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Con “Un giallo in comunità” termina la prima annualità del progetto Tempo Sospeso
06/07/2025 0 Di Anna Maria GavottiQuesto articolo è stato letto 629 volte!
Successo della serata finale presso la cooperativa sociale GNOSIS di Castelluccia
Soddisfazione di Sabina Barzilai ideatrice del progetto e di Angela D’Agostino partner organizzativa
di Anna Maria Gavotti
Il giardino della cooperativa sociale GNOSIS di Castelluccia è stato il palcoscenico, sabato 5 luglio 2025, dell’esibizione finale di ragazzi e operatori che hanno partecipato al progetto “Tempo Sospeso” nell’ambito delle Officine di Teatro Sociale Biennio 2024–2026 ideato da Sabina Barzilai e realizzato da Artemista in collaborazione con la stessa GNOSIS con il contributo della Regione Lazio – Direzione Cultura, Politiche Giovanili, Area Spettacolo dal vivo e dell’Unione Europea.
E’ stato scelto un luogo a loro familiare, nel quale potessero muoversi con sicurezza che non provocasse loro ansie ulteriori oltre quelle da prestazione davanti a un pubblico volutamente non numeroso.
Il titolo dello spettacolo “Giallo in comunità”: una restituzione divertente, ironica, poetica con brani musicali scelti dai ragazzi e che ben si attagliavano ai contenuti dell’evento e agli scopi del progetto.
Abbiamo chiesto al termine dell’esibizione alle figure che hanno coordinato il progetto una loro valutazione in merito al lavoro svolto dai ragazzi. Queste le loro parole a cominciare da Sabina Barzilai che ha scritto il copione raccogliendo tutti i contributi pervenuti dai ragazzi stessi, alla quale abbiamo chiesto una sintesi di questa esperienza.
“La realtà è che noi abbiamo molto da imparare e da scoprire da questi ragazzi. Pensiamo che siano dei contenitori vuoti, un po’ come i bambini, nella cui mente inculchiamo concetti e idee. Invece basta creare le condizioni migliori per loro ed essi — per effetto maieutico — esprimono timori, desideri, gioie e speranze personali. All’interno del laboratorio di scrittura, alcuni si sono ispirati ad autrici come Saffo, Alda Merini, altri hanno prodotto scritti originali”.
Avevate un copione da seguire?
“All’inizio non c’era il copione. L’ho scritto io. Si tratta di un divertissementche si intitola “Giallo in comunità” incentrato sulla sparizione del Direttore il dottor Pinkus. A me serviva una cornice per inanellare tutti i loro contributi. La storia è un pretesto in realtà. Inoltre importante è anche dire che le musiche sono state tutte scelte da loro. Inizialmente è stata fatta una play list di 14 brani, poi le abbiamo selezionate secondo le loro indicazioni: da La Cura di Battiato a Viva la Vida dei Cold Play, a The Lazy song di Bruno Mars”.
A conclusione di questa prima annualità abbiamo chiesto alla dott.ssa Angela D’Agostino, Presidente della GNOSIS, quali sono stati i risultati e come hanno affrontati i ragazzi questa nuova avventura. Queste le sue parole:
”Noi siamo stati molto contenti di essere parte di questo progetto con l’associazione presieduta da Sabina Barzilai e quando ce l’ha proposta era proprio allineata con la nostra intenzione e la nostra programmazione perché il teatro e l’espressività rappresentano un aspetto molto importante per la terapia e il percorso di riabilitazione delle persone che stanno nelle nostre comunità e nei nostri progetti in generale perché si lavora sull’emotività, sulle emozioni, sulla gestione delle emozioni sulla espressione delle emozioni, sulla creatività, quindi anche sulla stimolazione e sollecitazione. Ha aiutato molte persone ad uscire da forme di chiusura, di isolamento, un po’ di ritiro e li ha aiutati a stare nel gruppo”
Ci sono stati momenti di difficoltà?
“Momenti di difficoltà no. Perché Sabina è brava e comunque era sempre affiancata da uno psicologo che ha svolto una funzione di tutoraggio, che è stato sempre presente. Ci sono stati degli appuntamenti mancati, degli incontri in cui erano veramente molto pochi i ragazzi perché hanno deciso di non partecipare, per un motivo o per un altro, però Sabina non ha mollato è andata avanti, ha mantenuto la sua costanza, è sempre stata puntuale a tutti gli appuntamenti e questo ha aiutato anche i ragazzi a capire che questo era un contesto stabile e continuativo”.
La partecipazione al progetto come è avvenuta? E’ stata mossa da una volontà dei ragazzi?
“All’inizio il progetto è stato presentato in Assemblea delle comunità ed è stato chiesto chi si voleva proporre per partecipare. C’è stato chi si è proposto in maniera molto decisa, qualcuno era motivato ma era molto riservato e quindi è stato aiutato dagli operatori a capire bene cosa volesse fare e quindi poi la scelta è stata loro”.
Quindi si procede verso la seconda annualità?
“Certo. E’ una cosa bella perché c’è una continuità. Si può lavorare su un gruppo su diversi aspetti: sia di spettacolo e di rappresentazione teatrale sia di altre dinamiche interne al gruppo. Siamo molto contenti”.
Infine abbiamo voluto ascoltare Luca Vignali, psicologo e musicista, che si è messo in gioco con i ragazzi durante tutto il progetto iniziato nel 2024.
“Al di là dello spettacolo è stata una esperienza fondamentale per i ragazzi. Imparare a portare a termine un progetto con certa costanza e coerenza interna diventando così espressione delle loro emozioni Portare così i loro vissuti è qualcosa di difficile già per chi ha un vissuto di serenità, per loro che hanno un vissuto molto difficile è stata una grande impresa e l’hanno portata a termine veramente bene. Quasi tutti i componimenti erano scritti da loro e devo dire erano scritti anche bene. Si sono messi tra loro li hanno revisionati, hanno fatto un bel lavoro di gruppo che li ha portati a far emergere ognuno di loro”.
Il valore aggiunto di essere anche musicista ha aiutato nel rapporto con i ragazzi?
“Assolutamente, c’è tutta una componente oltre che emotivo/esperenziali anche tecnica dello stare a tempo, dello stare nel momento, devo dire abbiamo lavorato bene. Poi ultimamente abbiamo fatto un laboratorio di musica oltre a quello teatrale e se lo sono portato dietro molto bene”.
L’evento di ieri sera alla Gnosis di Castelluccia testimonia quanto il lavorare insieme porti beneficio alla comunità sociale del territorio non solo a chi vi partecipa attivamente, ma anche a chi ne fruisce gli esiti, da spettatore e da osservatore, ma anche da componente attivo di questa comunità civile. Aspettiamo con gioia la prosecuzione del progetto e la sua restituzione al termine della seconda annualità nel 2026.
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Anna Maria Gavotti nasce a Grottaferrata (RM) il 20 luglio 1956 e all’età di 13 anni si trasferisce con la famiglia a Marino dove tuttora risiede. Si diploma nel 1974/75 al Liceo Classico “Ugo Foscolo” di Albano Laziale e nel 1983 comincia a lavorare presso il Comune di Marino fino all’agosto 2023, data del suo pensionamento, con una parentesi importante al Parco Regionale dei Castelli Romani dal 1989 al 1998. Dal 1993 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio, che le ha permesso di svolgere l’attività di Addetto Stampa all’interno dell’Ente negli ultimi venticinque anni. Appassionata anche di Cerimoniale vanta numerosi Corsi di formazione con i massimi esperti italiani nel settore. Attualmente è iscritta al 3° anno del Corso di laurea in Comunicazione e Multimedia presso l’Università telematica Mercatorum (perché aveva un sogno nel cassetto da realizzare), svolge attività di ufficio stampa per associazioni socio-culturali e collabora con la testata giornalistica Castelli Notizie.
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Anna Maria Gavotti nasce a Grottaferrata (RM) il 20 luglio 1956 e all’età di 13 anni si trasferisce con la famiglia a Marino dove tuttora risiede. Si diploma nel 1974/75 al Liceo Classico “Ugo Foscolo” di Albano Laziale e nel 1983 comincia a lavorare presso il Comune di Marino fino all’agosto 2023, data del suo pensionamento, con una parentesi importante al Parco Regionale dei Castelli Romani dal 1989 al 1998. Dal 1993 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio, che le ha permesso di svolgere l’attività di Addetto Stampa all’interno dell’Ente negli ultimi venticinque anni. Appassionata anche di Cerimoniale vanta numerosi Corsi di formazione con i massimi esperti italiani nel settore. Attualmente è iscritta al 3° anno del Corso di laurea in Comunicazione e Multimedia presso l’Università telematica Mercatorum (perché aveva un sogno nel cassetto da realizzare), svolge attività di ufficio stampa per associazioni socio-culturali e collabora con la testata giornalistica Castelli Notizie.