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Albano/Castelli romani/Roma‑S.Palomba. Inceneritore di Roma, alla Camera dei Deputati finisce il sostegno a Gualtieri
16/04/2025Questo articolo è stato letto 616 volte!
Oggi, è una delle giornate importanti per le popolazioni del territorio dei Castelli romani. Protagonisti comitati, associazioni, gruppi di cittadini, interventi della politica trasversalmente, ma con segno di uscita dello scontro sul versante sinistro della difesa ambientale, della salute dei cittadini, del ruolo delle istituzioni, locali e sovraordinate. Infatti, la notizia è il ritiro dell’emendamento “infame”. Non possiamo riportare, perchè non è giusto edulcorare i sentimenti forti dei cittadini, il pensiero che ci è stato espresso da molte cittadine e cittadini interpellati in queste ore. Diciamo che la critica e la condanna, unita alla soddisfazione della piega che sta prendendo la battaglia in corso, è l’indirizzo dei giudizi raccolti. Col giusto modo, intanto, l’Unione dei Comitati ha rilasciato la seguente chiara, netta, dichiarazione: ““Il ritiro dell’emendamento ampliativo dei poteri del Commissario Roberto Gualtieri segna l’interruzione del sostegno parlamentare al Sindaco di Roma”. È quanto dichiara in una nota l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore. “Gualtieri, che in più di una circostanza si era vantato di godere di un sostegno bulgaro in Parlamento, trascorrerà la serata a leccarsi le ferite. Con una pessima figura, invece, ne esce Francesco Rocca, Governatore del Lazio, sbrigativamente affrettatosi a spossessarsi delle proprie prerogative costituzionali pur di assecondare l’importante opera, così l’aveva ieri definita, voluta da Gualtieri. Possiamo quindi guardare a questo risultato con grande soddisfazione — precisano dall’Unione dei Comitati — Veniamo, infatti, da giornate intense che si sono aperte all’iniziativa del 10 aprile “fermiamo l’inceneritore” promossa dal Comitato per le Future Generazioni. È stato proprio ad Ariccia, che abbiamo raccolto l’allarme lanciato da Filiberto Zaratti al quale va il gran merito di aver immediatamente attenzionato l’emendamento abominio. Ne è seguita la manifestazione davanti al sito dove abbiamo rilanciato l’invito agli attivisti di chiedere via mail il ritiro dell’emendamento con l’invio di circa 150 mail. Sette giorni senza respiro che si chiudono oggi con il ritiro dell’emendamento, alla cui complessa tessitura ha abilmente lavorato Andrea Volpi. Per noi dell’Unione dei Comitati contro l’inceneritore – concludono dall’Unione- oggi rappresenta un autentico punto di svolta: fallito il colpo di mano di un emendamento incostituzionale, saremo ancor più determinati a sollecitare le competenze regionali sulle questioni che hanno a che fare, direttamente o indirettamente, con l’inceneritore. Oggi, il territorio ha battuto il Palazzo sconfiggendo il disegno di chi avrebbe voluto chiudere anzitempo la partita dell’inceneritore conferendo a Gualtieri ancor più pieni poteri”.

i due perdenti: Il presidente della regione Lazio Rocca, il sindaco di Roma Gualtieri
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.