Marinelli contro antenne potenzialmente pericolose ai Castelli

Marinelli contro antenne potenzialmente pericolose ai Castelli

24/05/2016 0 Di puntoacapo

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monte_compatri_giorgio_clementiMarinel­li con­tro antenne poten­zial­mente peri­colose ai Castel­li

Il vice respon­s­abile regionale dell’Italia dei Dirit­ti si esprime sui rischi delle apparec­chia­ture a Mon­te­com­pa­tri, local­ità Pratare­na

Riguar­do all’installazione, ormai già avvi­a­ta nel­la local­ità Pratare­na di Mon­te­com­pa­tri, di appa­rati El Tow­ers S.p.A., arri­va l’intervento del vice respon­s­abile regionale per l’Italia dei Dirit­ti Vit­to­rio Marinel­li che ha volu­to com­mentare il prob­le­ma delle antenne, in mer­i­to alle quali si sono già espres­si comi­tati civi­ci locali, pre­oc­cu­pati sia per i rischi ver­so la salute dei cit­ta­di­ni che per il dan­no pae­sag­gis­ti­co. “Sem­bra che il prob­le­ma si trasferisca da un sito all’altro, ma finché non ci sarà con­sapev­olez­za del­la neces­sità di cam­biare tec­nolo­gie, la ques­tione appare irri­solvi­bile. Vivi­amo sot­to un con­tin­uo bom­bar­da­men­to elet­tro­mag­neti­co, par­tendo dal phon sino all’apparentemente innocuo forno a microonde, già ban­di­to in Rus­sia, vit­time di una schizofre­nia col­let­ti­va. Vedi­amo da una parte uten­ti infe­roc­i­ti per il seg­nale debole sul tele­foni­no, dall’altra mamme sul piede di guer­ra per il tral­ic­cio di fronte alla scuo­la. A noi sem­bra uno scon­tro epocale tra la salute delle per­sone e gli inter­es­si di un’economia mala­ta e che, anziché detur­pare i Castel­li Romani o i Col­li Albani, sia nec­es­sario pen­sare a soluzioni satel­li­tari. Per­ciò ben vengano le spedi­zioni su Marte e Plu­tone – ha dichiara­to ironi­ca­mente l’avvocato romano espo­nente dell’IDD -. Tut­tavia, sen­za aspettare i tem­pi del­la NASA, esistono già tec­nolo­gie meno inva­sive, così come scelte eco­nomiche di lim­i­tazione del dan­no, tra cui il roam­ing o la trasmis­sione via cavo. Per esem­pio – si doman­da —  che fine ha fat­to il prog­et­to Fido-DECT degli anni ’90, le cui antenne sem­bra­vano emet­tere onde elet­tro­mag­netiche meno dan­nose e che anco­ra non sono state sman­tel­late? Aus­pichi­amo che l’amministrazione di Mon­te­com­pa­tri si infor­mi su queste tec­nolo­gie orga­niz­zan­do con­veg­ni a tema che sveg­li­no, pri­ma che le cel­lule tumorali, le coscien­ze”.

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