Marino. A Bibliopop, vero, efficace “Dibattito aperto” grazie al libro denuncia di Marco Onofrio

Marino. A Bibliopop, vero, efficace “Dibattito aperto” grazie al libro denuncia di Marco Onofrio

07/04/2025 0 Di Maurizio Aversa

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A Biblio­pop, dia­lo­go sul­le Segre­te del Par­na­so, tra l’au­to­re, Mar­co Ono­frio e Mau­ri­zio Aver­sa


Nep­pu­re la logi­sti­ca avver­sa ha potu­to fre­na­re la riu­sci­ta dell’appuntamento con il libro-denun­cia del­lo scrit­to­re Mar­co Ono­frio, “Le segre­te del Par­na­so”. La logi­sti­ca avver­sa è sta­ta quel­la del­le cen­ti­na­ia di per­so­ne river­sa­te­si a S. Maria del­le Mole in occa­sio­ne del­la fie­ra mer­can­ti­le “For­te dei Mar­mi”. Difat­ti in tut­ta la fra­zio­ne c’erano spa­zi inta­sa­ti per par­cheg­gia­re e recar­si al Biblio­pop. Cio­no­no­stan­te, con pochi minu­ti di ritar­do, vi è con­ve­nu­to un nutri­to pub­bli­co, ben ripa­ga­to dal­la den­si­tà emo­ti­va e dal­la pro­fon­di­tà di rifles­sio­ni che si sono suc­ce­du­te duran­te l’illustrazione del libro, attra­ver­so la viva voce dell’autore. In veri­tà, dato il tema dal for­te sapo­re eti­co, mora­le, filo­so­fi­co e socio-poli­ti­co, se quel pub­bli­co si fos­se ritro­va­to oggi avreb­be avu­to un sur­plus di cui par­la­re.

Il Mini­stro del lavo­ro, Mari­na Elvi­ra Cal­de­ro­ne, ogget­to del­l’in­chie­sta de Il Fat­to Quo­ti­dia­no che ha reso noto le sue “entra­tu­re” per far par­te del­la casta


Nel sen­so che pro­prio in que­ste ore, gra­zie ad una inchie­sta del “Fat­to Quo­ti­dia­no”, è emer­so che la Mini­stra Cal­de­ro­ne mil­lan­ta tito­li gra­zie a cui ha rico­per­to ruo­li e cari­che, e con­ti­nua a far­lo, soste­nu­ta da entra­tu­re paren­ta­li e ami­ca­li che nul­la han­no a che vede­re con le sue capa­ci­tà. Così “fun­zio­na” in Ita­lia! Ecco, il cuo­re del­la denun­cia mos­sa da Ono­frio, e l’ha ben illu­stra­to ai pre­sen­ti, è esat­ta­men­te que­sto: la ripro­du­zio­ne del­le caste – in par­ti­co­la­re egli affron­ta quel­la let­te­ra­ria e quin­di degli intel­let­tua­li, ma è esten­si­bi­le a tut­ti gli ambi­ti del­la socie­tà – che si autoa­li­men­ta­no in “siste­ma” ed esclu­do­no in modo clas­si­sta ogni meri­to che chiun­que altro abbia o pos­sa giu­sta­men­te riven­di­ca­re. Una aber­ra­zio­ne e una ingiu­sti­zia che stra­vol­go­no la Costi­tu­zio­ne Repub­bli­ca­na, ispi­ra­ta ad altro e oppo­sto fon­da­men­to. Una stor­tu­ra che inde­bo­li­sce la qua­li­tà del vive­re civi­le, che sfian­ca le capa­ci­tà di sin­go­li che han­no già fati­ca­to nel tem­po, o che, gio­va­ni, si affac­cia­no spe­ran­zo­si per poter mostra­re la pro­pria valen­tia. Tut­to ciò è sta­to tal­men­te con­di­vi­so, in una sor­ta di rito catar­ti­co col­let­ti­vo, che non appe­na Ono­frio ha chie­sto al pub­bli­co se ci fos­se­ro riscon­tri ed even­tua­li espe­rien­ze da con­di­vi­de­re (così, sot­to for­ma di “dibat­ti­to aper­to”, ave­va con­ce­pi­to l’incontro), in modo spon­ta­neo e ric­co sono fio­ri­ti:

Eli­sa Pel­le­gri­ni decla­ma una poe­sia dei
dica­ta ai luo­ghi ama­ti: mon­ta­gne di cio­cia­ria


una poe­sia decla­ma­ta da Eli­sa Pel­le­gri­ni; una ric­ca e sen­ti­ta testi­mo­nian­za del­lo scrit­to­re Rober­to Pal­loc­ca, che ha ampia­men­te con­fer­ma­to le ana­li­si di Ono­frio; un inter­ven­to dell’archeologo Pao­lo Mon­ta­na­ri;

Lo scrit­to­re Rober­to Pal­loc­ca, inter­vie­ne soste­nen­do la denun­cia del libro di Mar­co Ono­frio


un altro del­lo scrit­to­re Raul Bian­chi­ni; e un con­tri­bu­to fina­le di Sil­via Baz­zoc­chi, già biblio­te­ca­ria a Roma, dal­la qua­le è emer­sa anche una pro­po­sta pra­ti­ca, accol­ta per il futu­ro da Biblio­pop.
Sil­via Baz­zoc­chi nel pro­prio con­tri­bu­to al con­fron­to a Biblio­pop
L’incontro era comin­cia­to, come da pras­si con­sue­ta, con i salu­ti del pre­si­den­te Ser­gio San­ti­nel­li, il qua­le con poche e pun­gen­ti paro­le ha cen­tra­to cuo­re e con­tor­no del tema, pre­di­spo­nen­do ad emo­zio­ne l’assemblea. Il ruo­lo di inter­lo­cu­to­re è sta­to assun­to da Mau­ri­zio Aver­sa, che ha sol­le­ci­ta­to le ampie, pun­tua­li, appas­sio­na­te rispo­ste argo­men­ta­ti­ve di Ono­frio, tese a svi­sce­ra­re alcu­ni sno­di fon­da­men­ta­li rac­chiu­si appun­to ne “Le segre­te del Par­na­so”. La libe­ra espo­si­zio­ne che saba­to 5 a Biblio­pop, Ono­frio ha potu­to con­di­vi­de­re con l’insieme degli atten­ti par­te­ci­pan­ti – nota­ta una pre­va­len­za di gio­va­ni don­ne – ha sot­to­li­nea­to l’attualità del­la denun­cia e la neces­si­tà di inver­ti­re que­sta rot­ta per­ni­cio­sa che altri­men­ti è desti­na­ta a depri­me­re e ad impo­ve­ri­re il nostro Pae­se.

Ser­gio San­ti­nel­li, pre­si­den­te di Acab Biblio­pop, duran­te il suo salu­to di pre­sen­ta­zio­ne del­l’in­con­tro


Per que­sto Ono­frio si è espres­so come segue: «Mal­gra­do i suc­ces­si nazio­na­li e inter­na­zio­na­li, dopo trent’anni di car­rie­ra d’autore e qua­ran­ta­cin­que libri edi­ti ho sen­ti­to la neces­si­tà eti­ca di demi­sti­fi­ca­re la “real­tà vera” del mon­do let­te­ra­rio ita­lia­no, scor­po­ran­do­la dal­le favo­le spe­cio­se e ana­liz­zan­do­ne luci­da­men­te le dina­mi­che alla luce del siste­ma-Ita­lia. La let­te­ra­tu­ra è una jun­gla di ipo­cri­sie, invi­die, mal­di­cen­ze, oppor­tu­ni­smi, caste e con­gre­ghe in peren­ne lot­ta tra di loro» ha con­ti­nua­to nel­la sua inter­lo­cu­zio­ne, «Ma è soprat­tut­to una vali­gia con il dop­pio fon­do, pie­na di gio­chi truc­ca­ti, dove oggi con­ta­no sem­pre meno il meri­to, il lavo­ro serio, l’appartato e frut­tuo­so rac­co­gli­men­to, ovve­ro il riscon­tro ogget­ti­vo del­le “suda­te car­te”, e sem­pre più – pur­trop­po – l’abilità socia­le di ven­der­si, pre­sen­zian­do, sgo­mi­tan­do e sca­val­can­do, o la con­di­zio­ne aprio­ri­sti­ca di chi con le pre­ben­de e i pri­vi­le­gi ci si ritro­va fin da bam­bi­no, a pre­scin­de­re dal meri­to, gra­zie alle entra­tu­re fami­lia­ri. Il libro diven­ta così, in fili­gra­na, un iti­ne­ra­rio di appro­fon­di­men­to sul­la demo­cra­zia in Ita­lia, sui dirit­ti costi­tu­zio­na­li, sul­le tra­sfor­ma­zio­ni sto­ri­che che stan­no ripor­tan­do in auge le for­mu­le del più vie­to e dete­rio­re clas­si­smo. Ho “sem­pli­ce­men­te” det­to ciò che mol­ti san­no ma che, per timo­re e oppor­tu­ni­tà, pre­fe­ri­sco­no fin­ge­re di non sape­re. Il libro vor­reb­be apri­re gli occhi agli auto­ri, esor­dien­ti e non, anco­ra illu­si che il cam­po sia libe­ro e aper­to one­sta­men­te al meri­to. Auspi­co infi­ne» ha con­clu­so Ono­frio «che que­sta ope­ra­zio­ne smuo­va altri pro­fes­sio­ni­sti a par­la­re fuo­ri dai den­ti, denun­cian­do l’inquinamento mas­so­ni­co da qual­che anno in atto nei rispet­ti­vi set­to­ri. L’Italia deve tor­na­re ad esse­re un Pae­se a base meri­to­cra­ti­ca, o è desti­na­ta a non ave­re un futu­ro».

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