SANTARELLI CONTRO ASTORRE: UN DECENNIO DI PARALISI POLITICA E DI MALGOVERNO A MARINO

SANTARELLI CONTRO ASTORRE: UN DECENNIO DI PARALISI POLITICA E DI MALGOVERNO A MARINO

08/09/2015 0 Di puntoacapo

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Giulio Santarelli

Giulio Santarel­li

SANTARELLI CONTRO ASTORRE: UN DECENNIO DI PARALISI POLITICA E DI MALGOVERNO A MARINO

LE ACCUSE DELLA CONSIGLIERA SANTURELLI FANNO EMERGERE I MALI STRUTTURALI DEL PD MARINESE MATURATI IN UN DECENNIO DI PARALISI POLITICA IMPOSTA DA ASTORRE

Nell’anno cor­rente Mari­no è assur­to agli “onori” del­la cronaca nazionale. Ad aprile scor­so per i man­dati che han­no pri­va­to del­la lib­ertà il Sin­da­co ed altri, dai domi­cil­iari alla traduzione a Rebib­bia; ora per le dimis­sioni dal par­ti­to e dal­la car­i­ca del­la con­sigliera del PD. Quest’ultimo episo­dio ha dato il pretesto ad un gior­nal­ista pres­ti­gioso come Gramelli­ni su LA STAMPA di Tori­no di gio­care tra “Mari­no Sin­da­co di Roma in vacan­za e il Sin­da­co di Mari­no in galera”.  Anche Antonel­la Mas­cali, su IL FATTO QUOTIDIANO ha alza­to il tiro fino a col­le­gare le vicende mari­ne­si con la polit­i­ca del Gov­er­no. Oper­azione asso­lu­ta­mente impro­poni­bile, dal momen­to che nel­la nos­tra pic­co­la sto­ria non ci sono gli estre­mi per chia­mare il Gov­er­no Ren­zi e il PD nazionale. Ma per chi come Travaglio è con­tro a pre­scindere, non è dif­fi­cile trovare il nes­so. San­turel­li ha moti­va­to le sue dimis­sioni con accuse gravi al PD per aver aval­la­to la sceller­a­ta polit­i­ca urban­is­ti­ca del Cen­tro Destra e in par­ti­co­lare la lot­tiz­zazione del Divi­no Amore. Era ora che qual­cuno del PD si accorgesse del­la ver­ità-valid­ità di ciò che noi soste­ni­amo dal 2008 e mostra che il malessere causato dagli inci­u­ci tra Astorre e Palozzi com­in­cia ad esplodere. Con le dimis­sioni del­la San­turel­li quali sce­nari pos­sono aprir­si? La sua denun­cia apre final­mente negli organi Region­ali e Provin­ciali del PD il vaso di Pan­do­ra delle intese tra Cen­tro Destra e Cen­tro Sin­is­tra che tra par­ente­si han­no snat­u­ra­to il PD e lo han­no pri­va­to del­la capac­ità di fare oppo­sizione e di esprimere una polit­i­ca alter­na­ti­va al Cen­tro Destra. Inci­u­ci tra Astorre e Palozzi che super­arono ogni lim­ite di decen­za alle pri­marie del Cen­tro Sin­is­tra con l’invasione di 600 elet­tori di Cen­tro Destra su 1800 votan­ti per con­sen­tire la vit­to­ria del can­dida­to che rompe­va l’unità del Cen­tro Sin­is­tra e apri­va le porte del suc­ces­so del Cen­tro Destra al pri­mo turno. Il PD Romano e Regionale fin ora si è sem­pre volta­to dall’altra parte e si è rifi­u­ta­to di pren­dere provved­i­men­ti. Ove anche in ques­ta cir­costan­za non dovesse accadere nul­la sarem­mo in pre­sen­za di un Par­ti­to liq­ui­do che rin­un­cia ad esistere e ad avere pre­sa sul ter­ri­to­rio. Le dichiarazioni del­la Seg­re­taria del PD locale con quel “ce ne fare­mo una ragione”mostrano l’incapacità a com­pren­dere la pro­fon­dità del­la crisi che attra­ver­sa il PD,che invece è pre­sente nel­la dichiarazione di Tra­balza,  che ha mostra­to sen­so politi­co e ten­ta­to un dial­o­go costrut­ti­vo. Ove nel PD dovessero prevalere le tesi del”ce ne fare­mo una ragione”le con­seguen­ze sareb­bero letali non solo per il PD ma si riper­cuotereb­bero su  tutte le forze politiche e  liste civiche di Cen­tro Sin­is­tra e avreb­bero come con­seguen­za di accen­tu­are gli attac­chi al PD ren­den­do impos­si­bile ricostru­ire una coal­izione di Cen­tro Sin­is­tra capace di can­di­dar­si a con­quistare la mag­gio­ran­za. Perciò,in atte­sa che il PD ricostru­is­ca le ragioni del­la sua pre­sen­za nel­la soci­età e nel con­cer­to politi­co, occorre fare ogni sfor­zo per far prevalere le ragioni che unis­cono rispet­to a quelle che divi­dono. Si con­vochi una con­ven­tion pro­gram­mat­i­ca per definire un prog­et­to alter­na­ti­vo a quel­lo real­iz­za­to da Palozzi negli ulti­mi 10 anni con una cemen­tifi­cazione del ter­ri­to­rio inva­si­va e speculativa;progetto basato sul­la riaf­fer­mazione del­la legal­ità nel Gov­er­no del­la cosa pubblica,sul rilan­cio dell’agricoltura di qual­ità, sug­li inves­ti­men­ti per riqual­i­fi­care i cen­tri abi­tati e offrire alle imp­rese edilizie un diver­so impiego delle risorse eco­nomiche ed umane,sul tur­is­mo la cul­tura e i beni cul­tur­ali e sul­la val­oriz­zazione dei Parchi dei Castel­li Romani e dell’Appia Antica,sulla rac­col­ta dei rifiu­ti por­ta a por­ta anche per ridurre l’incidenza del­la TARI sulle famiglie,insediare tut­ti gli isti­tu­ti del­la parte­ci­pazione popo­lare alla vita ammin­is­tra­ti­va pre­visti dal­lo Statu­to Comu­nale per rav­vi­vare la democrazia cadu­ta in letar­go nel decen­nio pas­sato. Ripren­dere il grande gemel­lag­gio delle sei Province Cap­i­tali del pri­mo nucleo di Unione Euro­pea per dare un con­trib­u­to dal bas­so alla cresci­ta dell’unità polit­i­ca dell’Europa . Avviare un con­fron­to sul­la Legal­ità con quelle par­ti di Cen­tro Destra che sem­bra stiano pren­den­do le dis­tanze da Palozzi e dai suoi meto­di arro­gan­ti e padronali. Elab­o­rare un prog­et­to dal pro­fi­lo alto resti­tuirebbe alla polit­i­ca e ai par­ti­ti e asso­ci­azioni la dig­nità riconosci­u­tale dal­la Car­ta Cos­ti­tuzionale; prog­et­ti com­pat­i­bili con la sal­va­guardia delle risorse nat­u­rali sui quali basare il con­fron­to e definire l’ambito delle alleanze aven­do come obbi­et­ti­vo la con­quista del­la mag­gio­ran­za.

Giulio Santarel­li

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