Marino, Santarelli incontra il Centro Anziani: più assistenza e ruolo centrale nella città

18/05/2016 0 Di puntoacapo

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IMG_0665MARINO, TERZA ETA’, SANTARELLI: “LA POPOLAZIONE ANZIANA AL CENTRO DELLA VITA CITTADINA. MAGGIORE ASSISTENZA PER LE FAMIGLIE CON AMMALATI E NON AUTOSUFFICIENTI, RECUPERO LAVORATIVO PER TUTTI GLI ALTRI”              
Il can­dida­to sin­da­co del Par­ti­to Social­ista ha pre­sen­ta­to le sue pro­poste 
al Cen­tro Anziani di Mari­no cen­tro 

Sei pun­ti pro­gram­mati­ci speci­fi­ci e uno sin­teti­co da des­tinare alla popo­lazione “in età avan­za­ta” nel piano per il rilan­cio di Mari­no di Giulio Santarel­li, can­dida­to sin­da­co del Par­ti­to Social­ista Ital­iano.
L’onorevole Santarel­li è il più esper­to in ter­mi­ni politi­ci e isti­tuzion­ali che affon­dano le radi­ci “in una cul­tura di gov­er­no basa­ta sul rispet­to asso­lu­to delle leg­gi, sul­la pas­sione, la com­pe­ten­za e l’efficienza dimostrate con suc­ces­so nell’esercizio del­la fun­zione di sin­da­co, di pres­i­dente del­la Regione Lazio, di dep­u­ta­to e sot­toseg­re­tario di Sta­to ai min­is­teri dell’Agricoltura e delle Parte­ci­pazioni Statali nei gov­erni Craxi, Goria e De Mita” oltre che ana­grafi­ci e ha pre­sen­ta­to il suo piano nei giorni scor­si al Cen­tro Anziani di Mari­no, ripar­tendo dall’esempio dell’ultimo social­ista al Quiri­nale, San­dro Per­ti­ni, elet­to pres­i­dente del­la Repub­bli­ca alla bel­la età di 82 anni: ”Gio­vani devono essere le pro­poste di gov­er­no e non l’età ana­grafi­ca”, ha det­to di fronte ai suoi udi­tori, in larga mag­gio­ran­za donne.
1) La popo­lazione anziana: un’opportunità per la soci­età  

“L’allungamento del­la vita ha prodot­to muta­men­ti pro­fon­di nel­la orga­niz­zazione sociale che ha investi­to la con­dizione esisten­ziale di un numero cres­cente di donne e uomi­ni. Occorre riconoscere che la polit­i­ca nelle sue diverse espres­sioni è in forte ritar­do nel­la percezione e nel­la com­pren­sione del­la por­ta­ta di questi cam­bi­a­men­ti e tende anco­ra per lo più a con­sid­er­are l’invecchiamento come un capi­to­lo delle politiche di assis­ten­za. E’ arriva­to per­ciò il momen­to – ha det­to Santarel­li —  di avviare una rif­les­sione più ampia che por­ti a con­sid­er­are il piane­ta anziani una oppor­tu­nità e non più un prob­le­ma o un peso per la famiglia e per la soci­età. E ciò non solo per il ruo­lo che l’anziano svolge all’interno del­la famiglia in tutte le sue espres­sioni e in modo par­ti­co­lare per la cura dei gio­vani e dei bam­bi­ni in età sco­lare”. Quin­di il can­dida­to social­ista è entra­to nel mer­i­to del ruo­lo speci­fi­ci dei cen­tri anziani che “fin dal­la loro cos­ti­tuzione han­no svolto una essen­ziale fun­zione sociale che a mio avvi­so non è più suf­fi­ciente pro­prio per­ché si è allun­ga­ta l’aspettativa di vita e l’anziano arri­va in età avan­za­ta anco­ra in con­dizione di pot­er offrire alla soci­età un con­trib­u­to lavo­ra­ti­vo

 2) Le prob­lem­atiche dell’età avan­za­ta inte­grate a quelle dell’intera comu­nità      

“Sono con­vin­to, infat­ti, che il dis­cor­so sulle per­sone avan­ti con l’età, sal­vo alcu­ni aspet­ti riguardan­ti le cure san­i­tarie, non può essere sep­a­ra­to da quel­lo che riguar­da l’intera comu­nità e il con­testo urbano e sociale in cui si col­lo­cano le prob­lem­atiche rel­a­tive ai servizi essen­ziali: dal­la scuo­la agli asili nido, al verde, agli spazi per le attiv­ità sportive, alle bib­lioteche, ai locali di sva­go e alla lot­ta alla dro­ga, all’usura e per la sicurez­za indi­vid­uale e col­let­ti­va, prob­lem­atiche queste che da molti anni sono state del tut­to trascu­rate nel­la nos­tra cit­tà”.

3) Recu­per­are le con­dizioni di vivi­bil­ità attra­ver­so le leg­gi urban­is­tiche vio­late dai vec­chi ammin­is­tra­tori che servi­ran­no a garan­tire servizi per tut­ti    
“Gli ammin­is­tra­tori, infat­ti – pros­egue la pro­lu­sione di Giulio Santarel­li —  han­no ded­i­ca­to tut­to il loro tem­po a cemen­tifi­care il ter­ri­to­rio in modo dis­or­di­na­to e al di fuori dei piani urban­is­ti­ci, dis­sem­i­nan­do palazzi uno dietro l’altro, dimen­ti­can­do che gli abi­tan­ti di un quartiere han­no bisog­no di verde, di parcheg­gi, di servizi che fun­zio­nano, scuole, asili nido e di aver assi­cu­ra­ta una rete stradale che con­sen­ta un traf­fi­co ordi­na­to.  Questo dell’urbanistica e del recu­pero di con­dizioni di vivi­bil­ità attra­ver­so piani urban­is­ti­ci uti­liz­zan­do le leg­gi vio­late, la 1150/42, la 167/62, la 1444&/68, la 10/77  — ha pros­e­gui­to il can­dida­to sin­da­co social­ista — sig­nifi­ca miglio­rare la qual­ità del­la vita di tut­ti e  in modo par­ti­co­lare degli anziani pro­prio per­ché, nell’età avan­za­ta, si dispone di tem­po libero da trascor­rere nel pro­prio quartiere e nel­la pro­pria cit­tà.

4) Recu­pero lavo­ra­ti­vo: una pos­si­bil­ità da con­sid­er­are sem­pre di più        

“Anche il capi­to­lo del recu­pero lavo­ra­ti­vo delle per­sone anziane, uomo e don­na, non è più rin­vi­a­bile” ha det­to Giulio Santarel­li ai rap­p­re­sen­tan­ti del Cen­tro Anziani di Mari­no. “E’ un tema che non va trascu­ra­to poiché le occu­pazioni part-time, pri­vate e pub­bliche, alle quali pos­sono accedere gli anziani al di là del tem­po del­la pen­sione e dal­la ces­sazione delle attiv­ità lavo­ra­tive tradizion­ali, sono con­sid­erevoli.                                                                                           5) Palaz­zo Colon­na torni ad essere una “casa di vetro”  davvero aper­ta al popo­lo          
“A Mari­no è poi venu­to a man­care l’impegno per affer­mare il carat­tere sociale del­la comu­nità a causa di ammin­is­tra­tori che han­no pen­sato soltan­to a servir­si del Comune anziché met­tere gli stru­men­ti dell’Amministrazione comu­nale al servizio dei cit­ta­di­ni.
Palaz­zo Colon­na ha ces­sato di essere la casa dei mari­ne­si accogliente, traspar­ente e aper­to a tut­ti.
E’ sta­to trasfor­ma­to in un forti­no dove nes­suno ha potu­to con­trol­lare alcunché con il risul­ta­to che la cit­tà è sta­ta ridot­ta in una lan­da iso­la­ta e deser­ta, triste e il mal­go­v­er­no e la cor­ruzione han­no imper­a­to con il risul­ta­to di aprire il carcere per molti suoi rap­p­re­sen­tan­ti. Garan­tire la parte­ci­pazione dei cit­ta­di­ni alla vita dell’Amministrazione comu­nale per l’anno intero e non solo il giorno delle elezioni per ripren­dere un proces­so di svilup­po basato sull’agricoltura, la cul­tura, i beni ambi­en­tali, cul­tur­ali, artis­ti­ci e il tur­is­mo è l’obiettivo per far ripar­tire Mari­no.
6) Mag­giore assis­ten­za domi­cil­iare per famiglie con per­sone ammalate o non auto­suf­fi­ci­en­ti     
“Nat­u­ral­mente ho ben pre­sente – ha det­to in con­clu­sione di inter­ven­to, affrontan­do un pun­to in realtà pri­or­i­tario —  l’attenzione che deve essere ris­er­va­ta alle famiglie dis­agiate per le quali occor­rerà trovare forme di sosteg­no adegua­to e l’assistenza domi­cil­iare per le famiglie con la pre­sen­za di sogget­ti con ammalati onco­logi­ci, non auto­suf­fi­ci­en­ti o diver­sa­mente abili.I fon­di region­ali del Dis­tret­to Rm H3 Mari­no-Ciampino dovran­no essere uti­liz­za­ti in modo di razion­al­iz­zare e ridurre le spese per il fun­zion­a­men­to degli uffi­ci e aumentare le risorse per l’assistenza sociosan­i­taria Sarà nec­es­sario, in questo sen­so – ha con­clu­so con una pro­pos­ta fino­ra inedi­ta quan­to nec­es­saria–  com­piere un cen­si­men­to delle famiglie con fragilità sociali in modo da assis­tere chi ha effet­ti­va­mente bisog­no”.

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