Roma: ecco la Stagione Teatrale 2025–26 del Teatro Vascello

Roma: ecco la Stagione Teatrale 2025–26 del Teatro Vascello

19/06/2025 0 Di Redazione

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STAGIONE TEATRALE 2025 – 2026 del TEATRO VASCELLO,
dal 23 settembre 2025 al 24 maggio 2026 si alterneranno 29 spettacoli su uno dei palcoscenici d’Italia sempre più, amati dal pubblico

Manuela Kustermann Presenta la Stagione Teatro Vascello 2025–2026

Teatro d’Arte, Ricerca e Futuro

 

 

Sono que­ste le coor­di­na­te che gui­da­no, anche quest’anno, la rot­ta del Tea­tro Vascel­lo.

Una sta­gio­ne, la 2025–2026, pen­sa­ta come un attra­ver­sa­men­to.

Un viag­gio tra lin­guag­gi, visio­ni, spe­ri­men­ta­zio­ni.

Un atto poe­ti­co e poli­ti­co insie­me.

Fede­li alla nostra voca­zio­ne, con­ti­nuia­mo a bat­te­re la stra­da del­la ricer­ca, dell’innovazione, del­la memo­ria viva.

Non una sem­pli­ce ras­se­gna di spet­ta­co­li, ma un can­tie­re di sen­so, un labo­ra­to­rio del­la for­ma che sfi­da l’omologazione e scar­di­na le cer­tez­ze.

In sce­na, i nomi più auda­ci e signi­fi­ca­ti­vi del pano­ra­ma tea­tra­le con­tem­po­ra­neo.

Voci indi­pen­den­ti, radi­ca­li, capa­ci di rein­ven­ta­re il tea­tro come luo­go di rive­la­zio­ne.

Ognu­no con la pro­pria gram­ma­ti­ca, ognu­no con la pro­pria neces­si­tà.

Cre­dia­mo in un tea­tro che cura, che scuo­te, che non con­so­la.

In una paro­la sce­ni­ca che resi­ste: neces­sa­ria, non addo­me­sti­ca­ta, mai neu­tra.

Con­tro le nar­ra­zio­ni domi­nan­ti e il lin­guag­gio mani­po­la­to dall’infocrazia, il nostro tea­tro si fa spa­zio di resi­lien­za sim­bo­li­ca.

Una paro­la vera, viva, imper­ti­nen­te.

Una paro­la che difen­de l’umano, la sua com­ples­si­tà, la sua fra­gi­li­tà.

Il Tea­tro Vascel­lo è que­sto: un micro­co­smo cul­tu­ra­le inquie­to e irri­nun­cia­bi­le.

Un avam­po­sto. Un pun­to fer­mo nel vor­ti­ce.

Accan­to alla nostra pro­gram­ma­zio­ne – che abbrac­cia pro­sa, dan­za, musi­ca – con­ti­nua la col­la­bo­ra­zio­ne con il RomaEu­ro­pa Festi­val, che quest’anno si raf­for­za anche attra­ver­so nuo­ve copro­du­zio­ni di rilie­vo nazio­na­le.

La sta­gio­ne si apri­rà a fine set­tem­bre con una ras­se­gna di spet­ta­co­li dedi­ca­ti al tea­tro eti­co e civi­le: ope­re poten­ti, urgen­ti, imper­di­bi­li.

E nel nostro foyer, spa­zio vivo e pul­san­te, tor­ne­ran­no gli appun­ta­men­ti con la musi­ca dal vivo e la stand-up come­dy.

Vi invi­tia­mo a sco­pri­re gli spet­ta­co­li in pro­gram­ma e a con­ti­nua­re con noi que­sto viag­gio, sem­pre alla ricer­ca di un tea­tro che non ave­te mai visto.

E che non pote­te dimen­ti­ca­re.

Manue­la Kuster­mann

23–24 set­tem­bre (mar­te­dì e mer­co­le­dì h 21)

MICROCLIMA

Scrit­to e diret­to da Ales­sia Cri­sto­fa­nil­li

Con Fede­ri­co Gat­ti, Syl­via Mil­ton, Luca di Ses­sa

Movi­men­ti di sce­na Alber­to Bel­lan­di

Sce­ne Eleo­no­ra Tic­ca 

Costu­mi Nika Cam­pi­si

Orga­niz­za­zio­ne e Uffi­cio Stam­pa Chia­ra Cru­pi — Artin­con­nes­sio­ne

Con­su­len­te poli­to­lo­go Luca Argen­ta 

Pro­du­zio­ne Fra­gi­le Spa­zio, Fon­da­zio­ne Frie­drich-Ebert-Stif­tung 

La Fab­bri­ca del­l’At­to­re – tea­tro Vascel­lo

in col­la­bo­ra­zio­ne con Media Part­ner Sco­mo­do- La reda­zio­ne 

Dura­ta 1 ora e 20 minu­ti 

VIDEO DI PRESENTAZIONE DI Ales­sia Cri­sto­fa­nil­li https://youtu.be/ezNw9PLz9BE 

Sinos­si

“Che cosa era­no le mani­fe­sta­zio­ni papà?” chie­de Demo a Rud pri­ma di pren­de­re son­no. È sera e nel­la casa-viva­io in cui vivo­no insie­me a 138 pian­te l’a­ria è così den­sa che sem­bra di toc­car­la. Edda e Rud han­no 3 figli e tan­te pian­te che chia­ma­no per nome ogni mat­ti­na. Non sap­pia­no nul­la né del luo­go né del tem­po in cui si tro­va­no. Edda e Rud si sono bat­tu­ti per i valo­ri del­la demo­cra­zia quan­do era­no più gio­va­ni ed ora nel ten­ta­ti­vo di rima­ne­re coe­ren­ti, con­du­co­no un’esistenza sospe­sa tra quel­lo che in cui cre­do­no e quel­lo che biso­gna fare per sta­re in pie­di. 

Que­sto equi­li­brio opa­co potreb­be resi­ste­re anco­ra a lun­go, ma quel­la sera di set­tem­bre una man­cia­ta di paro­le sus­sur­ra­te duran­te una cena, met­to­no in cri­si l’ecosistema da den­tro, le cer­tez­ze crol­la­no, insie­me alle pian­te sul­le men­so­le, per un atti­mo il mon­do si rove­scia, si apre la stra­da al dub­bio e alla mes­sa in discus­sio­ne di tut­ta una vita. 

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/microclima/268572 

 

26–27-28 set­tem­bre (vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

A PLACE OF SAFETY
Viag­gio nel Medi­ter­ra­neo cen­tra­le

idea­zio­ne Kepler-452
regia e dram­ma­tur­gia Enri­co Baral­di e Nico­la Bor­ghe­si
con Nico­la Bor­ghe­si, Fla­vio Cata­la­no, Miguel Duar­te, Gior­gia Linar­di, Flo­ria­na Pati, José Ricar­do Peña
assi­sten­te alla regia Rober­ta Gabrie­le
sce­ne e costu­mi Alber­to Favret­to
dise­gno luci Maria Domè­nech
suo­no e musi­che Mas­si­mo Caroz­zi
con­su­len­te per il movi­men­to Mar­ta Ciap­pi­na
pro­du­zio­ne Emi­lia Roma­gna Tea­tro ERT / Tea­tro Nazio­na­le, Tea­tro Meta­sta­sio di Pra­to, CSS Tea­tro sta­bi­le di inno­va­zio­ne del Friu­li Vene­zia Giu­lia, Théâ­tre des 13 ven­ts CDN Mont­pel­lier (Fran­cia)

in col­la­bo­ra­zio­ne con Sea-Watch e EMERGENCY

il pro­get­to gode del soste­gno del ban­do Cul­tu­re Moves Euro­pe, finan­zia­to dall’Unio­ne Euro­pea e dal Goe­the-Insti­tut

spet­ta­co­lo in ita­lia­no, ingle­se, spa­gno­lo e por­to­ghe­se con sovra tito­li 

Dura­ta 1 ora e 50 minu­ti

GUARDA IL TRAILER A PLACE OF SAFETY Viag­gio nel Medi­ter­ra­neo cen­tra­le idea­zio­ne Kepler-452 video Vla­di­mir Ber­toz­zi https://youtu.be/IckPb146YQ0 

VIDEO DI PRESENTAZIONE DI Enri­co Baral­di e Nico­la Bor­ghe­si https://youtu.be/-BDRHK7KwHo

Una com­pa­gnia di tea­tro si imbar­ca su una nave di ricer­ca e soc­cor­so nel Medi­ter­ra­neo cen­tra­le. Non san­no bene cosa stan­no cer­can­do, san­no solo che da tem­po sen­to­no par­la­re di ciò che acca­de a pochi chi­lo­me­tri dal­le coste ita­lia­ne e voglio­no capi­re in pri­ma per­so­na uno dei feno­me­ni più dram­ma­ti­ci degli ulti­mi anni: la trat­ta migra­to­ria più leta­le al mon­do, un gran­de rimos­so col­let­ti­vo del­la civil­tà euro­pea.

A pla­ce of safe­ty è dun­que la sto­ria dell’incontro tra una com­pa­gnia tea­tra­le e un grup­po di per­so­ne che ha deci­so di dedi­ca­re una par­te del­la pro­pria vita al soc­cor­so in mare.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/a‑place-of-safety-viaggio-nel-mediterraneo-centrale/268554 

 

29–30 set­tem­bre (lune­dì e mar­te­dì h 21)

VAUTOURS (AVVOLTOI)

di Rober­to Ser­pi

inter­pre­ta­to e diret­to da Ser­gio Roma­no, Rober­to Ser­pi, Ivan Zer­bi­na­ti

luci Luca Bron­zo

pro­du­zio­ne Fon­da­zio­ne Tea­tro Due Par­ma

Pre­mio Mezz’ore d’Autore 2022

Dura­ta 1h e 15’

Video Vauotours_estratto 4′ 

VIDEO DI PRESENTAZIONE DI Rober­to Ser­pi https://youtu.be/DvSAko4T–I 

Testo, cini­co, allo stes­so tem­po rea­le e sur­rea­le e dai risvol­ti invo­lon­ta­ria­men­te comi­ci 

In un inde­fi­ni­to ambien­te sot­ter­ra­neo vivo­no tre uomi­ni che han­no per­so l’unica cosa che con­ta dav­ve­ro: il loro lavo­ro. Ave­re un’occupazione sta­bi­le è il solo modo di esi­ste­re e di non esse­re soli al mon­do, ma ora è tut­to per­du­to. I ten­ta­ti­vi per rien­tra­re in Azien­da si suc­ce­do­no in un cre­scen­do gof­fo ma inar­re­sta­bi­le che met­te a nudo la loro vera ani­ma fino a quel momen­to asso­pi­ta dal­la rou­ti­ne. Uno spac­ca­to cini­co di un’u­ma­ni­tà ane­ste­tiz­za­ta moral­men­te ed eti­ca­men­te che non si fer­ma davan­ti a nul­la pur di rag­giun­ge­re lo sco­po, e che non pian­ge e non ride più, da un bel po’ di tem­po. Un avvol­to­io appol­la­ia­to che aspet­ta la sua caro­gna.

Per gli atto­ri Vau­tours (Avvol­toi) è un vero gio­co dai rit­mi ser­ra­ti, che segue le orme del­la strut­tu­ra del gial­lo e oscil­la fra la ten­sio­ne di un con­ti­nuo sen­ti­men­to di sospen­sio­ne e le para­dos­sa­li con­se­guen­ze a cate­na inne­sca­te da una irre­si­sti­bi­le dina­mi­ca testua­le.

Un lavo­ro di mes­sa in sce­na cora­le che, in un ambien­te nudo e pri­vo di appi­gli sce­no­gra­fi­ci o sono­ri, fa risuo­na­re con mag­gio­re poten­za la deli­ca­ta inten­si­tà del lavo­ro degli atto­ri, impe­gna­ti in un’indagine sul­la ricer­ca del pro­prio posto nel mon­do, for­se addi­rit­tu­ra sul sen­so del­la vita.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/vautours-avvoltoi/268577 

 

1–2 otto­bre (mer­co­le­dì e gio­ve­dì h 21)

LUNCH WITH SONIA

crea­zio­ne e regia di Fede­ri­co Restre­po e Deni­se Gre­ber 

Coreo­gra­fie di Fede­ri­co Restre­po

con Meli­sa Álva­rez, Mari­na Celan­der, Móni­ca Lerch, Juan Pablo Toro, e Fede­ri­co Restre­po,

voce di Sonia: Luz Bea­triz Piza­no

Per­for­mers in Kit­chen Video: Alber­to Qui­ro­ga, con Esme­ral­da Pin­zon, Caro­li­na Restre­po, Fede­ri­co Restre­po e Nata­lia Schö­n­wald. 

Burat­ti­ni, luci, video e sce­no­gra­fia di Fede­ri­co Restre­po. 

Sound desi­gn e musi­ca di Leo­nie Bell. 

Costu­mi di Bec­ky Hub­bert

pro­du­zio­ne Loco7 Dan­ce Pup­pet Thea­tre Com­pa­ny (Colom­bia)

asso­cia­to a LaMa­ma Exc­pe­ri­men­tal Thea­tre Club di New York (USA)

pre­sen­ta­to in col­la­bo­ra­zio­ne con La MaMa Umbria Inter­na­tio­nal

Con il sup­por­to dell’Ambasciata Colom­bia­na a Roma

e di Mid Atlan­tic Arts ‑US Artists Inter­na­tio­nal 

Dura­ta 55 minu­ti

Dedi­ca­to a Sonia Jara­mil­lo (1940–2012) per aver­ci ispi­ra­to a rac­con­ta­re que­sta par­te del­la sua sto­ria. Le con­ver­sa­zio­ni sul sui­ci­dio assi­sti­to sol­le­va­no que­stio­ni con­tro­ver­se ed emo­ti­va­men­te com­ples­se: mora­li­tà, reli­gio­ne, poli­ti­ca e fede.

La Loco7 Dan­ce Pup­pet Thea­tre Com­pa­ny, fon­da­ta dal­l’ar­ti­sta colom­bia­no Fede­ri­co Restre­po nel 1985, svi­lup­pa e pro­muo­ve pro­du­zio­ni crea­ti­ve di dan­za, tea­tro, burat­ti­ni, arti visi­ve e altre for­me di espres­sio­ne arti­sti­ca, enfa­tiz­zan­do il plu­ra­li­smo, il dia­lo­go e la tra­sfor­ma­zio­ne cul­tu­ra­le. La mis­sio­ne arti­sti­ca è quel­la di svi­lup­pa­re l’u­so del tea­tro di figu­ra come stru­men­to per il dan­za­to­re, uno sti­le che incor­po­ra dan­za e desi­gn. Uti­liz­zan­do musi­che ori­gi­na­li, musi­ci­sti, bal­le­ri­ni, burat­ti­ni e mario­net­te più gran­di del vero. La com­pa­gnia esplo­ra l’in­ter­se­zio­ne tra raz­za, cul­tu­ra, sto­ria e media a New York e in tut­ta la comu­ni­tà glo­ba­le.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/lunch-with-sonia/268569

 

7 otto­bre (mar­te­dì h 21)

IL PARADISO DI ACCATTONE

dagli appun­ti di Pier Pao­lo Paso­li­ni

un pro­get­to di Pao­la Pita­go­ra e Mas­si­mo Luco­ni

con Pao­la Pita­go­ra

musi­che ori­gi­na­li live Mirio Cosot­ti­ni (trom­ba)

regia a cura di Mas­si­mo Luco­ni

pro­du­zio­ne La Fab­bri­ca del­l’At­to­re

dura­ta 70’ 

Un viag­gio affa­sci­nan­te nel­la Roma degli anni 60, quel­la del­la dol­ce vita e del­la sco­per­ta del­le bor­ga­te da par­te di Paso­li­ni. Un memoir ine­di­to che ci rac­con­ta il giro­va­ga­re nel­la Roma dei ragaz­zi di vita, in un per­cor­so di ami­ci­zie e di rap­por­ti con il gran­de mon­do del­la let­te­ra­tu­ra e del cine­ma.

Non è un momen­to faci­le per Paso­li­ni, ha lascia­to l’insegnamento nel­la scuo­la di Ciam­pi­no e ha inco­min­cia­to a scri­ve­re sce­neg­gia­tu­re per Fel­li­ni e Bolo­gni­ni e sarà pro­prio Bolo­gni­ni a far­gli ave­re l’opportunità per rea­liz­za­re il suo pri­mo film, un capo­la­vo­ro indi­scus­so che anco­ra oggi ci appas­sio­na e ci com­muo­ve. 

Accat­to­ne è un affre­sco di quel sot­to­pro­le­ta­ria­to che vive nel­le peri­fe­rie del­le gran­di cit­tà sen­za alcu­na spe­ran­za per un miglio­ra­men­to del­la pro­pria con­di­zio­ne, a cui non resta che la mor­te come via di usci­ta da una con­di­zio­ne dispe­ran­te. Il film dove­va esse­re pro­dot­to da Fede­ri­co Fel­li­ni, che si tirò indie­tro all’ul­ti­mo momen­to, pre­oc­cu­pa­to dal­l’im­pe­ri­zia di Paso­li­ni con le tec­ni­ci­tà del mez­zo, a cui si avvi­ci­na per la pri­ma vol­ta con que­sto pro­get­to.  Il film sarà quin­di pro­dot­to da Alfre­do Bini gra­zie all’aiuto di Bolo­gni­ni che con­vin­se il pro­dut­to­re.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-paradiso-di-accattone/268561 

18 — 19 otto­bre (saba­to h 21– dome­ni­ca h 17) in corea­liz­za­zio­ne con Romaeu­ro­pa Festi­val)

 

L’ANALFABETA

libe­ra­men­te trat­to dai testi di Ago­ta Kri­stof  

un pro­get­to di Fanny&Alexander – Fede­ri­ca Fra­cas­si

con Fede­ri­ca Fra­cas­si
regia sce­ne e luci Lui­gi Noah De Ange­lis

sound desi­gn Damia­no Meac­ci
dram­ma­tur­gia Chia­ra Laga­ni

pro­du­zio­ne E Pro­duc­tion, Pic­co­lo Tea­tro di Mila­no / Tea­tro d’Europa, 

Tea­tro Sta­bi­le di Bol­za­no,

In una fab­bri­ca di oro­lo­gi in Sviz­ze­ra, Ago­ta Kri­stof lavo­ra in silen­zio, immer­sa nel rit­mo osses­si­vo del­le mac­chi­ne che scan­di­sco­no il tem­po. Nel cas­set­to del suo tavo­lo da ope­ra­ia, c’è un foglio e una mati­ta: quan­do un pen­sie­ro pren­de for­ma, lo anno­ta con urgen­za, come per non per­der­lo. La lin­gua del luo­go le è estra­nea. Usar­la è una sfi­da con­ti­nua, quel­la di “un’analfabeta”. Eppu­re, tra il tic­chet­tio inces­san­te del­le mac­chi­ne, la sua sto­ria comin­cia a pren­de­re vita. Per rac­con­tar­si, Kri­stof deve inven­ta­re del­le masche­re (quel­le di Lucas, Claus, San­dor o Line) e la fab­bri­ca pre­sto diven­ta il pal­co­sce­ni­co di un mon­do inte­rio­re, dove i sogni e i ricor­di dell’infanzia si mesco­la­no alle imma­gi­ni del pre­sen­te. Fede­ri­ca Fra­cas­si, con una fedel­tà straor­di­na­ria, incar­na Kri­stof: stes­sa espres­sio­ne, stes­si occhia­li, stes­sa postu­ra. Il sound desi­gn tra­sfor­ma il tic­chet­tio degli oro­lo­gi in un bat­ti­to vita­le, dan­do for­ma a un labi­rin­to di memo­ria e scrit­tu­ra, un atto di ricor­do, di resur­re­zio­ne, che risve­glia l’anima di Kri­stof in una dan­za tra ciò che è sta­to e ciò che anco­ra vive nel suo pen­sie­ro.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/l‑analfabeta/265729 

https://www.vivaticket.com/it/ticket/fanny-alexander-l-analfabeta/264734 BIGLIETTERIA DI ROMAEUROPA

Dal 21 al 26 otto­bre (dal mar­te­dì al vener­dì h 21 saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17) 

in corea­liz­za­zio­ne con Romaeu­ro­pa Festi­val

 

FRANKENSTEIN (a love sto­ry) + FRANKENSTEIN (a histo­ry of hate)

uno spet­ta­co­lo di Motus

idea­zio­ne e regia di Danie­la Nico­lò & Enri­co Casa­gran­de

dram­ma­tur­gia Ile­nia Caleo
con Sil­via Cal­de­ro­ni, Ale­xia Saran­to­pou­lou, Enri­co Casa­gran­de
tra­du­zio­ne Ila­ria Pata­no
sce­na e costu­mi Danie­la Nico­lò ed Enri­co Casa­gran­de
ambien­ti sono­ri Enri­co Casa­gran­de
video Vla­di­mir Ber­toz­zi
pro­du­zio­ne Motus con Emi­lia Roma­gna Tea­tro ERT / Tea­tro Nazio­na­le, TPE – 

La com­pa­gnia ita­lia­na Motus pre­sen­ta per la pri­ma vol­ta insie­me i due capi­to­li del pro­prio pro­get­to dedi­ca­to alla figu­ra di Frank­en­stein: A love sto­ry e A Histo­ry of Hate. Se nel pri­mo capi­to­lo la soli­tu­di­ne del­la scrit­tri­ce Mary Shel­ley e del­le sue crea­tu­re diven­ta spun­to per esplo­ra­re il con­fi­ne tra uma­no e non-uma­no, in A Histo­ry of Hate trat­ta di quell’inceppo del mec­ca­ni­smo amo­ro­so che pro­vo­ca un ribal­ta­men­to dal­le con­se­guen­ze irre­ver­si­bi­li. È qui che l’amore, ina­spet­ta­ta­men­te, si tra­sfor­ma in odio, la bene­vo­len­za in vio­len­za, e le crea­tu­re, ina­scol­ta­te e iso­la­te, si fan­no mostri. Come nel roman­zo di Shel­ley, dove la crea­tu­ra è un “infe­li­ce”, qui il mostro nasce dal­la soli­tu­di­ne, dal­la sof­fe­ren­za, e dal rifiu­to, in un con­ti­nuo, dolo­ro­so ten­ta­ti­vo di tro­va­re un posto nel mon­do.

Acqui­sta on line spet­ta­co­lo con RomaEu­ro­pa mer­co­le­dì 22 otto­bre h 21 e saba­to 25 otto­bre h 19 https://www.vivaticket.com/it/ticket/motus-frankenstein-a-love-story-frankenstein-a-history-of-hate/264733 

Acqui­sta gio­ve­dì e vener­dì h 21 e dome­ni­ca 26 otto­bre h 17 https://www.vivaticket.com/it/ticket/frankenstein-a-love-story-frankenstein-a-history-of-hate/265728

Dal 28 al 30 otto­bre (mar­te­dì, mer­co­le­dì e gio­ve­dì h 21) 

in corea­liz­za­zio­ne con Romaeu­ro­pa Festi­val

 

LA DIVA DEL BATACLAN

regia, dram­ma­tur­gia e testi Gabrie­le Pao­lo­cà con Clau­dia Mar­si­ca­no
musi­che ori­gi­na­li Fabio Anto­nel­li
con Clau­dia Mar­si­ca­no

sce­ne Rosi­ta Val­le­fuo­co
luci Mar­tìn Ema­nuel Pal­ma
costu­mi Anna Coluc­cia
pro­dot­to da Cran­pi, SCARTI Cen­tro di Pro­du­zio­ne Tea­tra­le d’In­no­va­zio­ne, 

Romaeu­ro­pa Festi­val

La Diva del Bata­clan è un musi­cal che sca­va nel­le pie­ghe oscu­re di una socie­tà osses­sio­na­ta dal­la fama e dal­la reden­zio­ne. Crea­to da Gabrie­le Pao­lo­cà, con musi­che di Fabio Anto­nel­li, lo spet­ta­co­lo rac­con­ta la sto­ria di Audrey, una gio­va­ne don­na dispo­sta a tut­to pur di sfug­gi­re a una real­tà da cui si sen­te lon­ta­na. Clau­dia Mar­si­ca­no dà vita a que­sta figu­ra ambi­gua, rein­ven­tan­do sé stes­sa come soprav­vis­su­ta agli attac­chi del Bata­clan in un peri­co­lo­so gio­co tra fin­zio­ne e real­tà. Gli attac­chi del 13 novem­bre 2015 sono sta­ti l’e­pi­cen­tro di un’e­splo­sio­ne media­ti­ca, dove dolo­re e soli­da­rie­tà han­no pre­so for­ma e voce sui social media. In un mon­do di imma­gi­ni e paro­le, che ampli­fi­ca il dram­ma tra­sfor­man­do­lo in spet­ta­co­lo, emer­ge il ter­re­no fer­ti­le per la crea­zio­ne di “fal­se vit­ti­me”: figu­re che scel­go­no di aumen­ta­re la pro­pria visi­bi­li­tà appro­prian­do­si del dolo­re altrui. Nel suo dispe­ra­to desi­de­rio di riscat­to, Audrey si immer­ge in un’i­den­ti­tà costrui­ta, sfi­dan­do la real­tà e i suoi con­fi­ni, e si tra­sfor­ma in una mar­ti­re, la “Diva del Bata­clan”. Roc­ker (rife­ren­do­si alla band Eagles of Death Metal che si esi­bì la not­te del tra­gi­co even­to), è pron­ta a tra­sci­na­re il pub­bli­co in un vor­ti­ce dove ogni nota rac­con­ta il desi­de­rio di rein­ven­tar­si e scom­pa­ri­re, di esse­re vista a ogni costo.

Acqui­sta on line bigliet­te­ria di RomaEu­ro­pa mar­te­dì e gio­ve­dì 28 e 30 otto­bre h 21  https://www.vivaticket.com/it/ticket/gabriele-paoloca-claudia-marsicano-fabio-antonelli-la-diva-del-bataclan/264735 - 

mer­co­le­dì 29 otto­bre h 21 https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-diva-del-bataclan/265730 

 

Dal 12 al 16 novem­bre (dal mer­co­le­dì al vener­dì 21 saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)   

in corea­liz­za­zio­ne con Romaeu­ro­pa Festi­val

OLTRE

idea­zio­ne e regia Fabia­na Iacoz­zil­li
dra­ma­turg Lin­da Dali­si

con Andrei Balan, Fran­ce­sco Melo­ni, Mar­ta Mene­ghet­ti, Gisel­da Ranie­ri, Eve­li­na Ros­sel­li, Isac­co Ven­tu­ri­ni, Simo­ne Zam­bel­li
sce­ne Pao­la Vil­la­ni
musi­ca e suo­no Fran­co Visio­li
luci Raf­fael­la Vitiel­lo
ani­ma­zio­ne cura Miche­la Aiel­lo
pro­du­zio­ne Tea­tro Sta­bi­le del­l’Um­bria
in copro­du­zio­ne con Cran­pi, La Fab­bri­ca del­l’At­to­re – Tea­tro Vascel­lo

Con Oltre, Fabia­na Iacoz­zil­li tor­na al Romaeu­ro­pa Festi­val per rac­con­ta­re una sto­ria di soprav­vi­ven­za e tra­sfor­ma­zio­ne. Scrit­ta da Lin­da Dali­si, la piè­ce è ispi­ra­ta al disa­stro aereo sul­le Ande del 1972: sedi­ci gio­va­ni in lot­ta con­tro il fred­do, la fame e la mor­te. Il loro atto più estre­mo – nutrir­si dei com­pa­gni per­du­ti – diven­ta sacro, comu­nio­ne tra vivi e mor­ti. Il rug­by, gio­co di cor­pi intrec­cia­ti, diven­ta sim­bo­lo di resi­sten­za: nel­la mischia, ci si tie­ne e si spin­ge avan­ti insie­me. Nel­la neve, la fuso­lie­ra spez­za­ta è grem­bo e tom­ba, rifu­gio e pri­gio­ne. Le mario­net­te di Pao­la Vil­la­ni tra­sfor­ma­no la sof­fe­ren­za in visio­ne: cor­pi che appas­si­sco­no, si frat­tu­ra­no, si fon­do­no l’u­no nel­l’al­tro. Oltre non è una sto­ria di cata­stro­fe, ma di rina­sci­ta. Di ciò che resta, di ciò che ci tie­ne in vita. E del­la memo­ria, che si rifiu­ta di lasciar scom­pa­ri­re i mor­ti.

Acqui­sta on line bigliet­te­ria di RomaEu­ro­pa mer­co­le­dì 12 novem­bre h 21 e saba­to 15 novem­bre h 19 https://www.vivaticket.com/it/ticket/fabiana-iacozzilli-oltre-come-16–29-persone-hanno-attraversato-il-disastro-delle-ande/264739 - 

gio­ve­dì e vener­dì 13.14 novem­bre h 21, dome­ni­ca 16 novem­bre h 17 https://www.vivaticket.com/it/ticket/fabiana-iacozzilli-oltre-come-16–29-persone-hanno-attraversato-il-disastro-delle-ande/265731 

 

18 novem­bre (mar­te­dì h 21) 

BURNT OFFERING (Je: Una Vita in Fiam­me)

diret­to­re arti­sti­co e coreo­gra­fia: Jang Hye­rim

dan­za: Jang Hye­rim, Jang Seoyi, Lee Gowoon, Lee Soo­kyung, Choo Sery­oung

musi­ca: Park Jihyun, Cha Hae­rang

com­po­sta e diret­ta da Ju Bora e Hwang Gina

costu­mi: Min Cheo­n­hong, Bae Kyoung­sool diret­to­re di sce­na: Park Jon­ghoon

pro­dut­to­re: Uh Jean 99artcompany di Seoul Corea

in col­la­bo­ra­zio­ne con Isti­tu­to Cul­tu­ra Corea­no e Korean Foun­da­tion for Inter­na­tio­nal Cul­tu­ral Exchan­ge

GUARDA IL TRAILER BURNT OFFERING https://youtu.be/8hxgemVLVkc 

VIDEO DI PRESENTAZIONE DI PER BURNT OFFERING di Jang Hye­rim https://youtu.be/jihwlFwyLuw 

dura­ta 55’ 

99artcompany, diret­ta dal­la coreo­gra­fa Jang Hye­rim, svi­lup­pa la sua ricer­ca par­ten­do dall’unicità del­la tra­di­zio­ne corea­na rilet­ta attra­ver­so uno sguar­do con­tem­po­ra­neo. Fon­da­ta nel 2014, le sue crea­zio­ni supe­ra­no l’idea di una tra­di­zio­ne stan­dar­diz­za­ta e pro­pon­go­no una visio­ne che sot­to­li­nea l’importanza del ruo­lo dell’arte nel gui­da­re i cam­bia­men­ti del­la nostra socie­tà.

Burnt Offe­ring del­la com­pa­gnia corea­na 99artcompany, pre­mia­ta come miglior pro­du­zio­ne ai Seoul Arts Awards, si basa sul­la dan­za tra­di­zio­na­le “Seung­mu” e uti­liz­za la musi­ca corea­na, la voce e il movi­men­to per espri­me­re le sto­rie con­tem­po­ra­nee che bru­cia­no den­tro di noi. I dan­za­to­ri si riu­ni­sco­no all’altare e, uno alla vol­ta, offro­no il loro sacri­fi­cio. Sono ope­rai, tra­vol­ti e sopraf­fat­ti dal lavo­ro, intrap­po­la­ti in una ripe­ti­ti­va rou­ti­ne quo­ti­dia­na, la loro vita bru­cia e si con­su­ma sen­za signi­fi­ca­to, ma quan­do alza­no lo sguar­do, men­tre nuvo­le di incen­so flut­tua­no nell’aria, dan­no ini­zio a una dan­za che arde, avvol­gen­do tut­ti i sen­si e risuo­nan­do nell’anima.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/burnt-offering/268559 

dal 21 al 30 novem­bre dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17

 

Debut­to vener­dì 21 novem­bre h 21 

ANTIGONE

di Jean Anoui­lh 

adat­ta­men­to di Rober­to Lati­ni

per­so­nag­gi e inter­pre­ti

Sil­via Bat­ta­glio — ISMENE

Ila­ria Dra­go — EMONE

Manue­la Kuster­mann – LA NUTRICE

Rober­to Lati­ni — ANTIGONE

Fran­ce­sca Maz­za – CREONTE 

sce­ne Gre­go­rio Zur­la

costu­mi Gian­lu­ca Sbic­ca

musi­ca e suo­no Gian­lu­ca Misi­ti

luci e dire­zio­ne tec­ni­ca Max Mugnai

in col­la­bo­ra­zio­ne con Bàste Sar­to­ria

regia Rober­to Lati­ni

pro­du­zio­ne La Fab­bri­ca del­l’At­to­re tea­tro Vascel­lo — Tea­tro di Roma tea­tro Nazio­na­le 

PRIMA NAZIONALE Anfi­tea­tro Ostia Anti­ca 18–19 luglio 2025

Anti­go­ne è nel desti­no del Tea­tro di ogni tem­po.

È uno dei model­li arche­ti­pi­ci che ci accom­pa­gna­no a pre­scin­de­re dal­la nostra sto­ria, cul­tu­ra, reli­gio­ne, visio­ne.

È filo­so­fia sce­sa intor­no a noi, che ci cam­mi­na accan­to, che ci chie­de, che ci ascol­ta. 

È una del­le pro­ve del nostro esse­re uma­ni, una di quel­le poche che abbia­mo scel­to di por­tar­ci attra­ver­so i seco­li, per affer­mar­ci e rico­no­scer­ci.

Per con­so­lar­ci, pro­met­ten­do a noi stes­si di aver­ne cura.

L’abbiamo evo­ca­ta, imma­gi­na­ta, misu­ra­ta al nostro poco. L’abbiamo trat­te­nu­ta, pre­ga­ta, libe­ra­ta nel cuo­re.

L’abbiamo rac­con­ta­ta, ogni vol­ta che abbia­mo potu­to.

L’abbiamo riscrit­ta con le paro­le nuo­ve che abbia­mo impa­ra­to viven­do, moren­do nel quo­ti­dia­no fal­li­re, sapen­do che ogni varia­zio­ne è già Tea­tro.

Come quan­do lo spet­ta­co­lo incon­tra un altro pal­co­sce­ni­co oltre quel­lo del debut­to,

la misu­ra, l’accordo, la mes­sa in voce di suo­ni e cor­pi, si con­cla­ma­no dal­lo spa­zio suc­ces­si­vo a quel­lo del­la pri­ma.

Le paro­le sono in movi­men­to, avan­ti e indie­tro e intor­no al pun­to di per­ce­zio­ne di quan­do sia­mo spet­ta­to­ri.

Come quan­do lo spet­ta­co­lo incon­tra un’altra pla­tea oltre quel­la del debut­to. 

Il dono che por­tia­mo è una pro­mes­sa e quel­la di Anoui­lh è un’Antigone che ci par­la da così vici­no che qua­si qua­si potrem­mo abbrac­ciar­la.

La sen­tia­mo dire di noi in tut­te le lin­gue, e capia­mo tut­to, ogni sfu­ma­tu­ra, silen­zio, respi­ro.

Di Anti­go­ne, Anoui­lh, non ha riscrit­to le paro­le, ha scrit­to la voce.

Anti­go­ne o del­la dispu­ta del­la ragio­ne, del­le ragio­ni. 

Di quel­le tra­sver­sa­li, dimes­se dall’identità indi­vi­dua­le a favo­re di un cor­po-coro che le com­pren­da tut­te.

Oltre l’appartenenza, l’anagrafica, il gene­re, sono paro­le che ven­go­no da noi stes­si: le ascol­tia­mo nel­la nostra stes­sa voce: sia­mo Anti­go­ne e Creon­te insie­me, o lo sia­mo già sta­ti più vol­te, di più in cer­te fasi del­la vita e meno in altre e vice­ver­sa o in alter­nan­za.

Le leg­gi devo­no rego­la­re il vive­re o la vita dovreb­be rego­la­re le leg­gi che rego­la­no la vita? Uno di fron­te all’altro, a far­si cari­co di una ragio­ne giu­sta, di una giu­sti­zia, o di un’altra giu­sti­zia, incon­tria­mo noi di fron­te a noi, a sce­glie­re le doman­de da infi­la­re nel­le tasche del tem­po, dell’età, del­la spe­ran­za; ad aspet­ta­re le rispo­ste che il tem­po, guar­dan­do­ci, sce­glie­rà di far­ci dire.

Pen­so a que­sto testo come a un soli­lo­quio a più voci. Una con­fes­sio­ne inti­ma e segre­ta, nel­la veri­tà vera, sco­mo­da, inca­pa­ce, par­zia­le, che ci dice che la nostal­gia del vive­re è pre­ce­den­te a tut­ti noi, per­ché sap­pia­mo da sem­pre che quel cor­po inse­pol­to sia­mo noi men­tre sia­mo anco­ra vivi.

Anche per que­sto, ho distri­bui­to i ruo­li in due moda­li­tà diver­se e com­ple­men­ta­ri. 

Alcu­ni per­so­nag­gi cor­ri­spon­do­no a sé stes­si, altri al pro­prio rifles­so.

Anti­go­ne e Creon­te, come di fron­te a uno spec­chio: chi è Anti­go­ne è il rifles­so di Creon­te e chi è Creon­te è il rifles­so di Anti­go­ne.

A Tea­tro par­lia­mo sem­pre di que­sto:

Esse­re uomi­ni o esse­re uma­ni

Rober­to Lati­ni

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/antigone/268555

 

Dal 2 dicem­bre all’11 gen­na­io (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

METADIETRO 

di Fla­via Mastrel­la Anto­nio Rez­za 

con Anto­nio Rez­za 

e con Danie­le Cava­io­li 

habi­tat Fla­via Mastrel­la 

(mai) scrit­to da Anto­nio Rez­za 

assi­sten­te alla crea­zio­ne Mas­si­mo Camil­li 

luci e tec­ni­ca Ali­ce Mol­li­ca 

voci fuo­ri cam­po Noe­mi Pira­stru e Mau­ro Ranuc­ci 

mon­tag­gio trac­cia sono­ra Bar­ba­ra Fao­nio 

mix trac­cia sono­ra Ste­fa­no Fal­co­ne  

una pro­du­zio­ne La Fab­bri­ca dell’Attore – Tea­tro Vascel­lo — Rez­za Mastrel­la 

VIDEO DI PRESENTAZIONE con Anto­nio Rez­za e Fla­via Mastrel­la per METADIETRO https://youtu.be/swkvjMGpab0 

METADIETRO 30″ REZZAMASTRELLA https://youtu.be/MM_o0WE03Mo 

METADIETRO 90″ REZZAMASTRELLA https://youtu.be/XtW9QSceYx8 

L’ammutinamento è sem­pre auspi­ca­bi­le in un orga­ni­smo sano. Un ammi­ra­glio blu elet­tri­co 

ten­ta di por­ta­re in sal­vo la sua nave spal­leg­gia­to da una frot­ta che lo stor­di­sce con osses­sio­ni di mer­ca­to: la sal­vez­za di chi ti è vici­no non è la via di fuga per chi vive del­le pro­prie idee. In ogni caso nes­su­no è col­pe­vo­le, c’è solo un gran diva­rio nel­lo sta­re al mon­do. Tra visio­ni dif­for­mi si con­su­ma l’ennesimo espa­trio, che non è la migra­zio­ne di un popo­lo, ma l’allontanamento ine­so­ra­bi­le dal­la pro­pria volon­tà.   

E vis­se­ro tut­ti relit­ti e por­ten­ti.   

Tor­na­re alla dimen­sio­ne natu­ra­le e sel­vag­gia è impos­si­bi­le. Vivia­mo una nuo­va pre­i­sto­ria; la man­sio­ne uma­na è mor­ti­fi­ca­ta, con­fu­sa e ina­de­gua­ta. Nel­lo spa­zio vir­tua­le fat­to mate­ria, un eco­pen­ta­go­no pro­vo­ca il vuo­to, per­so­nag­gi invi­si­bi­li fian­cheg­gia­no l’egocentrico edi­fi­cio: 

non sono fan­ta­smi ma sol­le­ci­ta­zio­ni indut­ti­ve e, nono­stan­te tut­to, la real­tà non è mai uni­for­me, scom­bi­na sem­pre i pro­gram­mi pre­sta­bi­li­ti e nutre in modo impre­ve­di­bi­le la fun­zio­ne del­la fan­ta­sia. 

La cru­del­tà tec­no­lo­gi­ca per­mea l’essere viven­te. 

È la scom­par­sa dell’eroe.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/metadietro/268571

 

Lune­dì’ 22 dicem­bre (h 21)

LE GRANDI COLONNE SONORE  2 

M° Pao­lo Vival­di diri­ge l’Or­che­stra Gio­va­ni­le di Roma

omag­gio a Nino Rota, Ennio Mor­ri­co­ne, Ryūi­chi Saka­mo­to e altri.

dopo il gran­de suc­ces­so del­lo scor­so anno pro­po­nia­mo una nuo­va edi­zio­ne del con­cer­to con l’esecuzione sin­fo­ni­ca del­le più cele­bri colon­ne sono­re che han­no fat­to la sto­ria del cine­ma, ver­ran­no ese­gui­te e intro­dot­te da una bre­ve intro­du­zio­ne del Mae­stro Vival­di che ne spie­ghe­rà la loro atti­nen­za al film e le loro carat­te­ri­sti­che espres­si­ve Il con­cer­to sarà ese­gui­to con il sup­por­to del­le imma­gi­ni dei film sul­lo scher­mo.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/le-grandi-colonne-sonore‑2/268567 

 

Dal 15 al 18 gen­na­io (gio­ve­dì e vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17) 

WONDER WOMAN 

di Anto­nio Latel­la e Fede­ri­co Bel­li­ni

regia Anto­nio Latel­la

con Maria Chia­ra Arri­ghi­ni, Giu­lia Hea­th­field Di Ren­zi, Chia­ra Fer­ra­ra, Bea­tri­ce Ver­zot­ti

Costu­mi Simo­na D’amico

Musi­che e suo­no Fran­co Visio­li

Movi­men­ti Fran­ce­sco Manet­ti e Isac­co Ven­tu­ri­ni

pro­du­zio­ne TPE – Tea­tro Pie­mon­te Euro­pa in col­la­bo­ra­zio­ne con Sta­bi­le­mo­bi­le

Dura­ta 80 minu­ti

Nel 2015, ad Anco­na, una ragaz­za peru­via­na è con ogni pro­ba­bi­li­tà vit­ti­ma di uno stu­pro di grup­po; con una sen­ten­za che susci­tò mol­to scal­po­re, le giu­di­ci del­la Cor­te d’Appello chia­ma­te ad emet­te­re una sen­ten­za sul fat­to deci­se­ro di assol­ve­re gli impu­ta­ti con moti­va­zio­ni quan­to­me­no discu­ti­bi­li. Secon­do le giu­di­ci, la ragaz­za risul­ta­va “trop­po masco­li­na” per esse­re attraen­te e cau­sa di vio­len­za ses­sua­le. L’intera vicen­da con­tri­bui­sce a crea­re una sor­ta di eroi­na con­tem­po­ra­nea, una Won­der Woman che, come nel fumet­to crea­to da Wil­liam Mar­ston, sem­bra esse­re par­te di quel­le Amaz­zo­ni costret­te a com­bat­te­re con­tro gli uomi­ni oppres­so­ri gui­da­ti da Erco­le. Una don­na guer­rie­ra dei nostri tem­pi che non esi­ta a denun­cia­re i pro­pri assa­li­to­ri e a far­si cari­co del­la fati­ca e del­la sof­fe­ren­za che pro­vo­ca ogni ten­ta­ti­vo di far emer­ge­re l’autenticità dei fat­ti, come ben sape­va Wil­liam Mar­ston stes­so, a cui si deve, oltre all’invenzione di Won­der Woman, la crea­zio­ne del­la cosid­det­ta mac­chi­na del­la veri­tà.  

acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/wonder-woman/268578

 

dal 20 al 25 gen­na­io (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

AMORE 

uno spet­ta­co­lo di Pip­po Del­bo­no

con Dol­ly Alber­tin, Mar­ghe­ri­ta Cle­men­te, Pip­po Del­bo­no, Ila­ria Distan­te, Ali­ne Fra­zão, 

Mario Intru­glio, Pedro Jóia, Nel­son Laric­cia, Gian­ni Paren­ti, Miguel Ramos, Pepe Roble­do, 

Gra­zia Spi­nel­la

musi­che ori­gi­na­li di Pedro Jóia e di auto­ri vari

col­la­bo­ra­to­ri arti­sti­ci sce­ne Joa­na Vil­la­ver­de, costu­mi Ele­na Giam­pao­li, 

luci Orlan­do Bolo­gne­si, con­su­len­za let­te­ra­ria Tia­go Bar­to­lo­meu Costa 

suo­no Pie­tro Tirel­la, 

regia Pip­po Del­bo­no

pro­du­zio­ne Emi­lia Roma­gna Tea­tro ERT- Tea­tro Nazio­na­le

VIDEO DI PRESENTAZIONE con Pip­po Del­bo­no per lo spet­ta­co­lo AMORE

 https://youtu.be/0_cdRhirph0 

Dura­ta: 60’

Il pro­get­to nasce dall’incontro e dall’amicizia fra Pip­po Del­bo­no e il pro­dut­to­re tea­tra­le ita­lia­no da anni atti­vo in Por­to­gal­lo Ren­zo Bar­sot­ti e dal loro desi­de­rio di rea­liz­za­re insie­me uno spet­ta­co­lo sul Por­to­gal­lo. Da qui ini­zia la ricer­ca sull’“amore” come sen­ti­men­to, sta­to dell’anima. Un vero e pro­prio ingra­nag­gio nell’organismo uma­no, che sele­zio­na, spo­sta, fran­tu­ma e ricom­po­ne tut­to ciò che vedia­mo, che sen­tia­mo, tut­to ciò che desi­de­ria­mo.

Amo­re è un viag­gio musi­ca­le e liri­co attra­ver­so una geo­gra­fia ester­na – oltre al Por­to­gal­lo, l’Angola, Capo Ver­de – e una inter­na, quel­la del­le cor­de dell’anima che vibra­no al mini­mo col­po del­la vita. Le note sono quel­le malin­co­ni­che del fado, che esplo­do­no in slan­ci ener­gi­ci attra­ver­so la voce dei suoi can­tan­ti, spa­lan­ca­ta a rag­giun­ge­re ogni ango­lo del­la sala; il rit­mo quel­lo ora di una para­ta, ora di un tableau vivant, ora di una len­ta pro­ces­sio­ne; l’immagine è un qua­dro che muta nei colo­ri, si scal­da e si raf­fred­da.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/amore/268942 

 

dal 27 gen­na­io all’8 feb­bra­io (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

MISURARE IL SALTO DELLE RANE

Uno spet­ta­co­lo di Car­roz­ze­ria Orfeo

Dram­ma­tur­gia Gabrie­le Di Luca

Regia Gabrie­le Di Luca e Mas­si­mi­lia­no Set­ti

Con Elsa Bos­si, Mari­na Occhio­ne­ro e Chia­ra Stop­pa

Musi­che ori­gi­na­li Mas­si­mi­lia­no Set­ti

Sce­ne Enzo Molo­gni

Costu­mi Eli­sa­bet­ta Zinel­li

Una pro­du­zio­ne Fon­da­zio­ne Tea­tro Due, Acca­de­mia Perduta/Romagna Tea­tri, Tea­tro Sta­bi­le d’Abruzzo, Tea­tri di Bari e Fon­da­zio­ne Cam­pa­nia dei Festi­val - 

in col­la­bo­ra­zio­ne con Asti Tea­tro 47

Misu­ra­re il sal­to del­le rane è una dark come­dy ambien­ta­ta in un pic­co­lo pae­se di pesca­to­ri tra gli anni ’80 e ’90. Pro­ta­go­ni­ste sono tre don­ne di diver­se gene­ra­zio­ni — Lori, Bet­ti e Iris — uni­te da un tra­gi­co lut­to avve­nu­to ven­t’an­ni pri­ma e anco­ra avvol­to in un’au­ra di miste­ro. Il pae­se emer­ge come un fram­men­to dimen­ti­ca­to, cir­con­da­to da un vasto lago e da una palu­de minac­cio­sa che lo iso­la dal mon­do ester­no, un micro­co­smo sospe­so tra arcai­smo e quo­ti­dia­ni­tà, dove una pic­co­la comu­ni­tà per­si­ste anco­ra­ta a con­sue­tu­di­ni supe­ra­te. Par­ten­do da que­sto habi­tat, Misu­ra­re il sal­to del­le rane, la nuo­va pro­du­zio­ne di Car­roz­ze­ria Orfeo, sen­za rinun­cia­re all’ironia che la con­trad­di­stin­gue, vuo­le esse­re un’indagine poe­ti­ca e tra­gi­co­mi­ca sul­la con­di­zio­ne uma­na con­tem­po­ra­nea: un viag­gio nel­l’in­ti­mi­tà di tre esi­sten­ze fem­mi­ni­li che si spec­chia­no l’u­na nel­l’al­tra e che, in modo diver­so, rifiu­ta­no eti­chet­te impo­ste dall’esterno

acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/misurare-il-salto-delle-rane/268573 

 

9 ‑10–11 feb­bra­io (lune­dì, mar­te­dì e mer­co­le­dì h 21)

IL SEN(N)O  

di Moni­ca Dolan 

tito­lo ori­gi­na­le The B*easts

con Lucia Masci­no 

adat­ta­men­to e regia Sere­na Sini­ga­glia 

dra­ma­turg e tra­du­zio­ne Moni­ca Capua­ni

sce­ne Maria Spaz­zi

luci e suo­ni Rober­ta Faio­lo

costu­mi Ste­fa­nia Cem­pi­ni

pro­du­zio­ne Cen­tro d’Arte Con­tem­po­ra­nea Tea­tro Car­ca­no

distri­bu­zio­ne a cura di Mismaon­da 

dura­ta 75’ sen­za inter­val­lo

Alla fine tut­to si ridu­ce a una sola doman­da: pen­sia­mo che il seno sia una cosa osce­na oppu­re che sia quel­lo che è e basta?

Una psi­co­te­ra­peu­ta si tro­va a dover valu­ta­re un gesto mai com­piu­to pri­ma. Una madre ha pre­so una deci­sio­ne sul cor­po di sua figlia e que­sta deci­sio­ne sca­te­na intor­no a lei una serie di con­se­guen­ze e di rea­zio­ni sem­pre più fuo­ri con­trol­lo.

Un mono­lo­go volu­ta­men­te sfi­dan­te, Il Sen(n)o ci con­du­ce nell’esplorazione di un tema ter­ri­bil­men­te attua­le: come l’esposizione pre­co­ce alla ses­sua­liz­za­zio­ne e alla por­no­gra­fia nell’era di inter­net abbia­no inci­so pro­fon­da­men­te sul­la nostra cul­tu­ra.

Scrit­to da Moni­ca Dolan e tra­dot­to da Moni­ca Capua­ni, dopo un enor­me suc­ces­so in Inghil­ter­ra Il Sen(n)o debut­ta per la pri­ma vol­ta in Ita­lia inter­pre­ta­to da Lucia Masci­no con la regia di Sere­na Sini­ga­glia.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-sen-n‑o/268562 

 

dal 13 al 22 feb­bra­io dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17 

debut­to vener­dì 13 feb­bra­io h 21

POVERI CRISTI

di e con Asca­nio Cele­sti­ni

e con Gian­lu­ca Casa­dei alla fisar­mo­ni­ca

pro­du­zio­ne Fab­bri­caTea­tro Car­ca­no

In una peri­fe­ria di Roma che somi­glia a tan­te peri­fe­rie del mon­do si intrec­cia­no le vite di pove­ri cri­sti.
C’è Giob­be, magaz­zi­nie­re anal­fa­be­ta che ha mes­so a pun­to una tec­ni­ca per siste­ma­re la mer­ce nel magaz­zi­no sen­za sape­re leg­ge­re una paro­la.
C’è la Vec­chia che inse­gna alla Pro­sti­tu­ta che per il sape­re e la cul­tu­ra non ser­ve il dena­ro: i libri nel­le biblio­te­che sono gra­tis e i musei un gior­no al mese apro­no anche a chi non può paga­re.
C’è Jose­ph che è par­ti­to dal suo pae­se, ma pri­ma di arri­va­re in Ita­lia è sta­to sep­pel­li­to­re, emi­gran­te, schia­vo, nau­fra­go, dete­nu­to, fac­chi­no e bar­bo­ne.
E poi c’è il raz­zi­sta, la Don­na Impic­cia­ta, lo Zin­ga­ro di otto anni che fuma, Dome­ni­ca, il Pre­po­sto del­la coo­pe­ra­ti­va e per­si­no San Fran­ce­sco…
Ma quan­do andia­mo in sce­na non ci sono tut­ti.
Ogni repli­ca sce­glia­mo un paio di sto­rie, una man­cia­ta di per­so­nag­gi. Come in un con­cer­to dove il musi­ci­sta sce­glie qua­li bra­ni diver­si da suo­na­re, fa una sca­let­ta.

Tut­ti que­sti per­so­nag­gi han­no qual­co­sa in comu­ne. Sono quel­li brut­ti che fini­sco­no sui gior­na­li quan­do acca­de qual­co­sa di gra­ve, di scan­da­lo­so. Io cer­co di rac­con­tar­li come san­ti quan­do suc­ce­de un pro­di­gio.

 

Asca­nio Cele­sti­ni è nato a Roma nel 1972. I suoi testi sono lega­ti a un lavo­ro di ricer­ca sul cam­po e inda­ga­no nel­la memo­ria di even­ti e que­stio­ni rela­ti­ve alla sto­ria recen­te e all’immaginario col­let­ti­vo. Tra i suoi ulti­mi spet­ta­co­li tea­tra­li, Lai­ka (2015), Pue­blo (2017) e Rum­ba (2023) fan­no par­te del­la tri­lo­gia che è all’origine di Pove­ri cri­sti. Di que­sti testi, Cele­sti­ni ha cura­to la regia in Bel­gio e in Fran­cia con l’attore David Mur­gia, e in Sve­zia con l’attore Özz Nûjen. Per il cine­ma ha rea­liz­za­to due film: La peco­ra nera (2010), in con­cor­so alla 67ª Mostra del cine­ma di Vene­zia, e Viva la spo­sa (2015) in con­cor­so alle Gior­na­te degli auto­ri a Vene­zia. Il suo disco Paro­le san­te ha vin­to il Pre­mio Ciam­pi come Miglior debut­to disco­gra­fi­co dell’anno e il Pre­mio Arci «Dal­la par­te buo­na del­la musi­ca». Per Einau­di ha pub­bli­ca­to Sto­rie di uno sce­mo di guer­ra (2005), La peco­ra nera (2006), Lot­ta di clas­se (2009), Io cam­mi­no in fila india­na (2011), Pro patria (2012), Bar­zel­let­te (2019), Radio clan­de­sti­na (2020), I paras­si­ti (2021) e Pove­ri cri­sti (2025).

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/poveri-cristi/268575

Dal 24 feb­bra­io al 1° mar­zo (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

4 5 6

scrit­to e diret­to da Mat­tia Tor­re
con Mas­si­mo De Loren­zo, Car­lo De Rug­gie­ri, Cri­sti­na Pel­le­gri­no
e con Gior­da­no Agru­sta
sce­ne Fran­ce­sco Ghi­su
costu­mi Mim­ma Mon­tor­sel­li

pro­du­zio­ne Mar­che Tea­tro / Nutri­men­ti Ter­re­stri / Walsh

guar­da il trai­ler https://vimeo.com/502171666  

Dura­ta: 80’

456 è la sto­ria comi­ca e vio­len­ta di una fami­glia che, iso­la­ta e chiu­sa, vive in mez­zo a una val­le oltre la qua­le sen­te l’ignoto. Padre, madre e figlio sono igno­ran­ti, dif­fi­den­ti, ner­vo­si. Si lan­cia­no accu­se, rab­boc­ca­no un sugo di pomo­do­ro lascia­to dal­la non­na mor­ta anni pri­ma, liti­ga­no, pre­ga­no, si odia­no. Ognu­no dei tre rap­pre­sen­ta per gli altri quan­to di più dete­sta­bi­le ci sia al mon­do.

E tut­ta­via occor­re una tre­gua, per­ché sta arri­van­do un ospi­te atte­so da tem­po, che può e deve cam­bia­re il loro futu­ro.

Tut­to è pron­to, tut­to è per­fet­to. Ma la tre­gua non dure­rà. 

4 5 6 nasce dall’idea che l’Italia non è un pae­se, ma una con­ven­zio­ne. Che non aven­do un’unità cul­tu­ra­le, mora­le, poli­ti­ca, l’Italia rap­pre­sen­ti oggi una comu­ni­tà di indi­vi­dui che sono sem­pli­ce­men­te gli uni con­tro gli altri: per pre­ca­rie­tà, incer­tez­za, dif­fi­den­za e pau­ra; per man­can­za di comu­ni aspi­ra­zio­ni. 4 5 6 è una com­me­dia che rac­con­ta come pro­prio all’interno del­la fami­glia – che pure dovreb­be esse­re il nucleo aggre­gan­te, di dife­sa dell’individuo – nasca­no i ger­mi di que­sto con­flit­to

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/456/268553 

 

dal 3 all’8 mar­zo (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

ORLANDO 

Andrea De Rosa / Fabri­zio Sini­si / Anna Del­la Rosa / Vir­gi­nia Woolf 

dal roman­zo di Vir­gi­nia Woolf 

e dal car­teg­gio tra Vir­gi­nia Woolf e Vita Sac­k­vil­le-West Scri­vi sem­pre a mez­za­not­te (Don­zel­li) 

dram­ma­tur­gia Fabri­zio Sini­si tra­du­zio­ne Nadia Fusi­ni 

regia Andrea De Rosa 

con Anna Del­la Rosa 

sce­ne Giu­sep­pe Stel­la­to 

musi­ca di sce­na Sin­fo­nia n.6 (Pate­ti­ca) di Čaj­ko­v­skij

pro­du­zio­ne TPE – Tea­tro Pie­mon­te Euro­pa 

dura­ta 60’

Il 9 otto­bre del 1927, Vir­gi­nia Woolf scri­ve una let­te­ra all’amata Vita Sac­k­vil­le-West: “Sup­po­ni che Orlan­do si rive­li esse­re Vita e che sia tut­to su di te e la lus­su­ria del­la tua car­ne e la sedu­zio­ne del­la tua men­te… ti sec­ca? Di’ sì o no”. Vita non si sot­trae, accet­tan­do di diven­ta­re ogget­to, musa, model­lo e inter­lo­cu­tri­ce di uno dei roman­zi più ori­gi­na­li del­la let­te­ra­tu­ra moder­na. La scrit­tu­ra di Orlan­do nasce così: come un omag­gio d’amore, un atto di gio­ia offer­to a una don­na e al mon­do. Inter­se­can­do­si con­ti­nua­men­te con la vita del­la scrit­tri­ce, in un enig­ma­ti­co intrec­cio tra ope­ra e bio­gra­fia, la vicen­da di Orlan­do – nato uomo nel XVI seco­lo, vis­su­to per più di quat­tro­cen­to anni, e miste­ri­ca­men­te tran­si­ta­to nel Fem­mi­ni­le – si tra­sfor­ma in que­sto spet­ta­co­lo in un inno all’estasi ma anche all’ossessione del­la let­te­ra­tu­ra: una lun­ga, straor­di­na­ria let­te­ra d’amore in for­ma di roman­zo. 

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dal 12 al 22 mar­zo (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

LA STORIA

libe­ra­men­te ispi­ra­to a La sto­ria di Elsa Moran­te 

dram­ma­tur­gia Mar­co Archet­ti
regia Fau­sto Cabra
con Fran­ca Peno­ne, Alber­to Ono­friet­ti, Fran­ce­sco Sfer­raz­za Papa
sce­ne e costu­mi Rober­ta Mono­po­li

dram­ma­tur­gia del suo­no Mimo­sa Cam­pi­ro­ni

luci Gian­lu­ca Bre­da, Gia­co­mo Bram­bil­la

video Giu­lio Caval­li­ni

pro­du­zio­ne Tea­tro Fran­co Paren­ti / Cen­tro Tea­tra­le Bre­scia­no / 

Fon­da­zio­ne Cam­pa­nia dei Festi­val 

video di pre­sen­ta­zio­ne FAUSTO CABRA per La Sto­ria https://youtube.com/shorts/RViFftK15mc

GUARDA IL TRAILER del­lo spet­ta­co­lo LA STORIA https://youtu.be/8lPuGQyO1u4

Dura­ta 1 h e 50’

La Sto­ria si scri­ve sul­la car­ne viva degli ulti­mi, ma scri­ve anche Elsa Moran­te è la pic­co­la sto­ria di Nino, Usep­pe e Ida. E, in sce­na, una don­na di oggi, rileg­gen­do il roman­zo, capo­la­vo­ro asso­lu­to del ‘900 euro­peo, ricrea nel­la men­te il suo per­so­na­le attra­ver­sa­men­to di quel­le vicen­de. Que­sto nostro spet­ta­co­lo non ha l’am­bi­zio­ne di sosti­tuir­si all’e­spe­rien­za del libro, anzi: sarà vera­men­te riu­sci­to se accen­de­rà il desi­de­rio di tor­na­re al libro. Il nostro lavo­ro, infat­ti, non può che offrir­si, one­sta­men­te, come uno dei mil­le viag­gi pos­si­bi­li all’interno di que­sto ine­sau­ri­bi­le scri­gno di uma­ni­tà. 

L’altra via d’accesso che abbia­mo uti­liz­za­to nell’allestimento vuo­le met­te­re a con­tat­to una dimen­sio­ne estre­ma­men­te mac­chi­no­sa e razio­na­le con l’immensa uma­ni­tà e fra­gi­li­tà del­le crea­tu­re rac­con­ta­te dal­la Moran­te. In que­sto sen­so, lo spet­ta­co­lo vuo­le anche esse­re un omag­gio a due Mae­stri del­la sce­na ita­lia­na: Luca Ron­co­ni con le sue luci­de archi­tet­tu­re e vivi­se­zio­ni ana­li­ti­che, e Car­lo Cec­chi con la sua cao­ti­ca e tur­bi­no­sa uma­ni­tà imbe­vu­ta di qui e ora.

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-storia/268564 

 

dal 24 al 29 mar­zo (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

LETTERE A BERNINI

di Mar­co Mar­ti­nel­li 

in sce­na Mar­co Cac­cio­la

dise­gno luci Luca Paglia­no

sce­no­gra­fia Edoar­do San­chi

musi­che ori­gi­na­li e sound desi­gn Mar­co Oli­vie­ri

idea­zio­ne Mar­co Mar­ti­nel­li, Erman­na Mon­ta­na­ri

regia Mar­co Mar­ti­nel­li

copro­du­zio­ne Albe / Raven­na Tea­tro — Emi­lia Roma­gna Tea­tro ERT / Tea­tro Nazio­na­le

GUARDA IL TRAILER https://youtu.be/D1S-mO0reo0 

VIDEO DI PRESENTAZIONE di Mar­co Mar­ti­nel­li per LETTERE A BERNINI https://youtu.be/DwDLY9fVJxk 

Let­te­re a Ber­ni­ni si svol­ge inte­ra­men­te in un gior­no d’estate dell’anno 1667. In sce­na, nel suo stu­dio di scul­to­re, pit­to­re e archi­tet­to, il vec­chio Gian Loren­zo Ber­ni­ni, la mas­si­ma auto­ri­tà arti­sti­ca del­la Roma baroc­ca, è infu­ria­to con Fran­ce­sca Bre­scia­ni, inta­glia­tri­ce di lapi­slaz­zu­li che ha lavo­ra­to per lui nel­la Fab­bri­ca di San Pie­tro e che ora lo accu­sa, di fron­te ai car­di­na­li, di non pagar­le il giu­sto prez­zo per il suo lavo­ro. 

Nell’infuriarsi, Ber­ni­ni evo­ca l’ombra del­l’o­dia­to riva­le, Fran­ce­sco Bor­ro­mi­ni, il genia­le archi­tet­to tici­ne­se. Un’evocazione in absen­tia, al pari di quel­le dei suoi allie­vi, ai qua­li Ber­ni­ni si rivol­ge, discu­ten­do con loro, met­ten­do­li in posa, facen­do­li reci­ta­re nel­le com­me­die da lui scrit­te e diret­te, per­ché impa­ri­no a incar­na­re gli ‘affet­ti’, i sen­ti­men­ti che dovran­no tra­sfe­ri­re nel mar­mo. Quan­do, poi, giun­ge­rà la noti­zia ina­spet­ta­ta del sui­ci­dio di Bor­ro­mi­ni, la furia cede­rà il pas­so alla pie­tas: per la tre­men­da depres­sio­ne che ave­va col­pi­to il riva­le in que­gli ulti­mi anni e, al con­tem­po, per l’incessante guer­ra che gli arti­sti si fan­no, tut­ti con­tro tut­ti. Tra­vol­to da quel­la pie­tas, Ber­ni­ni giun­ge­rà a ricon­si­de­ra­re l’opera del col­le­ga, rico­no­scen­do­ne l’alto valo­re. 

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dal 31 mar­zo al 4 apri­le (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19) 

MERCOLEDÌ DELLE CENERI

scrit­to e diret­to da Valen­ti­na Espo­si­to 

con Ales­san­dro Ber­nar­di­ni, Fabio Camas­sa, Luca Car­rie­ri, Mat­teo Cate­ni, Chia­ra Cava­lie­ri, Vio­la Cen­ti, Mas­si­mi­lia­no De Ros­si, Rober­to Fio­ren­ti­no, Sofia Iacuit­to, Gabriel­la Indol­fi, Giu­lio Maron­cel­li, Clau­dia Mar­si­ca­no, Gian­car­lo Por­cac­chia, Cri­sti­na Vagno­li, 

Cami­la Urba­no

costu­mi Mari Casel­li 

fan­toc­ci Mari Casel­li e Costan­za Sola­ro Del Bor­go 

teste in lat­ti­ce Gemel­li Magrì

idea­zio­ne sce­no­gra­fi­ca Valen­ti­na Espo­si­to

pupaz­za Edoar­do Tim­mi

musi­che Luca Novel­li 

Pro­du­zio­ne Fort Apa­che Cine­ma Tea­tro in col­la­bo­ra­zio­ne con La Fab­bri­ca del­l’At­to­re ‑tea­tro Vascel­lo 

VIDEO DI PRESENTAZIONE di Valen­ti­na Espo­si­to per MERCOLEDÌ DELLE CENERI https://youtu.be/qafToirmnRo 

Lo spet­ta­co­lo affron­ta il tema del­la vio­len­za di gene­re e del­la cul­tu­ra patriar­ca­le e omer­to­sa che la legit­ti­ma, degli abu­si sul­le don­ne, dei cor­pi feri­ti fino alla nega­zio­ne dell’identità. Car­ne­va­le, pro­vin­cia e riti popo­la­ri fan­no da cor­ni­ce alla fero­ce inter­pre­ta­zio­ne del­le attri­ci e degli atto­ri ex dete­nu­ti del­la Com­pa­gnia, in un alle­sti­men­to visio­na­rio tra masche­re del­la tra­di­zio­ne tea­tra­le rivi­si­ta­te dal­la costu­mi­sta Mari Casel­li, fan­toc­ci in lat­ti­ce rea­liz­za­ti dai mae­stri degli effet­ti spe­cia­li Gemel­li Magrì e musi­che ori­gi­na­li di Luca Novel­li (Moka­de­lic). 

FORT APACHE CINEMA TEATRO è l’unica Com­pa­gnia tea­tra­le sta­bi­le in Ita­lia ed Euro­pa costi­tui­ta da atto­ri ex dete­nu­ti oggi pro­fes­sio­ni­sti di cine­ma e pal­co­sce­ni­co. È diret­ta da Valen­ti­na Espo­si­to, autri­ce e regi­sta impe­gna­ta da qua­si vent’anni nel­la con­du­zio­ne di atti­vi­tà tea­tra­li den­tro e fuo­ri le car­ce­ri ita­lia­ne. Rea­liz­za pro­du­zio­ni cine­ma­to­gra­fi­che e col­la­bo­ra con Sapien­za Uni­ver­si­tà di Roma in Pro­get­ti di Ricer­ca e For­ma­zio­ne. 

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dall’8 al 12 apri­le (dal mer­co­le­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

LA SORELLA MIGLIORE 

di Filip­po Gili

con Vanes­sa Sca­le­ra

e con Gio­van­ni Anzal­do, Miche­la Mar­ti­ni e Auro­ra Peres

regia Fran­ce­sco Fran­gi­pa­ne

pro­du­zio­ne Argot Pro­du­zio­ni e Infi­ni­to Tea­tro 

in co-pro­du­zio­ne Tea­tro Del­le Bri­cio­le Sola­res Fon­da­zio­ne del­le Arti

Un inten­so e appas­sio­nan­te dram­ma fami­lia­re dove l’amore si scon­tra e fa a bot­te con il sen­so di col­pa e il rimor­so, in un tur­bi­nio di sen­ti­men­ti e rifles­sio­ni su ciò che è giu­sto, che è mora­le.

Come cam­bie­reb­be la vita di un uomo, anni pri­ma col­pe­vo­le di un gra­vis­si­mo omi­ci­dio stra­da­le, se venis­se a sape­re che la don­na da lui inve­sti­ta e ucci­sa avreb­be avu­to, per chis­sà qua­le male, nell’istante dell’incidente, solo tre mesi di vita?

Sareb­be riu­sci­to a sop­por­ta­re, con minor peso, gli anni del dolo e del lut­to, gli stes­si in cui vivo­no per chis­sà quan­ti anni anco­ra, le per­so­ne lega­te alla don­na ucci­sa?

E quan­to sareb­be giu­sto offri­re alla coscien­za di un uomo, mac­chia­to­si di una tale nefan­dez­za, una scor­cia­to­ia ver­so la leg­ge­rez­za, ver­so la dilui­zio­ne di un tale peso? Ma poi sia­mo così sicu­ri che un fami­lia­re, una stra­na sorel­la, per quan­to pos­sa ama­re lo stol­to, gli rega­le­reb­be que­sta como­da veri­tà? Oppu­re a suo modo, met­ten­do da par­te l’amore e for­se per chis­sà qua­li pre­gres­si glie­la fareb­be comun­que scon­ta­re?

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STANZA CON COMPOSITORE, DONNE, STRUMENTI MUSICALI, RAGAZZO di Fabri­zia Ramon­dio­no
adat­ta­men­to Ippo­li­ta di Majo
regia Mario Mar­to­ne
foto di sce­na Mario Spa­da

dal 14 al 19 apri­le (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

STANZA CON COMPOSITORE, DONNE, STRUMENTI MUSICALI, RAGAZZO

testo ine­di­to di Fabri­zia Ramon­di­no

regia e sce­ne Mario Mar­to­ne

con la col­la­bo­ra­zio­ne di Ippo­li­ta di Majo

con Lino Musel­la, Iaia For­te, Tania Gar­rib­ba, Totò Onnis, India San­tel­la, Mat­teo De Luca

costu­mi Orten­sia De Fran­ce­sco

luci Cesa­re Accet­ta

con i con­tri­bu­ti di Erne­sto Tata­fio­re (stru­men­ti musi­ca­li), Pasqua­le Scia­lò (sin­fo­nia degli attac­chi), Anna Redi (tan­go)

pro­du­zio­ne Tea­tro di Napo­li – Tea­tro Nazio­na­le

Dura­ta: 70’

Un uomo, un com­po­si­to­re, dal chiu­so del­la sua stan­za, si rivol­ge al mon­do ester­no. Nel flus­so di que­sto mono­lo­ga­re sbal­za­no fuo­ri le figu­re car­di­ne del suo mon­do inte­rio­re: gli affet­ti più cari e gli stru­men­ti musi­ca­li. Un tea­tro del­la men­te scol­pi­to da ver­si che col­pi­sco­no al cuo­re.

Fabri­zia Ramon­di­no comin­ciò a fre­quen­ta­re assi­dua­men­te il tea­tro dopo l’esperienza del­la sce­neg­gia­tu­ra di Mor­te di un mate­ma­ti­co napo­le­ta­no che scri­vem­mo insie­me. Si diver­ti­va mol­tis­si­mo col mon­do dei regi­sti, degli atto­ri, dei nuo­vi auto­ri che veni­va a sco­pri­re. Fol­go­ran­te fu l’incontro con i testi di Tho­mas Ber­n­hard, che la spin­se­ro a tuf­far­si nel­la scrit­tu­ra tea­tra­le. A distan­za di trent’anni dal­la mes­sa in sce­na di Ter­re­mo­to con madre e figlia sono feli­ce di por­ta­re all’attenzione degli spet­ta­to­ri un altro suo testo, Stan­za con com­po­si­to­re, don­ne, stru­men­ti musi­ca­li, ragaz­zo, che spe­ro con­tri­bui­sca a met­ter­la in luce come autri­ce del­la nostra con­tem­po­ra­nei­tà. Le sue pro­se come il suo tea­tro esplo­ra­no corag­gio­sa­men­te sen­tie­ri espres­si­vi che oggi ven­go­no pra­ti­ca­ti dagli auto­ri e autri­ci più inte­res­san­ti. Mario Mar­to­ne

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dal 22 al 30 apri­le (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

ANTOLOGIA DANCO 

Scrit­to e diret­to da Eleo­no­ra Dan­co

Con Eleo­no­ra Dan­co e cast in via di defi­ni­zio­ne.

Musi­che scel­te da Mar­co Tec­ce

Sce­no­gra­fia Mario Anto­ni­ni

Dise­gno Luci Eleo­no­ra Dan­co

Regia Eleo­no­ra Dan­co

dEVER­SI­VO (22–23-24/4 h. 21)

spet­ta­co­lo cult di Eleo­no­ra Dan­co, ispi­ra­to all’opera di Robert Rau­schen­berg.  Uno spet­ta­co­lo tra­gi­co­mi­co, dis­sa­cran­te e scan­zo­na­to. L’intero pal­co­sce­ni­co vie­ne usa­to come un tap­pe­to volan­te che sor­vo­la una cit­tà Roma immo­bi­le nel tem­po: da Piaz­za Navo­na a Tor Bel­la Mona­ca, la pro­ta­go­ni­sta si aggi­ra sen­za pace, scon­tran­do­si con una serie di per­so­nag­gi memo­ra­bi­li, tra il comi­co e il dram­ma­ti­co. Lo spet­ta­co­lo è sta­to ispi­ra­to­re del suo ulti­mo film N‑EGO usci­to a mag­gio 2025.

Dura­ta 60’ 

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SABBIA (25/4 h.19 e 26/4 ore 17)

testo com­mis­sio­na­to ad Eleo­no­ra Dan­co nel 2005 sul tema dell’omosessualità. “Ave­re una dop­pia vita, men­ti­re, nascon­de­re. Sono voci, squar­ci, cor­pi. Un pas­sag­gio soa­ve e vio­len­to. Uomi­ni, don­ne, ado­le­scen­ti non esco­no mai dal­la loro con­di­zio­ne, la vivo­no, la subi­sco­no. Come dise­gni sul­la sab­bia sva­ni­sco­no ingo­ia­ti da loro stes­si. Non esi­sto­no più.” Lo spet­ta­co­lo rap­pre­sen­ta­to dal 2005 in tut­ta Ita­lia, a distan­za di 25 anni dal suo debut­to dimo­stra di esse­re attua­lis­si­mo con­tem­po­ra­neo, sen­za tem­po.

Dura­ta 60’ 

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INTRATTENIMENTO VIOLENTO – con ospi­ti a sor­pre­sa (28–29-30/4 h.21) 

Intrat­te­ni­men­to Vio­len­to è uno spet­ta­co­lo per­for­man­ce, tra­gi­co­mi­co e visce­ra­le.

Al tea­tro vascel­lo ver­rà pre­sen­ta­to in for­ma cora­le con un cast di atto­ri arti­sti. Per­so­nag­gi pre­si dal­la stra­da, sta­ti d’animo, fram­men­ti d’infanzia. Una per­for­man­ce inten­sa, vita­le e tra­sci­nan­te. Un con­cer­to, uno spar­ti­to, una tela che si fa a pez­zi.

Dura­ta 65’ 

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/antologia-danco-intrattenimento-violento/268557 

 

dal 5 al 10 mag­gio (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

Istru­zio­ni per l’uso del Divi­no Amo­re: mana enig­mi­sti­co.

LE BACCANTI 

di Euri­pi­de che “pre­ci­pi­ta­no” a con­tat­to col rea­gen­te Mar­ci­do 

riscrit­tu­ra di Mar­co Isi­do­ri 

con Pao­lo Oric­co, Maria Lui­sa Aba­te, Valen­ti­na Bat­ti­sto­ne, Otta­via Del­la Por­ta, 

Ales­sio Arbu­sti­ni, Ales­san­dro Bostic­co e l’Isi (Mar­co Isi­do­ri)

sce­ne e costu­mi Danie­la Dal Cin 

regia Mar­co Isi­do­ri 

pro­du­zio­ne: Mar­ci­do Mar­ci­do­r­js e Famo­sa Mimo­sa

Tea­tro Sta­bi­le di Tori­no-Tea­tro Nazio­na­le

GUARDA IL TRAILER per lo spet­ta­co­lo LE BACCANTI https://youtu.be/lUbLtQt8bEg 

VIDEO DI PRESENTAZIONE di Pao­lo Oric­co per lo spet­ta­co­lo LE BACCANTI

https://youtu.be/FfjQ7zGqzH0 

dura­ta 1h e 20’

Alle soglie del qua­ran­ten­na­le del­la loro avven­tu­ra arti­sti­ca, i Mar­ci­do tor­na­no alla tra­ge­dia gre­ca: una sor­ta di fil rou­ge nel­la loro pro­du­zio­ne. Il testo di Euri­pi­de, attra­ver­sa­to come d’abitudine dal­la pen­na affi­la­ta di Isi­do­ri, vive in una riscrit­tu­ra che tra­spor­ta la sen­si­bi­li­tà atti­ca nel­la tem­pe­rie dell’oggi. 

La vicen­da è rilet­ta attra­ver­so la len­te del grot­te­sco: la via dell’antica catar­si è per­cor­sa da una spic­ca­ta dimen­sio­ne ludi­ca; trion­fa il gio­co del Tea­tro, affi­da­to alla

voce di un coro tra­gi­co che diven­ta Coro Mar­ci­do, cata­liz­za­to­re di un’energia sce­ni­ca tra­vol­gen­te, una voce sola, un tutt’uno con la mac­chi­na sce­ni­ca che cam­peg­gia sul pal­co.

Que­sta vol­ta è il Palaz­zo di Pen­teo, l’ultima del­le straor­di­na­rie inven­zio­ni del­la sce­no­gra­fa Danie­la Dal Cin (che per il Palaz­zo di “Edi­po re” era sta­ta fina­li­sta ai Pre­mi Ubu); gli inter­pre­ti lo sca­la­no, lo asse­dia­no, s’inerpicano sopra e den­tro l’architettura apren­do boto­le e sve­lan­do mec­ca­ni­smi nasco­sti, nel segno di quel­la fan­ta­sia sor­pren­den­te che è il sim­bo­lo più vivo e più cono­sciu­to del tea­tro dei Mar­ci­do. 

acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/le-baccanti/268566

 

dal 13 al 17 mag­gio (dal mer­co­le­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

CASANOVA

Di Fabri­zio Sini­si

libe­ra­men­te ispi­ra­to a Sto­ria del­la mia vita di Gia­co­mo Casa­no­va

regia Fabio Con­de­mi 

Per­so­nag­gi e inter­pre­ti 

Casa­no­va — San­dro Lom­bar­di 

Mesme­ri­sta — Mar­co Caval­co­li 

Hen­riet­te — Simo­na De Leo 

Vol­tai­re — Alber­to Mar­cel­lo

Mar­che­sa D’Urfé — Bet­ti Pedraz­zi 

Casa­no­va bam­bi­no — (atto­re in via di defi­ni­zio­ne)

sce­ne e dram­ma­tur­gia dell’immagine Fabio Cher­stich 

costu­mi Gian­lu­ca Sbic­ca 

dise­gno luci Giu­lia Pasto­re 

musi­che e sound desi­gn Andrea Gia­nes­si

pro­du­zio­ne LAC Luga­no Arte e Cul­tu­ra

in copro­du­zio­ne con Emi­lia Roma­gna Tea­tro ERT / Tea­tro Nazio­na­le, TPE — Tea­tro Pie­mon­te Euro­pa, Com­pa­gnia Lom­bar­di – Tiez­zi

GUARDA IL TRAILER per lo spet­ta­co­lo Casa­no­va https://youtu.be/xeEyWkJ8RTg 

VIDEO DI PRESENTAZIONE di Fabio Con­de­mi per lo spet­ta­co­lo Casa­no­va https://youtu.be/E2ktq-F4cfI 

Dura­ta 1h e 40’

Lo spet­ta­co­lo pre­sen­ta sce­ne di nudo e luci stro­bo­sco­pi­che.

Dopo esser­si misu­ra­to con Pier Pao­lo Paso­li­ni in Cal­de­rón e Tho­mas Ligot­ti in Not­tua­ri, il regi­sta Fabio Con­de­mi tor­na a col­la­bo­ra­re con il LAC por­tan­do in sce­na Casa­no­va, lavo­ro di cui Fabio Cher­stich fir­ma sce­no­gra­fia e dram­ma­tur­gia dell’immagine, su un testo ori­gi­na­le di Fabri­zio Sini­si. Ispi­ra­to alle memo­rie auto­bio­gra­fi­che del cele­bre intel­let­tua­le vene­zia­no Gia­co­mo Casa­no­va, lo spet­ta­co­lo si avva­le dell’interpretazione di San­dro Lom­bar­di, gran­de pro­ta­go­ni­sta del pano­ra­ma tea­tra­le ita­lia­no.

Casa­no­va è una rifles­sio­ne sul­la memo­ria e sul tem­po di un’intera epo­ca. Filo­so­fo, pre­sti­gia­to­re e truf­fa­to­re, Gia­co­mo Casa­no­va ha attra­ver­sa­to il Seco­lo dei Lumi per spe­gner­si alla fine del Set­te­cen­to, men­tre il mon­do si tra­sfor­ma e ini­zia la moder­ni­tà. 

acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/casanova/268560 

 

dal 19 al 24 mag­gio (dal mar­te­dì al vener­dì h 21, saba­to h 19 e dome­ni­ca h 17)

LA VEGETARIANA

sce­ne dal roman­zo di Han Kang Pre­mio Nobel per la let­te­ra­tu­ra 2024

adat­ta­men­to del testo Daria Deflo­rian e Fran­ce­sca Mar­cia­no

co-crea­zio­ne Daria Deflo­rian, Pao­lo Musio, Moni­ca Pised­du, Gabrie­le Por­to­ghe­se

regia Daria Deflo­rian

sce­ne Danie­le Spa­nò

luci Giu­lia Pasto­re

una pro­du­zio­ne INDEX 

in copro­du­zio­ne con Emi­lia Roma­gna Tea­tro ERT / Tea­tro Nazio­na­le; 

La Fab­bri­ca dell’Attore – Tea­tro Vascel­lo; TPE – Tea­tro Pie­mon­te Euro­pa; Trien­na­le Mila­no Tea­tro; Odéon–Théâtre de l’Eu­ro­pe; Festi­val d’Automne à Paris; théâ­tre Garon­ne, scè­ne euro­péen­ne – Tou­lou­se

copy­right © Han Kang 2007
copy­right © Adel­phi 2016

guar­da il trai­ler https://youtu.be/9calcFJ0haA 

VIDEO DI PRESENTAZIONE di Daria Deflo­rian PER LA VEGETARIANA https://youtu.be/BrcJyjqenHM 

dura­ta 110’ 

Daria Deflo­rian tor­na al Tea­tro Vascel­lo in veste di regi­sta e attri­ce per por­ta­re in sce­na insie­me a Moni­ca Pised­du, Pao­lo Musio e Gabrie­le Por­to­ghe­se il gesto miste­rio­so, poten­te, irra­zio­na­le quan­to poli­ti­co di Yeong-hye, pro­ta­go­ni­sta de “La vege­ta­ria­na”, roman­zo del­la scrit­tri­ce sud­co­rea­na Han Kang, pre­mio Nobel per la Let­te­ra­tu­ra 2024.

Un testo sen­sua­le, pro­vo­ca­to­rio, ric­co di imma­gi­ni poten­ti, colo­ri sor­pren­den­ti e doman­de inquie­tan­ti: il rifiu­to radi­ca­le, cate­go­ri­co quan­to vio­len­to di una don­na che sce­glie di non man­gia­re più car­ne dà il via ad un gra­dua­le pro­ces­so di meta­mor­fo­si. Men­tre Yeong-hye cam­bia, cer­can­do di diven­ta­re essa stes­sa vege­ta­zio­ne, ecco che è l’intero mon­do che la cir­con­da a vive­re l’impatto del­la sua tra­sfor­ma­zio­ne: dall’irritazione scon­cer­ta­ta del mari­to, all’esaltazione arti­sti­ca del cogna­to fino alla con­sa­pe­vo­lez­za addo­lo­ra­ta del­la sorel­la. 

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-vegetariana/268565 

Info e pre­no­ta­zio­ni esclu­si­va­men­te tra­mi­te abbo­na­men­ti Zefi­ro , Eolo e CARD LIBERA E CARD LOVE e VIVICINEMAETEATRO vali­do a par­ti­re dal 26 set­tem­bre e fino al 9 novem­bre, info promozioneteatrovascello@gmail.com  — promozione@teatrovascello.it
Bigliet­ti: Inte­ro 25 euro — Ridot­to over 65: 20 euro — Ridot­to addet­ti ai lavo­ri del set­to­re e Cral/Enti con­ven­zio­na­ti: 18 euro — Ridot­to stu­den­ti, stu­den­ti uni­ver­si­ta­ri, docen­ti e ope­ra­to­ri esclu­si­va­men­te del­le scuo­le di tea­tro, cine­ma e dan­za 16 euro e grup­pi di alme­no 10 per­so­ne 16 euro a per­so­na È pos­si­bi­le acqui­sta­re i bigliet­ti, abbo­na­men­ti e card tele­fo­ni­ca­men­te 065881021 con car­ta di cre­di­to e ban­co­mat abi­li­ta­ti,
acqui­sta diret­ta­men­te alla bigliet­te­ria
acqui­sta tra­mi­te boni­fi­co ban­ca­rio SOLAMENTE PER GRUPPI DI ALMENO 10 PERSONE a favo­re di Coop. La Fab­bri­ca dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Circ. Gia­ni­co­len­se 137 A di Roma iban IT28f0306905096100000013849
oppu­re acqui­sta on line tut­ta la sta­gio­ne https://www.vivaticket.com/it/search?q=teatro+vascello 

Info: 06 5881021 – 06 5898031

promozioneteatrovascello@gmail.compromozione@teatrovascello.it

Tea­tro Vascel­lo Via Gia­cin­to Cari­ni 78

Mon­te­ver­de Roma

ORARI spet­ta­co­li

dal lune­dì al vener­dì h.21

saba­to h.19

dome­ni­ca h.17

BIGLIETTERIA

inte­ro € 25

over 65 € 20

cral e con­ven­zio­ni € 18

stu­den­ti € 16

Abbo­na­men­ti

le card libe­re a 6 spet­ta­co­li e le card love sono vali­de fino al 24 mag­gio 2026, ulti­ma repli­ca del­l’ul­ti­mo spet­ta­co­lo in car­tel­lo­ne. Gli abbo­na­men­ti e le card sono nomi­na­ti­vi ma cedi­bi­li

Zefi­ro (9 tito­li € 135) acqui­sta on line 

Anti­go­ne (Rober­to Lati­ni)
Amo­re (Pip­po Del­bo­no)
Pove­ri Cri­sti (Asca­nio Cele­sti­ni)
4 5 6 (Mat­tia Tor­re)
Orlan­do (Andrea De Rosa)
La Sto­ria (Elsa Morante/Fausto Cabra)
La sorel­la miglio­re (Filip­po Gili/Vanessa Sca­le­ra)
Stan­za con com­po­si­to­re… (Mario Martone/Lino Musel­la) https://www.teatrovascello.it/2025/06/07/stanza-con-compositore-donne-strumenti-musicali-ragazzo/
Casa­no­va (Fabio Condemi/Alessandro Lom­bar­di)

Eolo (9 tito­li € 135) acqui­sta on line
Frank­en­stein (Motus)
Oltre (Fabia­na Iacoz­zil­li)
Meta­die­tro (Rez­za Mastrel­la)
Won­der Woman (Anto­nio Latel­la)
Misu­ra­re il sal­to del­le rane (Car­roz­ze­ria Orfeo)
Let­te­re a Ber­ni­ni (Mar­co Mar­ti­nel­li)
Anto­lo­gia Dan­co (Eleo­no­ra Dan­co) (solo uno spet­ta­co­lo a scel­ta dell’antologia)
Bac­can­ti (Mar­ci­do Mar­ci­do­ris)
La vege­ta­ria­na (Daria Deflo­rian)

Card ras­se­gna la nostra esi­sten­za 4 spet­ta­co­li € 60 acqui­sta on line
Micro­cli­ma
A pla­ce of safe­ty
Vau­tours (Avvol­toi)
Lunch with Sonia

Card Anto­lo­gia Dan­co 3 spet­ta­co­li € 45 acqui­sta on line
dEVER­SI­VO (22–23-24/4 h. 21)
SABBIA (25/4 h.19 e 26/4 ore 17)
INTRATTENIMENTO VIOLENTO (28–29-30/4 h.21)

le card libe­re a 6 spet­ta­co­li e le card love sono vali­de fino al 24 mag­gio 2026, ulti­ma repli­ca del­l’ul­ti­mo spet­ta­co­lo in car­tel­lo­ne. Gli abbo­na­men­ti e le card sono nomi­na­ti­vi ma cedi­bi­li

Card libe­ra (6 spet­ta­co­li a scel­ta su tut­ta la pro­gram­ma­zio­ne) € 108 acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-libera-6-spettacoli/268840 

Card love (2 spet­ta­co­li a scel­ta su tut­ta la pro­gram­ma­zio­ne per 2 per­so­ne ‑4 ingres­si) € 72

Acqui­sta on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-love-2-spettacoli-per-2-persone-4-ingressi/268841 

SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO

Dona­ci il tuo 5x1000 con la pros­si­ma dichia­ra­zio­ne dei red­di­ti basta indi­ca­re al tuo com­mer­cia­li­sta il nostro codi­ce fisca­le: 01340410586 — Coop. La Fab­bri­ca dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Circ. Gia­ni­co­len­se 137 A di Roma iban IT28f0306905096100000013849

#Dram­ma­tur­gia Con­tem­po­ra­nea #Pro­sa #Dan­za #Musi­ca #Con­cer­ti #Festi­vaL #Even­ti #Labo­ra­to­ri 

Come rag­giun­ger­ci con mez­zi pri­va­ti: Par­cheg­gio per auto­mo­bi­li lun­go Via del­le Mura Gia­ni­co­len­si, a cir­ca 100 metri dal Tea­tro. Par­cheg­gi a paga­men­to vici­ni al Tea­tro Vascel­lo: Via Gia­cin­to Cari­ni, 43, Roma; Via Mau­ri­zio Qua­drio, 22, 00152 Roma, Via R. Gio­va­gno­li, 20,00152 Roma
Con mez­zi pub­bli­ci: auto­bus 75 fer­ma davan­ti al tea­tro Vascel­lo che si può pren­de­re da sta­zio­ne Ter­mi­ni, Colos­seo, Pira­mi­de, oppu­re: 44, 710, 870, 871. Tre­no Metro­po­li­ta­no: da Ostien­se fer­ma­ta Sta­zio­ne Quat­tro Ven­ti a due pas­si dal Tea­tro Vascel­lo. Oppu­re fer­ma­ta del­la metro Cipro e Tre­no Metro­po­li­ta­no fino a Sta­zio­ne Quat­tro Ven­ti a due pas­si dal Tea­tro Vascel­lo

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