Marino. PCI: sabato 21 prima saremo a Roma e dopo a Bibliopop

Marino. PCI: sabato 21 prima saremo a Roma e dopo a Bibliopop

20/06/2025 0 Di Maurizio Aversa

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In que­sti gior­ni si stan­no deli­nean­do sce­na­ri di guer­ra. Così come movi­men­ti di lot­ta per la pace. Come comu­ni­sti sia­mo al fian­co del popo­lo pale­sti­ne­se, da sem­pre. Con deter­mi­na­zio­ne come ci ha indi­riz­za­to nel­la sto­ria pre­ce­den­te Enri­co Ber­lin­guer. Negli ulti­mi decen­ni sono muta­te alcu­ne con­di­zio­ni basi­la­ri degli asset­ti mon­dia­li. Il rife­ri­men­to è all’economia, ma, soprat­tut­to, al pro­ta­go­ni­smo posi­ti­vo di milio­ni di uomi­ni e don­ne che fino a qual­che decen­nio fa era­no, di fat­to, ai mar­gi­ni dell’umanità. Oggi non è più così. Non esi­ste più un bloc­co a due del­le super­po­ten­ze (USA-Unio­ne Sovie­ti­ca). Non esi­ste più infat­ti il Pat­to di Var­sa­via. C’è la Rus­sia, che è una gran­de poten­za (eco­no­mi­ca e mili­ta­re) pure se non pri­meg­gia. Ci sono gli USA, gran­de poten­za (mili­ta­re ed eco­no­mi­ca) pure se sul ver­san­te eco­no­mi­co non pri­meg­gia. Poi ci sono mol­te nuo­ve gran­di poten­ze (soprat­tut­to eco­no­mi­che, ma anche mili­ta­ri) come la Cina, l’India, il Bra­si­le, e nume­ro­se altri sta­ti, come la Tur­chia, il Suda­fri­ca, l’Iran e asso­cia­zio­ni di Sta­ti come quel­li del­la peni­so­la ara­bi­ca o dell’Africa e dell’estremo orien­te o del suda­me­ri­ca, che sono lì a testi­mo­nia­re che gli equi­li­bri mon­dia­li non sono risol­vi­bi­li nè in una fal­sa par­ti­ta a due, tan­to meno con la con­ces­sio­ne a gen­dar­me del mon­do agli USA. Ciò vuol dire pra­ti­ca­men­te, oggi, subi­to, che se c’è una cosa inu­ti­le e dan­no­sa nel mon­do è l’esistenza di una strut­tu­ra “di dife­sa” occi­den­ta­le come la NATO. Fini­to il pat­to di Var­sa­via, fini­to il com­pi­to del­la NATO. A meno che… A meno che, non sia una bal­la quel­la del­la dife­sa. A meno che l’unico vero inten­to di que­sta “mac­chi­na bel­li­ca” non sia con­qui­sta­re sta­ti, eco­no­mie, mer­ca­ti, popo­li, per met­ter­li a ser­vi­zio di poten­ti. Ancor di più, quin­di, è dimo­stra­ta la peri­co­lo­sa inu­ti­li­tà, ovve­ro la neces­sa­ria scel­ta per l’umanità di fare a meno del­la NATO. In subor­di­ne, fal­san­do le car­te, con accor­di “euro­pei” che ven­go­no spac­cia­ti per UE, met­to­no insie­me Gran Bre­ta­gna, Cana­da, e alcu­ni sta­ti, qua­si tut­ti, del­la UE, per orga­niz­za­re (alter­na­ti­va­men­te alla NATO?) la “dife­sa euro­pea”. Per difen­der­ci da chi? Dai col­pi di sta­to orga­niz­za­ti dal­la NATO, dagli USA e dal­la Gran Bre­ta­gna? L’Europa non può rea­liz­zar­si qua­le gigan­te­sca fab­bri­ca del­le armi! Que­sti due pun­ti di un pro­gram­ma fon­da­men­ta­le — che sicu­ra­men­te rispon­de alla ana­li­si dei comu­ni­sti, ma che altret­tan­to sicu­ra­men­te è con­di­vi­si­bi­le, per­chè vero, da mol­tis­si­mi altri sog­get­ti poli­ti­ci e socia­li e da milio­ni di uomi­ni e don­ne in ogni dove- sono sta­ti il moti­vo di divi­sio­ne per la mani­fe­sta­zio­ne di saba­to 21 a Roma.

Quin­di chi è più deter­mi­na­to a chia­ma­re col pro­prio nome l’origine degli attua­li mali, del medio orien­te e del mon­do, sarà a piaz­za Vit­to­rio. Chi cre­de che comun­que, poi si potrà vede­re e ragio­na­re sul­la “dife­sa euro­pea” e sen­za strac­cia­re la NATO sarà a Por­ta San Pao­lo. Le deci­ne di miglia­ia di uomi­ni e don­ne che pro­ba­bil­men­te attra­ver­se­ran­no Roma saba­to, avran­no in comu­ne la for­te richie­sta di ces­sa­te il fuo­co. L’indispensabile con­dan­na affin­chè si arre­sti l’assalto di Israe­le all’Iran. La tota­le soli­da­rie­tà, vici­nan­za e con­di­vi­sio­ne alla esi­sten­za del­la Pale­sti­na libe­ra ed auto­de­ter­mi­na­ta. Per que­sto la buo­na noti­zia è che sep­pu­re da par­ten­ze dif­fe­ren­ti, i signo­ri del­la guer­ra, dovran­no pren­de­re atto che il Colos­seo e via dei Fori impe­ria­li sono il luo­go fisi­co che uni­rà le due mani­fe­sta­zio­ni con­tro i nemi­ci veri: fer­ma­re la guer­ra, fer­ma­re il riar­mo, libe­ra­re il popo­lo pale­sti­ne­se. Per que­sto, coe­ren­te­men­te, i comu­ni­sti di Mari­no e dei Castel­li roma­ni, oltre a chiun­que altro voglia par­te­ci­pa­re, ha ade­ri­to e par­te­ci­pe­rà alla ini­zia­ti­va di Biblio­pop a S. Maria del­le Mole, dove ver­rà pro­iet­ta­to, dal­le 18.30, “No Other Land”, e dove sarà pre­sen­te You­sef Sal­man, pre­si­den­te del­la comu­ni­tà pale­sti­ne­se di Roma e Lazio.

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