Agrifish, Confeuro: “Nuovi fondi per assicurazioni e riforma immediata della Pac”

Agrifish, Confeuro: “Nuovi fondi per assicurazioni e riforma immediata della Pac”

28/05/2025 0 Di Marco Montini

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Agri­fish, Con­feu­ro: “Nuo­vi fon­di per assi­cu­ra­zio­ni e rifor­ma imme­dia­ta del­la Pac”

“Sia­mo con­tra­ri all’accorpamento del­le risor­se per agri­col­tu­ra e pesca in un fon­do uni­co euro­peo. Ma è solo un pri­mo pas­so: è urgen­te una rifor­ma strut­tu­ra­le del­la Poli­ti­ca Agri­co­la Comu­ne che rico­no­sca final­men­te l’importanza di un nuo­vo pila­stro fon­da­to su stru­men­ti assi­cu­ra­ti­vi effi­ca­ci a tute­la del­le pic­co­le e medie impre­se agri­co­le”. Lo dichia­ra Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le di Con­feu­ro, com­men­tan­do gli esi­ti dell’Agrifish di Bru­xel­les. “È impor­tan­te che si difen­da la spe­ci­fi­ci­tà del com­par­to agri­co­lo evi­tan­do l’istituzione di un fon­do uni­co. Tut­ta­via — sot­to­li­nea Tiso — la vera sfi­da sarà costrui­re una Pac capa­ce di rispon­de­re alle cri­si eco­no­mi­che e al cam­bia­men­to cli­ma­ti­co, raf­for­zan­do le tute­le per chi vive del pro­prio lavo­ro nei cam­pi. In que­sto sen­so apprez­zia­mo le dichia­ra­zio­ni del com­mis­sa­rio Han­sen sull’importanza di col­la­bo­ra­re con la Ban­ca Euro­pea per gli Inve­sti­men­ti per svi­lup­pa­re stru­men­ti assi­cu­ra­ti­vi acces­si­bi­li agli agri­col­to­ri, fon­da­men­ta­li anche per age­vo­la­re l’accesso ai finan­zia­men­ti”. Secon­do Con­feu­ro, solo attra­ver­so un siste­ma assi­cu­ra­ti­vo ade­gua­to sarà pos­si­bi­le col­ma­re il diva­rio di inve­sti­men­ti che afflig­ge il set­to­re pri­ma­rio. “Non pos­sia­mo pen­sa­re a un’a­gri­col­tu­ra resi­lien­te sen­za pro­te­zio­ni con­cre­te con­tro i rischi pro­dut­ti­vi. Ser­ve un impe­gno a livel­lo euro­peo per met­te­re gli agri­col­to­ri nel­le con­di­zio­ni di lavo­ra­re e inve­sti­re con mag­gio­re sere­ni­tà”. aggiun­ge Tiso. “Infi­ne — con­clu­de è neces­sa­rio esse­re uni­ti anche nel­la gestio­ne di ciò che entra nel mer­ca­to euro­peo: più che di sovra­ni­tà ali­men­ta­re dovrem­mo par­la­re di garan­zia ali­men­ta­re che non signi­fi­ca solo pro­dur­re in Euro­pa, ma soprat­tut­to pro­teg­ge­re le nostre comu­ni­tà rura­li, sal­va­guar­da­re il benes­se­re dei cit­ta­di­ni e valo­riz­za­re le eco­no­mie dei pic­co­li e medi pro­dut­to­ri loca­li”.

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