reso omag­gio alla memo­ria del­la par­ti­giana Anna Maria Enriques Agno­let­ti, che agì a Mari­no nell’autunno del 1944 nelle file dei cris­tiano sociali pri­ma di essere cat­tura­ta a Firen­ze e mas­sacra­ta dai naz­i­fascisti del­la Ban­da Car­ità. Il pomerig­gio del 25 aprile pres­so la sede dell’ANPI di Mari­no, in via Palaz­zo Colon­na è sta­to proi­et­ta­to un doc­u­men­tario stori­co sull’Antifascismo, la Resisten­za e la Lib­er­azione. Quin­di i pre­sen­ti han­no rie­vo­ca­to la lot­ta par­ti­giana a Mari­no e nei Castel­li Romani.

 

ANPI — Sezione “Aure­lio Del Gob­bo” di Mari­no

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