Ambiente, Tiso(Accademia IC): “Contro reati serve prevenzione e nuove tecnologie”

Ambiente, Tiso(Accademia IC): “Contro reati serve prevenzione e nuove tecnologie”

09/06/2025 1 Di Marco Montini

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“I rea­ti ambien­ta­li in Ita­lia rap­pre­sen­ta­no un pro­ble­ma sem­pre più pres­san­te, soprat­tut­to dagli svi­lup­pi nor­ma­ti­vi e dai dati emer­si a segui­to dell’introduzione del­la leg­ge 68/2015 (nota anche come leg­ge sugli eco­rea­ti). Que­sta rifor­ma ha inse­ri­to nel Codi­ce pena­le una serie di fat­ti­spe­cie spe­ci­fi­che, come rea­to di inqui­na­men­to ambien­ta­le, traf­fi­co ille­ci­to di rifiu­ti e altre vio­la­zio­ni, segnan­do un pun­to di svol­ta per la tute­la dell’ambiente. Anche gra­zie a que­sta leg­ge, negli ulti­mi die­ci anni sono sta­ti accer­ta­ti miglia­ia di rea­ti. Rea­ti che col­pi­sco­no in modo par­ti­co­lar­men­te inci­si­vo alcu­ne regio­ni, dove la pre­sen­za di orga­niz­za­zio­ni cri­mi­na­li — le cosid­det­te “eco­ma­fie” — ampli­fi­ca l’impatto. Cam­pa­nia, Sici­lia, Puglia e Cala­bria, ad esem­pio, sareb­be­ro tra le aree mag­gior­men­te inte­res­sa­te. Un ulte­rio­re ele­men­to di pre­oc­cu­pa­zio­ne riguar­da il recen­te incre­men­to del feno­me­no: nel cor­so del 2023, le cifre sui rea­ti ambien­ta­li sareb­be­ro aumen­ta­te sen­si­bil­men­te, arri­van­do a supe­ra­re i 35mila ille­ci­ti e regi­stran­do un incre­men­to del 15,6% rispet­to all’anno pre­ce­den­te. Que­sto aumen­to, uni­to a una con­si­sten­te atti­vi­tà seque­stra­tri­ce evi­den­zia la por­ta­ta eco­no­mi­ca e socia­le del­la que­stio­ne. Nono­stan­te tut­to que­sto, per­man­go­no inol­tre lacu­ne nor­ma­ti­ve rile­van­ti. Ad oggi, ad esem­pio, l’iter di rece­pi­men­to del­la nuo­va diret­ti­va euro­pea sul­la tute­la pena­le dell’ambiente non è anco­ra sta­to avvia­to, nono­stan­te i ter­mi­ni fis­sa­ti per mag­gio 2026. Paral­le­la­men­te, sono sta­te avan­za­te pro­po­ste per raf­for­za­re il qua­dro legi­sla­ti­vo inse­ren­do nel Codi­ce pena­le spe­ci­fi­ci rea­ti con­tro l’agromafia, l’agropirateria e per la pro­te­zio­ne degli ani­ma­li, oltre a misu­re più inci­si­ve con­tro l’abusivismo edi­li­zio e per la boni­fi­ca dei siti con­ta­mi­na­ti. Que­sti inter­ven­ti appa­io­no fon­da­men­ta­li per garan­ti­re una tute­la più effi­ca­ce dell’ambiente e dei cit­ta­di­ni. In sin­te­si, i dati attua­li sot­to­li­nea­no un feno­me­no in cre­sci­ta, che sol­le­ci­ta rispo­ste tem­pe­sti­ve sia a livel­lo legi­sla­ti­vo che ope­ra­ti­vo. I rea­ti ambien­ta­li, infat­ti, non sono solo un dan­no eco­lo­gi­co ma inci­do­no su salu­te pub­bli­ca, sicu­rez­za ter­ri­to­ria­le ed equi­li­brio eco­no­mi­co. Dun­que, diven­ta indi­spen­sa­bi­le un inter­ven­to coor­di­na­to che uni­sca l’aggiornamento del­le leg­gi, l’adozione di tec­no­lo­gie inno­va­ti­ve per il moni­to­rag­gio e l’implementazione di poli­ti­che di pre­ven­zio­ne, anche a livel­lo inter­na­zio­na­le”.

Così, in una nota stam­pa, Car­me­la Tiso, Por­ta­vo­ce nazio­na­le di Acca­de­mia Ini­zia­ti­va Comu­ne e Pre­si­den­te dell’associazione Ban­die­ra Bian­ca.

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