Agricoltura, Tiso(Confeuro): Marchio Made in MIM utile per giovani: ora azioni strutturali

Agricoltura, Tiso(Confeuro): Marchio Made in MIM utile per giovani: ora azioni strutturali

09/06/2025 0 Di Marco Montini

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Agri­col­tu­ra, Tiso(Confeuro): Mar­chio Made in MIM uti­le per gio­va­ni: ora azio­ni strut­tu­ra­li

“Il mar­chio Made in MIM, rea­liz­za­to dal Mini­ste­ro dell’Istruzione e del Meri­to nell’ambito del Pia­no di valo­riz­za­zio­ne del­le eccel­len­ze degli Isti­tu­ti Agra­ri e Alber­ghie­ri, rap­pre­sen­ta un’i­ni­zia­ti­va di gran­de valo­re per il rilan­cio dell’istruzione tec­ni­ca e pro­fes­sio­na­le e per la pro­mo­zio­ne del Made in Ita­ly nel set­to­re agroa­li­men­ta­re. Un pro­get­to auto­re­vo­le che Con­feu­ro pro­muo­ve e che con­fer­ma il ruo­lo stra­te­gi­co del­le nuo­ve gene­ra­zio­ni nel futu­ro dell’agricoltura ita­lia­na ed euro­pea”. Lo dichia­ra Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le di Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do. “Il bino­mio scuo­la-agri­col­tu­ra — pro­se­gue Tiso — deve diven­ta­re cen­tra­le e strut­tu­ra­le. Ogni isti­tu­to agra­rio dovreb­be poter con­ta­re su una super­fi­cie col­ti­va­bi­le, su cui gli stu­den­ti pos­sa­no spe­ri­men­ta­re sul cam­po ciò che appren­do­no in aula. Non si trat­ta solo di didat­ti­ca, ma di una visio­ne edu­ca­ti­va e pro­dut­ti­va che potreb­be gene­ra­re com­pe­ten­ze, occu­pa­zio­ne e qua­li­tà.”

“Cre­dia­mo — aggiun­ge il pre­si­den­te di Con­feu­ro — che que­sto siste­ma vada costrui­to in siner­gia con il mon­do del­la ricer­ca, come con il Crea, ma anche e soprat­tut­to con il coin­vol­gi­men­to atti­vo del­le asso­cia­zio­ni agri­co­le pro­fes­sio­na­li. Que­ste ulti­me real­tà infat­ti pos­so­no e devo­no rap­pre­sen­ta­re uno sboc­co for­ma­ti­vo e lavo­ra­ti­vo con­cre­to per i gio­va­ni che scel­go­no i per­cor­si dell’agricoltura. In un’epoca segna­ta da intel­li­gen­za arti­fi­cia­le e nuo­ve tec­no­lo­gie, peral­tro, l’agricoltura non è il pas­sa­to, ma il vero moto­re di un futu­ro soste­ni­bi­le, inno­va­ti­vo e com­pe­ti­ti­vo. I gio­va­ni devo­no esser­ne pro­ta­go­ni­sti. In que­sto sen­so, ini­zia­ti­ve come il Made in MIM non sono sem­pli­ci eti­chet­te, ma segna­li di una dire­zio­ne che dob­bia­mo raf­for­za­re con corag­gio e con­ti­nui­tà”, con­clu­de Andrea Tiso.

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