ACQUALATINA, SIMEONE (FI): “NOTA A PRESIDENTE DELLA PENNA E SINDACI DELL’ATO 4, SERVE UNA RIUNIONE URGENTE SUL FUTURO DELLA SOCIETA’”

ACQUALATINA, SIMEONE (FI): “NOTA A PRESIDENTE DELLA PENNA E SINDACI DELL’ATO 4, SERVE UNA RIUNIONE URGENTE SUL FUTURO DELLA SOCIETA’”

25/02/2016 0 Di puntoacapo

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Giuseppe Simeone

Giuseppe Sime­one

ACQUALATINA, SIMEONE (FI): “NOTA A PRESIDENTE DELLA PENNA E SINDACI DELL’ATO 4, SERVE UNA RIUNIONE URGENTE SUL FUTURO DELLA SOCIETA’”

“Con­di­vi­do e sosten­go in pieno l’iniziativa del sin­da­co di Fon­di, Sal­va­tore De Meo, che è inter­venu­to chieden­do la con­vo­cazione urgente di una riu­nione dei sin­daci dell’Ato4 per dis­cutere del futuro del­la soci­età che gestisce le risorse idriche sul ter­ri­to­rio. Oggi, il nos­tro com­pi­to come isti­tuzioni è pro­cedere cias­cuno per la sua parte, per attuare la deci­sione assun­ta dai cit­ta­di­ni con il ref­er­en­dum del 2011. Per questo moti­vo ho invi­a­to una nota al pres­i­dente del­la Provin­cia di Lati­na, Eleono­ra Del­la Pen­na, in qual­ità di pres­i­dente del­la con­feren­za dei sin­daci dell’Ato4, e a tut­ti i sin­daci dell’Ato4, chieden­dole di con­vo­care urgen­te­mente una riu­nione dei sin­daci dell’Ato4 per val­utare la pos­si­bil­ità di rin­viare qual­si­asi deci­sione sul futuro di Acqualati­na a dopo le elezioni ammin­is­tra­tive 2016 con­sen­ten­do a tut­ti i Comu­ni dell’Ato 4 di esprimere con pieno manda­to dei cit­ta­di­ni la soluzione migliore per garan­tire la pub­bli­ciz­zazione del­la soci­età. Oggi, infat­ti, qual­si­asi deci­sione, a causa del com­mis­sari­a­men­to di buona parte dei Comu­ni che ricadono nell’Ato4, infi­cerebbe l’effettiva e reale espres­sione del­la volon­tà del­la parte pub­bli­ca di cui cir­ca il 25% risul­ta essere pri­vo di un sin­da­co demo­c­ra­ti­ca­mente elet­to dai cit­ta­di­ni. Nel­la nota ho chiesto inoltre che siano val­u­tate la pos­si­bil­ità di per­venire ad un’adesione com­pat­ta di tut­ti i sin­daci all’ordine del giorno pro­pos­to, in sede di con­siglio di ammin­is­trazione di Acqualati­na, dan­do piena attuazione alla scelta dei cit­ta­di­ni sanci­ta con il ref­er­en­dum del 2011; l’ipotesi di acquisire le quote pri­vate del­la soci­età da parte del socio pub­bli­co sia facen­do ricor­so al Fon­do regionale per la ripub­bli­ciz­zazione che alla quo­ta rima­nente del canone con­ces­so­rio di Acqualati­na e l’ipotesi di for­mal­iz­zare un pat­to di sin­da­ca­to tra i soci pub­bli­ci che con­sen­ta agli stes­si di ragionare e delib­er­are in maniera uni­taria facen­do si che, nel­l’assem­blea di Acqualati­na, sia pre­sente un solo rap­p­re­sen­tante del socio pub­bli­co che potrebbe ren­dere più inci­si­va la posizione nei con­fron­ti del socio pri­va­to. Il ruo­lo dei Comu­ni oggi più che mai è deci­si­vo ma non può pre­scindere da alcune con­sid­er­azioni. Stan­do a quan­to si apprende, infat­ti, i tem­pi per pro­cedere all’esercizio del dirit­to di prelazione sull’acquisto delle quote pri­vate di Acqualati­na e per reperire i fon­di nec­es­sari, da parte del socio pub­bli­co, sareb­bero estrema­mente ristret­ti per­tan­to tem­poreg­gia­re non è pos­si­bile. Acqualati­na in questi anni ha dimostra­to di essere una soci­età sana, capace di erog­a­re servizi effi­ci­en­ti e di qual­ità e come tale appetibile per pos­si­bili investi­tori pri­vati, come Acea, inten­zionati ad acquisire il pac­chet­to azionario del­la soci­età. Ipote­si che va nel­la direzione con­traria a quel­la espres­sa dai cit­ta­di­ni e, soprat­tut­to, all’esigenza di pro­cedere ad una pub­bli­ciz­zazione del servizio come sta­bil­i­to anche dal­la L.R.5/2014 sul­la “Tutela, gov­er­no e ges­tione pub­bli­ca delle acque”nell’ambito del­la quale mi bat­terò in con­siglio regionale affinchè nel “Fon­do regionale per la ripub­bli­ciz­zazione”, con­tem­pla­to nel­la legge stes­sa, siano inserite le risorse nec­es­sarie a favorire questo pas­sag­gio. In questo con­testo i sin­daci nell’ultima riu­nione del con­siglio di ammin­is­trazione di Acqualati­na, han­no pre­sen­ta­to e fir­ma­to un ordine del giorno con il quale esp­ri­mono la fer­ma con­tra­ri­età ad un ingres­so di Acea nel­la ges­tione di Acqualati­na e chiedono di pro­cedere ad una pub­bli­ciz­zazione del­la soci­età anche per la sal­va­guardia delle uten­ze e del­la qual­ità del servizio sul ter­ri­to­rio. In lin­ea con ques­ta posizione, qualche giorno fa la con­feren­za dei sin­daci dell’Ato5, Frosi­none, ha avvi­a­to all’unanimità le pro­ce­dure di risoluzione del con­trat­to con Acea e dato manda­to al pres­i­dente dell’Ato5 a sol­lecitare la Regione Lazio affinchè sia data piena attuazione alla L.R.5/2014 che si pre­figge l’o­bi­et­ti­vo di favorire le con­dizioni per la definizione e lo svilup­po di un gov­er­no pub­bli­co e parte­ci­pa­ti­vo del­l’in­tero ciclo inte­gra­to del­l’ac­qua. Tut­ti pas­sag­gi che evi­den­ziano con forza che il nos­tro com­pi­to sia uti­liz­zare tut­ti gli stru­men­ti a dis­po­sizione affinchè, oltre qual­si­asi pos­si­bile stec­ca­to ide­o­logi­co o di bandiera, Acqualati­na sia val­oriz­za­ta nell’ottica di una tutela degli uten­ti evi­tan­do anche una region­al­iz­zazione del­la ges­tione delle risorse idriche che allon­tanerebbe i servizi dalle effet­tive e speci­fiche esi­gen­ze dei ter­ri­tori”.

Lo dichiara in una nota il con­sigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Sime­one

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