Agricoltura: Regione Lazio, nuova vita per i vecchi casali

Agricoltura: Regione Lazio, nuova vita per i vecchi casali

30/09/2015 0 Di Marco Castaldi

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CASALE ABBANDONATOLe aziende agri­cole pos­sono già pre­sentare prog­et­ti e pro­poste ai Comu­ni per dare un nuo­vo uti­liz­zo dei man­u­fat­ti esisten­ti: tur­is­mo rurale, ricettiv­ità rurale, trasfor­mazione e ven­di­ta dei prodot­ti agri­coli e tipi­ci. Gli impren­di­tori agri­coli potran­no demolire, ricostru­ire e delo­cal­iz­zare all’interno del­la loro azien­da agri­co­la sen­za aumentare la cubatu­ra e con l’obbligo di man­ten­erne la des­ti­nazione agri­co­la

La Regione intro­duce una novità stor­i­ca, atte­sa da anni: da oggi gli impren­di­tori agri­coli potran­no demolire, ricostru­ire e delo­cal­iz­zare all’interno del­la loro azien­da agri­co­la i man­u­fat­ti esisten­ti. Il tut­to a due con­dizioni: sen­za aumentare la cubatu­ra e con l’obbligo di man­ten­erne la des­ti­nazione agri­co­la. Una grande oppor­tu­nità di svilup­po e lavoro, per­ché si incen­ti­vano le attiv­ità eco­nomiche nel set­tore agri­co­lo e dei servizi.

Le aziende agri­cole pos­sono già pre­sentare prog­et­ti e pro­poste ai Comu­ni per dare un nuo­vo uti­liz­zo dei man­u­fat­ti esisten­ti: tur­is­mo rurale, ricettiv­ità rurale, trasfor­mazione e ven­di­ta dei prodot­ti agri­coli e tipi­ci,  ris­torazione e  degus­tazione di prodot­ti tipi­ci, attiv­ità didat­tiche, socio-cul­tur­ali, ricre­ative e ter­apeu­tiche-riabil­i­ta­tive.

Ecco cosa prevede il nuo­vo rego­la­men­to: la con­dizione per inter­venire è che il 90% del pro­prio ter­ri­to­rio azien­dale sia des­ti­na­to all’attività agri­co­la e che i prodot­ti uti­liz­za­ti siano per almeno il 50% prove­ni­en­ti dal­la stes­sa azien­da o da altre aziende agri­cole che oper­a­no nel ter­ri­to­rio regionale.

Una leva impor­tante di svilup­po sosteni­bile del sis­tema eco­nom­i­co e ter­ri­to­ri­ale. Il nuo­vo rego­la­men­to è uno stru­men­to deci­si­vo per il rag­giung­i­men­to di una serie di obi­et­tivi: met­tere fine all’espansione edilizia, tute­lare il ter­ri­to­rio agri­co­lo poten­zian­do l’agricoltura; gestire le aree nat­u­rali pro­tette per val­oriz­zarne gli aspet­ti ambi­en­tali, nat­u­ral­is­ti­ci ed eco­nomi­ci, aumentare l’offerta di servizi ai cit­ta­di­ni, creare nuovi posti di lavoro soprat­tut­to per i gio­vani, il tut­to con­tra­stan­do il fenom­e­no del­la fram­men­tazione fon­di­aria e del­la dis­mis­sione dell’agricoltura e incen­ti­van­do gli inter­ven­ti volti alla ricom­po­sizione e all’uso del ter­ri­to­rio agri­co­lo.

CASALE ABBANDONATO2“Nelle nos­tre cam­pagne ci sono tan­ti casali abban­do­nati, strut­ture agri­cole che non han­no più una fun­zione e spes­so dopo essere andate in rov­ina ven­gono trasfor­mate in obbro­bri o solo in immo­bili res­i­den­ziali, oppure ven­gono per anni abban­do­nate cre­an­do zone anche peri­colose – ha spie­ga­to il Pres­i­dente del­la Regione Lazio, Nico­la Zin­garet­ti, che ha aggiun­to — gra­zie a questo nuo­vo rego­la­men­to ques­ta fase si chi­ude.  È una bel­la riv­o­luzione e il cuore del­la pro­pos­ta è val­oriz­zare l’agricoltura regionale e il pae­sag­gio, e ren­dere la nos­tra regione più bel­la e più fruibile da parte dei tur­isti”.

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