Roma. Manifestazione oceanica. Mediterraneo/Gaza: Mikeno della GSF ha attraccato

Roma. Manifestazione oceanica. Mediterraneo/Gaza: Mikeno della GSF ha attraccato

05/10/2025 0 Di Maurizio Aversa

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Rin­gra­zia­mo Sere­na Tara­bi­ni, di Radio Popo­la­re, per aver reso­con­ta­to di que­sta rile­van­tis­si­ma noti­zia, e di aver­ci con­sen­ti­to di ripro­por­la.
Con bre­ve pre­mes­sa. Abbia­mo con­fe­zio­na­to que­sto ser­vi­zio, cor­re­dan­do­lo del­la foto del­la nave Mike­no e di una foto aerea del­l’o­cea­no di par­te­ci­pan­ti alla mani­fe­sta­zio­ne di Roma. Il per­chè è facil­men­te intui­bi­le: l’a­de­sio­ne dei mani­fe­stan­ti, che da gior­ni e gior­ni, in Ita­lia e nel mon­do, mani­fe­stan­do e occu­pan­do uni­ver­si­tà e licei, rifiu­tan­do di cari­ca­re e sca­ri­ca­re mer­ci da e per Israe­le (a comin­cia­re dal­le armi), sono mobi­li­ta­ti, lo fan­no per alcu­ne cose pre­ci­se: innan­zi­tut­to per dire stop al geno­ci­dio in atto. in più per vede­re rico­no­sciu­to il dirit­to inter­na­zio­na­le uma­ni­ta­rio e poli­ti­co di aiu­ti uma­ni­ta­ri e del dirit­to del­la Pale­sti­na ad esi­ste­re. Quin­di anche per but­ta­re a mare tut­te le poli­ti­che riar­mi­ste che impon­go­no di fat­to una eco­no­mia di guer­ra, toglien­do dai bilan­ci sta­ta­li, quin­di in Ita­lia, dena­ri pub­bli­ci (nostri) per met­ter­li a ser­vi­zio di mul­ti­na­zio­na­li che pro­du­co­no guer­ra per otte­ne­re gas, petro­lio, mate­rie pri­me del­la Pale­sti­na e non di altri. Per que­sto, sape­re che la Glo­bal Sumud Flo­til­la, nel suo per­cor­so com­ples­si­va­men­te, ha rag­giun­to i pro­pri sco­pi — sen­za inter­rom­per­li — di man­te­ne­re gli occhi del mon­do sul­la Pale­sti­na e il suo popo­lo, e di ren­de­re pos­si­bi­le, con l’at­trac­co, la mani­fe­sta pos­si­bi­li­tà di crea­re un cor­ri­do­io uma­ni­ta­rio che annul­la la pro­ter­via di Israe­le è una con­nes­sio­ne diret­ta che va qui ricor­da­ta.

La Mike­no, coman­da­ta da Muham­mad Kuchuk­ti­gin, ha attrac­ca­to a Gaza. Lo ha appe­na annun­cia­to il gover­no tur­co
Rot­to il bloc­co ille­ga­le del­la for­za arma­ta più effi­cien­te del mon­do


La nave Mike­no è l’unica del­la Glo­bal Sumud Flo­til­la ad esse­re riu­sci­ta ad elu­de­re il bloc­co nava­le israe­lia­no e pene­tra­re nel­le acque ter­ri­to­ria­li di Gaza. A bor­do vi sono per­so­ne di diver­se nazio­na­li­tà, fra cui l’attivista tur­co Muham­med Huzey­fe Kucuk Alpek­tin, avvo­ca­to e capi­ta­no civi­le dell’imbarcazione, che sui social tur­chi per mol­ti è diven­ta­to un eroe. La par­te­ci­pa­zio­ne sia mate­ria­le che mora­le del­la Tur­chia all’iniziativa del­la Glo­bal Sumud Flo­til­la è impor­tan­te. Quel­la tur­ca è una del­le dele­ga­zio­ni più nume­ro­se fra i pae­si par­te­ci­pan­ti: è costi­tui­ta da atti­vi­sti, poli­ti­ci, ope­ra­to­ri sani­ta­ri, difen­so­ri dei dirit­ti uma­ni, distri­bui­ti su diver­se imbar­ca­zio­ni. La mis­sio­ne è segui­ta dif­fu­sa­men­te dai mez­zi di infor­ma­zio­ne tur­chi, sia gover­na­ti­vi che di oppo­si­zio­ne. Il gover­no tur­co ha coor­di­na­to la for­ni­tu­ra di cibo e mate­ria­le medi­co alla Flo­til­la e in più di un’occasione ha dichia­ra­to di sta­re vigi­lan­do sull’iniziativa e che sareb­be inter­ve­nu­to se neces­sa­rio con uni­tà di soc­cor­so e anche con navi da guer­ra. Il mini­stro degli este­ri tur­co ha fir­ma­to una dichia­ra­zio­ne con­giun­ta con altri Pae­si sul­la sicu­rez­za del­la Flo­til­la, chie­den­do che non ven­ga­no com­piu­te azio­ni ille­ga­li con­tro i par­te­ci­pan­ti. Anche in vir­tù di que­sto la pro­cu­ra di Istan­bul ha aper­to un’indagine con­tro i pri­mi 24 arre­sti di cit­ta­di­ni tur­chi che si tro­va­va­no sul­le imbar­ca­zio­ni inter­cet­ta­te da Israe­le. L’iniziativa dei giu­di­ci fa rife­ri­men­to alla Con­ven­zio­ne del­le Nazio­ni Uni­te sul dirit­to del mare e si inda­ga nell’ambito di vari rea­ti: dal­la pri­va­zio­ne del­la liber­tà per­so­na­le, al seque­stro o deten­zio­ne di mez­zi di tra­spor­to, alla rapi­na aggra­va­ta fino al dan­neg­gia­men­to di beni e alla tor­tu­ra. La stam­pa tur­ca, in que­ste ore, non usa mez­zi ter­mi­ni e descri­ve le for­ze israe­lia­ne come bar­ba­re. In una dichia­ra­zio­ne uffi­cia­le il por­ta­vo­ce del gover­no ha richie­sto il rila­scio imme­dia­to dei cit­ta­di­ni tur­chi e di tut­ti i mem­bri del­la Flo­til­la e riba­di­to che è il gover­no di Israe­le a dover esse­re puni­to per i cri­mi­ni di guer­ra e il geno­ci­dio di cui si sta mac­chian­do. Nel frat­tem­po, da Hatay, sul­la costa sud orien­ta­le tur­ca, sono par­ti­te 45 imbar­ca­zio­ni civi­li a soste­gno del­la Flo­til­la: le imma­gi­ni mostra­no del­le bar­che mol­to pic­co­le, cari­che di per­so­ne e ban­die­re del­la Pale­sti­na che pren­do­no il lar­go in dire­zio­ne di Gaza.

l’o­cea­ni­ca par­te­ci­pa­zio­ne plu­ra­le che ha sfi­la­to, par­ten­do da qui, Por­ta San Pao­lo in Roma, per tut­ta la capi­ta­le ieri 4 otto­bre

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