Il nostro concittadino, Coriolano Giorgi, intellettuale libero e professionista apprezzato, ha rivolto al direttore del…

Marino. Che succede all’Anpi? Coriolano Giorgi: “Antifascismo sì, ma non a senso unico”: escluso dall’ANPI di Marino per aver criticato la deriva atlantista e le ambiguità politiche
31/05/2025Questo articolo è stato letto 705 volte!
La sezione Anpi “Aurelio Del Gobbo” di Marino, associata per molta parte delle attività proprie al quadrante dei Castelli romani con altre importanti sezioni Anpi, negli anni ha svolto un fondamentale ruolo sociale e politico. Per l’attività nelle scuole, quando possibile, per la collaborazione con altre associazioni territoriali e con partiti politici. Sempre nella coerenza della difesa della Costituzione repubblicana antifascista. In questi giorni però, secondo una denuncia sollevata pubblicamente (dopo che l’interessato aveva esperito le vie interne senza aver avuto proposta di un luogo fisico di confronto) un antifascista, una persona nota per il proprio impegno politico e sociale, a cominciare dall’essere referente della “Associazione per l’Attuazione della Costituzione”, e dall’essere tra i promotori del Comitato per i cinque SI ai referendum dell’8 e 9 giugno prossimi, ritiene di essere stato vittima di pregiudizio e ostracismo immotivato. Ecco quanto ci ha inviato.

Il dott. Coriolano Giorgi
“Antifascismo sì, ma non a senso unico”: escluso dall’ANPI di Marino per aver criticato
la deriva atlantista e le ambiguità politiche Marino, 29 maggio 2025 – L’attivista Coriolano Giorgi denuncia pubblicamente la decisione del Direttivo della Sezione ANPI “Aurelio Del Gobbo” di Marino, che ha
respinto all’unanimità la sua domanda di tesseramento, definendola “incoerente” con il
suo passato critico verso l’associazione. Una decisione deliberata, come scritto nella
comunicazione, dopo una “breve disamina”. «Un’associazione che si dichiara antifascista non dovrebbe mai temere il dissenso interno, ma accoglierlo come forma di vigilanza democratica. Qui, invece, si è preferito
chiudere la porta in faccia a chi ha espresso critiche politiche, non personali», afferma
Giorgi, che ha immediatamente chiesto un riesame alla Commissione Provinciale di
Garanzia, come previsto dallo Statuto ANPI. Giorgi accusa la sezione di Marino di essersi trasformata in un gruppo chiuso e ideologicamente rigido, che predica un antifascismo rituale e decontestualizzato, mentre
ignora o legittima forme autoritarie moderne quando provengono da governi “amici”
dell’Occidente. «Nel 2022, in occasione del 25 aprile, la sezione ha vergognosamente sostenuto il
governo ucraino di Zelensky, ignorando le sue evidenti alleanze con milizie neonaziste e
le radici golpiste del potere nato nel 2014 col sostegno della NATO e degli Stati Uniti.
Questo è antifascismo o allineamento geopolitico?», denuncia Giorgi.
Ma le ambiguità non finiscono qui. Nel 2021, nel pieno della campagna elettorale
comunale, esponenti della stessa ANPI di Marino – in violazione della neutralità politica
dell’associazione – espressero pubblicamente il proprio sostegno al candidato di Forza
Italia Stefano Cecchi, in funzione anti-grillina, contro l’allora sindaco del Movimento 5
Stelle, Carlo Colizza. Questi sono i comportamenti che ho denunciato e che oggi vengono usati come pretesto
per escludermi. L’ANPI dovrebbe tornare ad essere uno spazio di conflitto, non una
dependance dell’agenda liberal-atlantista», conclude Giorgi. La vicenda solleva una domanda più ampia: che antifascismo è quello che non sa riconoscere le nuove forme del potere autoritario, che legittima governi reazionari se alleati “strategici”, e reprime il dissenso interno?

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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.