Sociale, Tiso (Accademia IC): “Truffe agli anziani fenomeno preoccupante da estirpare”

Sociale, Tiso (Accademia IC): “Truffe agli anziani fenomeno preoccupante da estirpare”

30/04/2025 0 Di Marco Montini

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Socia­le, Tiso (Acca­de­mia IC): “Truf­fe agli anzia­ni feno­me­no pre­oc­cu­pan­te da estir­pa­re”

“Le truf­fe ai dan­ni degli anzia­ni rap­pre­sen­ta­no un feno­me­no socia­le allar­man­te, trop­po spes­so sot­to­va­lu­ta­to o igno­ra­to dall’opinione pub­bli­ca e dal­le isti­tu­zio­ni. È ora di rico­no­scer­ne la gra­vi­tà e agi­re con deter­mi­na­zio­ne per tute­la­re una del­le fasce più fra­gi­li del­la nostra popo­la­zio­ne.” Lo dichia­ra in una nota Car­me­la Tiso, por­ta­vo­ce nazio­na­le dell’Accademia Ini­zia­ti­va Comu­ne e dell’associazione Ban­die­ra Bian­ca. “Le truf­fe si pre­sen­ta­no in mol­te for­me: tele­fo­na­te ingan­ne­vo­li, fin­ti ope­ra­to­ri ban­ca­ri o dell’assistenza, fal­si bene­fat­to­ri o truf­fa­to­ri onli­ne che pro­pon­go­no inve­sti­men­ti fasul­li. Tut­te appro­fit­ta­no del­la fidu­cia e del­la vul­ne­ra­bi­li­tà di chi, maga­ri solo o poco infor­ma­to, diven­ta ber­sa­glio faci­le di rag­gi­ri sem­pre più sofi­sti­ca­ti. Chie­dia­mo alle isti­tu­zio­ni – dice Tiso — un impe­gno con­cre­to: cam­pa­gne di sen­si­bi­liz­za­zio­ne capil­la­ri, un raf­for­za­men­to del­le misu­re di pre­ven­zio­ne e sup­por­to alle vit­ti­me, oltre a un coor­di­na­men­to tra for­ze dell’ordine, enti loca­li e asso­cia­zio­ni del ter­zo set­to­re per con­tra­sta­re con effi­ca­cia que­sto feno­me­no”. Nel frat­tem­po, è fon­da­men­ta­le che le fami­glie e le comu­ni­tà aiu­ti­no gli anzia­ni a difen­der­si. Ecco alcu­ne rego­le sem­pli­ci ma fon­da­men­ta­li per pro­teg­ger­si: non apri­re mai la por­ta a sco­no­sciu­ti e veri­fi­ca­re sem­pre l’identità con l’ente di rife­ri­men­to; non for­ni­re dati per­so­na­li o ban­ca­ri per tele­fo­no o via email; dif­fi­da­re da richie­ste di dena­ro urgen­ti, soprat­tut­to se accom­pa­gna­te da pres­sio­ni emo­ti­ve; pri­ma di agi­re, con­fron­tar­si sem­pre con un fami­lia­re di fidu­cia; in caso di sospet­to, segna­la­re imme­dia­ta­men­te l’ac­ca­du­to alle auto­ri­tà com­pe­ten­ti. “La lot­ta alle truf­fe non può esse­re deman­da­ta al solo buon sen­so indi­vi­dua­le. Ser­ve un’azione siste­mi­ca e urgen­te per fer­ma­re chi lucra sul­le fra­gi­li­tà altrui. Non pos­sia­mo più tol­le­ra­re il silen­zio su que­sta emer­gen­za socia­le”, con­clu­de Tiso.

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