Airbnb Italia: il turismo domestico registra un +40% rispetto al 2019 

Airbnb Italia: il turismo domestico registra un +40% rispetto al 2019 

07/07/2025 0 Di Redazione

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 897 vol­te!

Caro vita, gli italiani riscoprono il fascino del Belpaese: su Airbnb il turismo domestico registra un +40% rispetto al 2019 

  • Rispet­to al pre-pan­de­mia, i sog­gior­ni dome­sti­ci aumen­ta­no del 40%, con pun­te record in Lom­bar­dia (75%) e Moli­se (85%).
  • Nel 2024, metà del­le pre­no­ta­zio­ni in Ita­lia su Airbnb è sta­ta effet­tua­ta da viag­gia­to­ri ita­lia­ni.
  • Le pre­no­ta­zio­ni all’interno del­la stes­sa regio­ne sono cre­sciu­te di oltre il 10% rispet­to all’anno pre­ce­den­te, segnan­do un ritor­no alla vacan­za fuo­ri por­ta. 
  • Cre­sco­no i pic­co­li bor­ghi, Ligna­na in Pie­mon­te e Casa­let­to Vaprio in Lom­bar­dia accol­go­no per la pri­ma vol­ta ospi­ti Airbnb.

Il caro vita con­ti­nua a far­si sen­ti­re, ma non fer­ma la voglia di viag­gia­re. Cam­bia però il modo: nel 2024 sem­pre più ita­lia­ni han­no scel­to di resta­re in Ita­lia, risco­pren­do mete vici­ne, spes­so fami­lia­ri, ma non per que­sto meno sor­pren­den­ti. A gui­da­re que­sta ten­den­za non è solo l’attenzione al por­ta­fo­glio, ma anche il desi­de­rio di espe­rien­ze più auten­ti­che e soste­ni­bi­li. Secon­do i nuo­vi dati dif­fu­si da Airbnb, i sog­gior­ni dome­sti­ci sono aumen­ta­ti del 20% rispet­to al 2022 e del 44% rispet­to al 2019 e oggi una pre­no­ta­zio­ne su due in Ita­lia è effet­tua­ta da viag­gia­to­ri ita­lia­ni. Un dato che rac­con­ta di un turi­smo più con­sa­pe­vo­le e radi­ca­to, capa­ce di valo­riz­za­re la varie­tà e la bel­lez­za del ter­ri­to­rio nazio­na­le: dal­le cit­tà d’arte ai bor­ghi medie­va­li, dal­le col­li­ne alle spiag­ge, ogni ango­lo d’Italia diven­ta una meta di pros­si­mi­tà, scel­ta anche per con­te­ne­re l’impatto eco­no­mi­co del viag­gio.

Lombardia, Puglia e Sardegna tra le mete preferite. Molise e Trentino corrono più di tutti

Nel 2024, Lom­bar­dia, Puglia e Sar­de­gna si con­fer­ma­no tra le mete più scel­te dagli ita­lia­ni su Airbnb, non solo per l’incremento regi­stra­to rispet­to al 2019, ma anche per il volu­me asso­lu­to di sog­gior­ni dome­sti­ci ospi­ta­ti. La Lom­bar­dia, in par­ti­co­la­re, ha segna­to un +75% rispet­to al perio­do pre-pan­de­mi­co, trai­na­ta da un’offerta che inclu­de mete tran­quil­le come il Lago d’Iseo, la Val­tel­li­na e i bor­ghi del­la Brian­za. La Puglia, con un +69,5%, con­ti­nua a con­qui­sta­re gli ita­lia­ni gra­zie al mix di pae­sag­gi, cul­tu­ra e ospi­ta­li­tà dif­fu­sa, men­tre la Sar­de­gna cre­sce del 54%, con­so­li­dan­do il pro­prio appeal anche oltre la sta­gio­ne bal­nea­re, gra­zie alla risco­per­ta del­le aree inter­ne.

A sor­pren­de­re è però il Moli­se, che regi­stra un incre­men­to dell’85% rispet­to al 2019 – il secon­do più alto a livel­lo nazio­na­le, supe­ra­to solo dal Tren­ti­no-Alto Adi­ge (+87,5%)

Turismo locale: Lombardia, Piemonte e Lazio guidano il cambiamento

L’impatto del caro vita si riflet­te anche nel­la scel­ta di rima­ne­re all’interno del­la pro­pria regio­ne: sem­pre più ita­lia­ni infat­ti scel­go­no mete vici­ne, acces­si­bi­li e fami­lia­ri per bre­vi sog­gior­ni, wee­kend o sem­pli­ci pau­se rige­ne­ran­ti. A livel­lo nazio­na­le, i sog­gior­ni all’interno del­la pro­pria regio­ne sono cre­sciu­ti in media di cir­ca il 10% nel 2024 rispet­to all’anno pre­ce­den­te, segna­lan­do un inte­res­se in inte­res­se in cre­sci­ta per il turi­smo loca­le. 

Rispet­to al 2019, la Lom­bar­dia ha regi­stra­to un incre­men­to del +66% nei sog­gior­ni effet­tua­ti da resi­den­ti all’interno del­la stes­sa regio­ne, segui­ta dal Pie­mon­te con un +55%e dal Lazio, che segna un +32%. Que­ste tre regio­ni, gra­zie alla varie­tà dell’offerta e alla pre­sen­za sia di gran­di cit­tà sia di ter­ri­to­ri natu­ra­li e bor­ghi dif­fu­si, si con­fer­ma­no tra le più atti­ve sul fron­te del turi­smo di pros­si­mi­tà.

Dai laghi lom­bar­di alle col­li­ne del Mon­fer­ra­to, fino alle cam­pa­gne e alle coste del Lazio, i dati rac­con­ta­no di un’Italia che risco­pre il valo­re del viag­gio a cor­to rag­gio. Una scel­ta sem­pre più dif­fu­sa e con­sa­pe­vo­le, capa­ce di gene­ra­re nuo­ve occa­sio­ni di sco­per­ta e di valo­riz­za­re il patri­mo­nio loca­le, anche a pochi chi­lo­me­tri da casa.

Piccoli borghi, nuove rotte: l’ospitalità diffusa apre le porte al turismo locale

In tem­pi di atten­zio­ne cre­scen­te ai costi, anche i pic­co­li bor­ghi entra­no nel­la map­pa del­le desti­na­zio­ni. Nel 2024, nuo­vi comu­ni ita­lia­ni han­no accol­to per la pri­ma vol­ta ospi­ti tra­mi­te Airbnb, segnan­do l’ingresso nel turi­smo nazio­na­le di loca­li­tà fuo­ri dai cir­cui­ti tra­di­zio­na­li. Gra­zie all’ospitalità dif­fu­sa, anche pic­co­li bor­ghi rura­li e poco cono­sciu­ti stan­no tro­van­do visi­bi­li­tà e nuo­ve oppor­tu­ni­tà eco­no­mi­che, atti­ran­do viag­gia­to­ri in cer­ca di auten­ti­ci­tà e tran­quil­li­tà.

 Ecco la top 10 del­le mete emer­gen­ti che si stan­no facen­do spa­zio nel­la map­pa del turi­smo di pros­si­mi­tà:

  1. Ligna­na (Pie­mon­te) – Immer­sa tra le risa­ie del ver­cel­le­se, auten­ti­ca e poco bat­tu­ta.
  2. Casa­let­to Vaprio (Lom­bar­dia) – Con il suo cen­tro sto­ri­co agri­co­lo.
  3. Sam­bu­ci (Lazio) – Bor­go medie­va­le domi­na­to dall’elegante Castel­lo Theo­do­li.
  4. Sospi­ro (Lom­bar­dia) – Pae­se di anti­che tra­di­zio­ni con­ta­di­ne e atmo­sfe­ra genui­na.
  5. Oze­gna (Pie­mon­te) – Sug­ge­sti­vo intrec­cio di natu­ra e archi­tet­tu­ra sto­ri­ca.
  6. Roc­ca­no­va (Basi­li­ca­ta) – Inca­sto­na­to tra col­li­ne e vigne­ti, idea­le per un turi­smo len­to.
  7. Con­fien­za (Lom­bar­dia) – Bor­go sem­pli­ce, per­fet­to per chi cer­ca tran­quil­li­tà.
  8. Bar­ba­nia (Pie­mon­te) – Tran­quil­la loca­li­tà immer­sa tra cam­pa­gne e sto­ria.
  9. Gazol­do degli Ippo­li­ti (Lom­bar­dia) – Cono­sciu­to per le sue vil­le sto­ri­che.
  10. San Loren­zo del Val­lo (Cala­bria) – Pae­se col­li­na­re con un ric­co patri­mo­nio cul­tu­ra­le.

Sta emer­gen­do una nuo­va map­pa dell’ospitalità fat­ta di luo­ghi fuo­ri rot­ta ma ric­chi di sto­rie, natu­ra e iden­ti­tà. Un’Italia che si risco­pre a pas­so len­to, soste­ni­bi­le e più vici­na a chi que­sti ter­ri­to­ri li abi­ta e li risco­pre.

Related Images: