Marino. PCI: La vigliaccheria della destra ha colpito Berlusconi nel suo massimo momento, potrà colpire anche la destra attuale

Marino. PCI: La vigliaccheria della destra ha colpito Berlusconi nel suo massimo momento, potrà colpire anche la destra attuale

22/05/2025 0 Di Maurizio Aversa

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A meno di tre set­ti­ma­ne dal voto refe­ren­da­rio, con una pre­sen­za del­l’in­for­ma­zio­ne — soprat­tut­to tele­vi­si­va e par­ti­co­lar­men­te quel­la pub­bli­ca — insuf­fi­cien­te, tan­to che l’au­to­ri­tà di con­trol­lo ha richia­ma­to a por­re rime­dio a que­sto sta­to di cose, l’o­pi­nio­ne pub­bli­ca, i cit­ta­di­ni elet­to­ri, mano a mano comin­cia­no a com­pren­de­re i con­te­nu­ti dei refe­ren­dum e la qua­li­tà del­la posta in gio­co. In ter­mi­ni di dife­sa del­la digni­tà e dirit­ti dei lavo­ra­to­ri e di cit­ta­di­nan­za. I Comi­ta­ti uni­ta­ri, dal livel­lo nazio­na­le a quel­li ter­ri­to­ria­li, con le pre­sen­ze in piaz­za, con assem­blee e con i volan­ti­nag­gi cer­ca­no di sop­pe­ri­re all’o­scu­ran­ti­smo scel­to dal­la destra e dal gover­no. Anche ai Castel­li roma­ni, e spe­ci­fi­ca­ta­men­te a Mari­no, è mol­to atti­vo il Comi­ta­to per i 5 SI ai Refe­ren­dum dell’8/9 giu­gno. A segui­to del­le varie ini­zia­ti­ve e in pre­pa­ra­zio­ne dei pros­si­mi appun­ta­men­ti, la sezio­ne E.Berlinguer del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no di Mari­no, ha svol­to del­le valu­ta­zio­ni poli­ti­che per rin­for­za­re la scel­ta demo­cra­ti­ca di par­te­ci­pa­zio­ne al voto, sia per i soste­ni­to­ri del SI, così come quel­li del NO, ma, soprat­tut­to per gli auten­ti­ci demo­cra­ti­ci di destra che non pos­so­no fug­gi­re dal­l’im­pe­gno di par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca ad una chia­ma­ta elet­to­ra­le. Di segui­to la nota del PCI.

“Poche affer­ma­zio­ni di veri­tà sto­ri­ca van­no ram­men­ta­te o fat­te cono­sce­re a chi non ha vis­su­to quei momen­ti. I Refe­ren­dum in Ita­lia, qua­si sem­pre han­no intro­dot­to scel­te che sono dive­nu­te leg­gi. Nor­me che, di fat­to, la socie­tà e par­te del­la poli­ti­ca spin­ge­va e per­se­gui­va nel­la quo­ti­dia­ni­tà del vive­re di milio­ni di cit­ta­di­ni. Val­ga­no per tut­ti i refe­ren­dum sul divor­zio, sull’aborto, con­tro il nuclea­re, per l’acqua pub­bli­ca, con­tro la “pro­te­zio­ne” giu­ri­di­ca a Ber­lu­sco­ni. Pro­prio in que­sto ulti­mo caso, nel 2011, quan­do alle urne si pre­sen­tò il 55% degli elet­to­ri, il SI in modo schiac­cian­te, 95% scon­fis­se la linea poli­ti­ca vigliac­ca scel­ta dal­la destra ber­lu­sco­nia­na al gover­no che chie­se ai cit­ta­di­ni di non anda­re a vota­re. Fu l’inizio del­la fine di quel­la sta­gio­ne. Per­chè que­sto nostro con­tro­ver­so Pae­se, pure quan­do fa vin­ce­re la destra, nel­la sua ani­ma di par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca odia che qual­cu­no, chic­ches­sia, gli dica: stat­te­ne a casa, vat­te­ne al mare, che ci pen­sia­mo noi! Ora ad anni di distan­za, su temi non bana­li, ma, appun­to, come quel­li che sto­ri­ca­men­te han­no segna­to posi­ti­va­men­te il nostro Pae­se, i cit­ta­di­ni, gli elet­to­ri, sul lavo­ro e sul­la cit­ta­di­nan­za, pos­so­no difen­de­re e reim­met­te­re (per­chè esi­ste­va­no e col­pe­vol­men­te sono sta­te cas­sa­te — pure da alcu­ni soste­ni­to­ri di que­sti refe­ren­dum che si sono resi con­to oggi di aver pro­fon­da­men­te sba­glia­to gover­nan­do in quel modo-) nel­la appli­ca­zio­ne del­le nor­me sul lavo­ro e cit­ta­di­nan­za: tute­le, sal­va­guar­dia del­la sicu­rez­za, giu­sti­zia socia­le mini­ma, dirit­ti di cit­ta­di­nan­za.

Que­sta azio­ne posi­ti­va è pos­si­bi­le gra­zie soprat­tut­to al con­tri­bu­to che i SI pos­so­no dare in que­sta occa­sio­ne, per que­sti 5 refe­ren­dum. Ma soprat­tut­to, e vale anche per i mode­ra­ti e per gli elet­to­ri di destra che non rinun­cia­no al loro ruo­lo di par­te­ci­pa­zio­ne sen­za fug­gi­re vigliac­ca­men­te dal cam­po di con­fron­to, va scon­fit­ta la chia­ma­ta all’astensione. Non par­te­ci­pa­re può crea­re un dop­pio para­dos­so: che la destra per­da sen­za aver con­te­sta­to il meri­to; oppu­re che il gover­no vin­ca fug­gen­do dal cam­po di gio­co! E’ comun­que un attac­co alla demo­cra­zia e alla par­te­ci­pa­zio­ne sia con­cre­ta­men­te per ogni cit­ta­di­no elet­to­re che vie­ne spo­de­sta­to e invi­ta­to a lascia­re ad una pic­co­la casta le deci­sio­ni; sia poli­ti­ca­men­te per­chè mostra un vol­to “uni­to” del­la destra non nel­la pro­pria con­sa­pe­vo­lez­za del meri­to, ma nei reci­pro­ci ricat­ti poli­ti­ci che han­no per obiet­ti­vo solo il man­te­ni­men­to del pote­re del­la casta sem­pre più ristret­ta. Come comu­ni­sti, non solo a dife­sa del­la Costi­tu­zio­ne e del­la par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca, ma pro­prio per rimet­te­re il lavo­ro e i dirit­ti al cen­tro, vote­re­mo i 5 SI refe­ren­da­ri. Per­chè l’attacco ai lavo­ra­to­ri (sala­ri, dirit­ti, morti/omicidi sul lavo­ro etc.) abbia­no fine e tor­ni una sta­gio­ne di pro­ta­go­ni­smo dei lavo­ra­to­ri in Ita­lia!”.

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