Cori, 14 Febbraio: Nello Trocchia e Monika Dobrowolska Mancini presentano il libro ‘Io, morto per dovere. La vera storia di Roberto Mancini, il poliziotto che ha scoperto la Terra dei fuochi’

Cori, 14 Febbraio: Nello Trocchia e Monika Dobrowolska Mancini presentano il libro ‘Io, morto per dovere. La vera storia di Roberto Mancini, il poliziotto che ha scoperto la Terra dei fuochi’

09/02/2016 0 Di Marco Castaldi

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BEPPE FIORELLO NEI PANNI DI ROBERTO MANCINITer­zo appun­ta­men­to con il ciclo ‘Con­fes­sioni di uno scrit­tore’, l’iniziativa orga­niz­za­ta pres­so la Bib­liote­ca Comu­nale di Cori ‘Elio Fil­ip­po Accroc­ca’ dal­la Libre­ria ‘Voland’ di Cis­ter­na di Lati­na, in col­lab­o­razione con l’Associazione cul­tur­ale ‘Arca­dia’ e il Comune di Cori. Dopo aver accolto Mar­co Poli­ti con ‘Francesco tra i lupi. Il seg­re­to di una riv­o­luzione’ (Lat­erza) e David Grieco con ‘La macchi­nazione. Pasoli­ni. La ver­ità sul­la morte’ (Riz­zoli), domeni­ca 14 Feb­braio, alle ore 17:00, ver­rà rac­con­ta­ta un’altra grande sto­ria, di pas­sione, impeg­no e cor­ag­gio, quel­la di Rober­to Manci­ni, il poliziot­to che ha scop­er­to la Ter­ra dei fuochi. Il cro­nista cam­pano Nel­lo Troc­chia pre­sen­terà ‘Io, mor­to per dovere’ (Chiarelet­tere), scrit­to insieme all’altro gior­nal­ista Luca Fer­rari. Sarà pre­sente la moglie di Rober­to Manci­ni, autrice del­la post­fazione, Moni­ka Dobrowol­s­ka Manci­ni, men­tre la pre­fazione è a cura di Beppe Fiorel­lo.

ROBERTO MANCINI2Rober­to Manci­ni era il poliziot­to comu­nista che per pri­mo si è mes­so sulle trac­ce dei veleni sver­sa­ti nel­la ter­ra dei fuochi. Già 20 anni fa, quan­do era nel­la Crim­i­nalpol, ave­va sco­v­a­to nomi e trame di un sis­tema crim­i­nale fat­to di con­niven­ze tra impren­di­to­ria e camor­ra, polit­i­ca e mas­sone­r­ia. I risul­tati di quell’inchiesta sono con­tenu­ti nelle sue infor­ma­tive rimaste a lun­go chiuse nei cas­set­ti del­la Procu­ra Anti­mafia di Napoli. Rober­to Manci­ni è mor­to il 30 Aprile 2014 per un tumore con­trat­to durante i sopral­lu­oghi sui ter­reni avve­le­nati di Gomor­ra. È sta­to riconosci­u­to dal Min­is­tero dell’Interno come “vit­ti­ma del dovere”, ma la sua sper­an­za più grande è anco­ra viva: i suoi rap­por­ti infat­ti stan­no gio­can­do un ruo­lo fon­da­men­tale nel proces­so con­tro Cipri­ano Chi­anese, l’ideatore dell’ecomafia, sot­to accusa per dis­as­tro ambi­en­tale.

CONFESSIONI DI UNO SCRITTOREIl vol­ume, nelle librerie dal 12 Feb­braio, rac­con­ta la vita e le ver­ità di Rober­to Manci­ni attra­ver­so le tes­ti­mo­ni­anze dei famil­iari, dei suoi ami­ci più cari, dei col­leghi di quel peri­o­do e dei suoi doc­u­men­ti d’indagine. Ma mette a nudo anche il silen­zio delle isti­tuzioni e l’assenza del­lo Sta­to. Rober­to Manci­ni è sta­to stron­ca­to dal­la malat­tia, ma pri­ma anco­ra lo han­no ucciso l’indifferenza e l’omertà. Se la sua battaglia umana e pro­fes­sion­ale fos­se sta­ta accol­ta pri­ma si sarebbe potu­to evitare il più grande inquina­men­to ter­ri­to­ri­ale d’Italia. Il testo con­tiene anche una let­tera di Manci­ni, che avrebbe dovu­to essere l’incipit di un libro che ave­va inizia­to a scri­vere. La vicen­da è diven­ta­ta subito una fic­tion, in onda il 15 e 16 Feb­braio, alle ore 21:20, su Rai Uno, col tito­lo ‘Io non mi arren­do’, diret­ta da Enzo Mon­teleone e prodot­ta da Pico­me­dia, con Rober­to Manci­ni inter­pre­ta­to da Beppe Fiorel­lo.

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