Marino. Crollo cantiere scuola. Basta subappalti!

Marino. Crollo cantiere scuola. Basta subappalti!

12/05/2025 0 Di Maurizio Aversa

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Oggi (lune­di) a S. Maria del­le Mole, attor­no alle 16.00 il cie­lo, sopra l’area si S. Maria nuo­va dove è sito il Par­co dedi­ca­to al par­ti­gia­no Rug­ge­ro Lupi­ni, adia­cen­te il can­tie­re del­la nuo­va scuo­la “Elsa Moran­te”, è sta­to por­ta­to­re di rumo­re assor­dan­te di pale dell’elisoccorso. Era per pren­de­re a bor­do uno dei feri­ti, sem­bra set­te com­po­nen­ti la squa­dra di ope­rai edi­li impe­gna­ti nel­la get­ta­ta del­la solet­ta di cemen­to di uno dei solai dell’edificio in costru­zio­ne. La scuo­la di via Nico­lò Tom­ma­seo è la rico­stru­zio­ne del­la pre­ce­den­te abbat­tu­ta mol­to vec­chia e con scar­sa pos­si­bi­li­tà di inter­ven­ti di ristrut­tu­ra­zio­ne, spe­cial­men­te se si pen­sa ai mate­ria­li e alle tec­no­lo­gie di sicu­rez­za e di sal­va­guar­dia ambien­ta­le oggi attua­bi­li. Ma que­sto 12 mag­gio, sep­pur in una ope­ra meri­to­ria, sarà qui ricor­da­to per l’ennesimo inci­den­te col­let­ti­vo, che ha fat­to sfio­ra­re la stra­ge, in un can­tie­re. I vigi­li del fuo­co sono arri­va­ti con diver­se squa­dre e il fun­zio­na­rio di guar­dia per il crol­lo par­zia­le di un sola­io in costru­zio­ne, gran­de 12 x 18 m, all’in­ter­no di un can­tie­re edi­le. Nel frat­tem­po sono in cor­so anche gli accer­ta­men­ti da par­te dei soc­cor­ri­to­ri per sta­bi­li­re le cau­se del crol­lo. Dal sin­da­ca­to che ha svol­to un sopral­luo­go, abbia­mo appre­so che la squa­dra di ope­rai non è di una dit­ta “loca­le”, nè, pro­vin­cia­le, nè regio­na­le. Non a caso la Cgil ha dira­ma­to un comu­ni­ca­to di soli­da­rie­tà ai lavo­ra­to­ri coin­vol­ti, che però non si fer­ma affat­to all’abbraccio. “Roma: Cgil, soli­da­rie­tà lavo­ra­to­ri coin­vol­ti nel crol­lo sola­io a Mari­no.

“Espri­mia­mo tut­ta la nostra soli­da­rie­tà ai set­te lavo­ra­to­ri rima­sti coin­vol­ti nel crol­lo del sola­io di una scuo­la in costru­zio­ne nel Comu­ne di Mari­no, in pro­vin­cia di Roma”. Così, in una nota, la Cgil e la Fil­lea Cgil di Roma e del Lazio insie­me alla Cgil e alla Fil­lea Cgil di Roma sud Pome­zia Castel­li. “Nel­le pros­si­me ore – aggiun­ge la nota – scri­ve­re­mo al Pre­fet­to di Roma per chie­de­re la con­vo­ca­zio­ne urgen­te del tavo­lo sul­la salu­te e la sicu­rez­za per­ché stia­mo regi­stran­do un peri­co­lo­so aumen­to degli inci­den­ti sul lavo­ro nel ter­ri­to­rio. Oltre che ven­ga chia­ri­to come mai in un’opera pub­bli­ca finan­zia­ta dal Pnrr si sia veri­fi­ca­to il crol­lo, chie­dia­mo che si apra una discus­sio­ne sul siste­ma degli appal­ti.

Anco­ra una vol­ta, infat­ti, è nel­la cate­na degli appal­ti e dei subap­pal­ti che si veri­fi­ca un inci­den­te sul lavo­ro che coin­vol­ge un nume­ro ele­va­to di lavo­ra­tri­ci e lavo­ra­to­ri. È urgen­te cam­bia­re le rego­le sba­glia­te sugli appal­ti per garan­ti­re più sicu­rez­za, a par­ti­re dal ripri­sti­no del­la respon­sa­bi­li­tà in soli­do del­le com­mit­ten­ti su cui si vote­rà ai refe­ren­dum dell’8 e 9 giu­gno”. E’ del tut­to evi­den­te il tipo di denun­cia che vie­ne svol­to in tale dichia­ra­zio­ne.

Di tutt’altro gene­re — tipo augu­ri di pron­ta gua­ri­gio­ne — dal PD, fino a FdI che addi­rit­tu­ra met­te in guar­dia dal NON cer­ca­re respon­sa­bi­li­tà.

Respon­sa­bi­li­tà, che dal PSI nel dare soli­da­rie­tà ai lavo­ra­to­ri, vie­ne inve­ce invo­ca­ta a fred­do, nei pros­si­mi gior­ni.

Deci­sa­men­te più mar­ca­to, in que­sto mol­to in linea con le paro­le espres­se dal­la Cgil, le dichia­ra­zio­ni che pro­ven­go­no dal PCI Mari­no: “Abbia­mo visto che, come da leg­ge, all’ingresso del can­tie­re c’è la legen­da. Ripor­ta inte­sta­ta­ri del pro­get­to, respon­sa­bi­li del can­tie­re, respon­sa­bi­li del­la sicu­rez­za, etc. Ma non si men­zio­na se que­sto lavo­ro — al pari di mol­ti altri nel­le ope­re pub­bli­che — è di asse­gna­zio­ne diret­ta, o se inve­ce è por­ta­to avan­ti da dit­te di subap­pal­to in subap­pal­to.

Cosa per la qua­le oggi non ci sareb­be­ro estre­mi di ricon­dur­re respon­sa­bi­li­tà diret­te dell’accaduto, e che, maga­ri, con un suc­ces­so dei SI al refe­ren­dum dell’8 e 9 giu­gno sareb­be l’opposto! Quin­di — chiu­do­no dal PCI Mari­no, sezio­ne “E. Ber­lin­guer”, il nostro augu­rio per i lavo­ra­to­ri coin­vol­ti è impe­gno di lot­ta e, oggi anche elet­to­ra­le refe­ren­da­rio!”.

Regi­stria­mo che nel­le pagi­ne uffi­cia­li del comu­ne non ci sono nè com­men­ti nè pub­bli­ca­zio­ne di noti­zie sull’accaduto.

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