Presentazione Piano Adattamento Cambiamenti Climatici in Liguria

Presentazione Piano Adattamento Cambiamenti Climatici in Liguria

31/03/2025 0 Di Redazione

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IN CLIMA DI CAMBIAMENTO

Sfide climatiche nelle Aree Protette: strategie e pratiche di adattamento

PRESENTAZIONE DEL PIANO DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI DELLE CINQUE TERRE E DELLE LINEE GUIDA PER I PARCHI

Nell’ambito del progetto Stonewallsforlife

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 Il Par­co Nazio­na­le del­le Cin­que Ter­re e Legam­bien­te han­no pre­sen­ta­to oggi pres­so la libre­ria Spa­zio Set­te il Pia­no di adat­ta­men­to ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci per l’a­rea pro­tet­ta e le Linee Gui­da per l’adattamento ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci nei Par­chi.

Ad apri­re l’incontro Loren­zo Vivia­ni, Pre­si­den­te Par­co Nazio­na­le Cin­que Ter­re, a cui sono segui­ti i salu­ti isti­tu­zio­na­li e intro­dut­ti­vi di Gior­gio Zam­pet­ti, Diret­to­re gene­ra­le Legam­bien­te, Clau­dio Bar­ba­ro, sot­to­se­gre­ta­rio di Sta­to – MASE e Dona­tel­la Bian­chi, già Pre­si­den­te WWF Ita­lia e Par­co Nazio­na­le Cin­que Ter­re.

A segui­re sono inter­ve­nu­ti Fran­ce­sco Mar­che­se e Ema­nue­le Raso del Par­co Nazio­na­le Cin­que Ter­re che han­no pre­sen­ta­to il pro­get­to euro­peo Sto­newall­sfor­li­fe,  Giu­lia Gal­luc­cio, Fon­da­zio­ne CMCC (Cen­tro Euro-Medi­ter­ra­neo sui Cam­bia­men­ti Cli­ma­ti­ci) che ha pre­sen­ta­to il pia­no di adat­ta­men­to ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci del Par­co Nazio­na­le del­le Cin­que Ter­re e Ste­fa­no Rai­mon­di, respon­sa­bi­le nazio­na­le bio­di­ver­si­tà Legam­bien­te, che ha pre­sen­ta­to le Linee gui­da per l’adattamento ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci nel­le aree pro­tet­te.

Gli inter­ven­ti han­no evi­den­zia­to l’importanza del Pia­no e del­le Linee Gui­da, entram­bi rea­liz­za­ti nellambi­to del pro­get­to euro­peo Sto­newall­sfor­Li­fe finan­zia­to dal pro­gram­ma LIFE, di cui il Par­co è capo­fi­la, con il con­tri­bu­to scien­ti­fi­co del­la Fon­da­zio­ne CMCC (Cen­tro Euro-Medi­ter­ra­neo sui Cam­bia­men­ti Cli­ma­ti­ci), che ha lavo­ra­to spe­ci­fi­ca­men­te alla sua rea­liz­za­zio­ne, in col­la­bo­ra­zio­ne con Legam­bien­te, part­ner del pro­get­to.

Il Pia­no di Adat­ta­men­to Cli­ma­ti­co nasce dall’esigenza di for­ni­re stru­men­ti ope­ra­ti­vi e stra­te­gie di gestio­ne che con­sen­ta­no di miti­ga­re gli impat­ti del cam­bia­men­to cli­ma­ti­co. Attra­ver­so un approc­cio scien­ti­fi­co e par­te­ci­pa­to, il docu­men­to defi­ni­sce un qua­dro di azio­ni mira­te, basa­te su solu­zio­ni fon­da­te sul­la natu­ra (natu­re-based solu­tions), che valo­riz­za­no il patri­mo­nio del­le Cin­que Ter­re.

Uno degli ele­men­ti car­di­ne del Pia­no è il recu­pe­ro e la manu­ten­zio­ne dei tra­di­zio­na­li muri a sec­co, strut­tu­re essen­zia­li per la sta­bi­li­tà idro­geo­lo­gi­ca e per la con­ser­va­zio­ne del pae­sag­gio agra­rio sto­ri­co. La valo­riz­za­zio­ne e il ripri­sti­no di que­ste ope­re rap­pre­sen­ta­no una rispo­sta effi­ca­ce e soste­ni­bi­le agli effet­ti ero­si­vi e al rischio di dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co, oltre a con­tri­bui­re alla sal­va­guar­dia del­la bio­di­ver­si­tà loca­le.

Nel­la secon­da par­te del­la mat­ti­na­ta Anto­nio Nico­let­ti, respon­sa­bi­le nazio­na­le aree pro­tet­te Legam­bien­te, ha coor­di­na­to gli inter­ven­ti sul tema “Le sfi­de cli­ma­ti­che per le aree pro­tet­te e le comu­ni­tà loca­li”. All’incontro han­no par­te­ci­pa­to Pie­ro Geno­ve­si, Isti­tu­to Supe­rio­re per la Pro­te­zio­ne e la Ricer­ca Ambien­ta­le (ISPRA), Mau­ro Dur­ba­no, Pre­si­den­te Par­co Nazio­na­le Gran Para­di­so, Giu­sep­pe Luz­zi, Pre­si­den­te Par­co Nazio­na­le Appen­ni­no Luca­no Val D’A­gri Lago­ne­gre­se, Patri­zio Scar­pel­li­ni, Diret­to­re Par­co Nazio­na­le Cin­que Ter­re, Lucia­no Som­ma­ro­ne, Diret­to­re Par­co Nazio­na­le d’Abruzzo, Lazio e Moli­se, Mar­co Viscon­ti, Com­mis­sa­rio Straor­di­na­rio Roma­Na­tu­ra, Ste­fa­no Dona­ti, Diret­to­re Par­co nazio­na­le del Cir­ceo.

«Gli effet­ti dei cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci sem­pre più vio­len­ti sono ormai tan­gi­bi­li e anche il nostro Pae­se, tra i più espo­sti del con­ti­nen­te euro­peo, dovrà affron­ta­re que­sta emer­gen­za insie­me alle con­se­guen­ze che pro­vo­ca sul­la per­di­ta di bio­di­ver­si­tà – ha dichia­ra­to Gior­gio Zam­pet­ti Diret­to­re Gene­ra­le di Legam­bien­te – Per que­sta ragio­ne il Pia­no di adat­ta­men­to ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci del Par­co nazio­na­le del­le Cin­que Ter­re, il pri­mo di que­sto tipo in Ita­lia, e le Linee gui­da redat­te per i par­chi sono stru­men­ti di ana­li­si e appli­ca­ti­vi uti­li a con­tra­sta­re la cri­si cli­ma­ti­ca e limi­tar­ne gli effet­ti sul­la natu­ra pro­tet­ta».

Patri­zio Scar­pel­li­ni, diret­to­re Par­co Nazio­na­le del­le Cin­que Ter­re ha spie­ga­to l’importanza di un’area pro­tet­ta nell’ambito del­le stra­te­gie di adat­ta­men­to: «il Par­co svol­ge un ruo­lo atti­vo nel­la con­ser­va­zio­ne e valo­riz­za­zio­ne del pae­sag­gio agra­rio, attra­ver­so atti­vi­tà di soste­gno all’agricoltura, stu­di e moni­to­rag­gi fina­liz­za­ti a garan­ti­re la gestio­ne soste­ni­bi­le dei ter­raz­za­men­ti e del­le col­ti­va­zio­ni tra­di­zio­na­li. E il Pia­no avrà lobiet­ti­vo non solo di con­tra­sta­re labban­do­no del ter­ri­to­rio, ma anche di favo­ri­re la con­ti­nui­tà del­le comu­ni­tà loca­li, man­te­nen­do vivo il lega­me tra uomo e ambien­te e assi­cu­ran­do la tra­smis­sio­ne del­le cono­scen­ze e del­le pra­ti­che agri­co­le tra­di­zio­na­li alle futu­re gene­ra­zio­ni».

«Il Pia­no di Adat­ta­men­to ai Cam­bia­men­ti Cli­ma­ti­ci segna un momen­to deci­si­vo per la tute­la e la valo­riz­za­zio­ne del nostro ter­ri­to­rio – con­clu­de il Loren­zo Vivia­ni, Pre­si­den­te Par­co nazio­na­le del­le Cin­que Ter­re — Le Cin­que Ter­re non sono solo un pae­sag­gio da pre­ser­va­re, ma un eco­si­ste­ma vivo, in cui l’uomo e la natu­ra con­vi­vo­no in un equi­li­brio dina­mi­co. Qui, la sal­va­guar­dia ambien­ta­le non pas­sa dall’esclusione dell’uomo, ma dal suo coin­vol­gi­men­to atti­vo: sono gli agri­col­to­ri, i pesca­to­ri, le comu­ni­tà loca­li a custo­di­re da seco­li il fra­gi­le equi­li­brio di que­sti luo­ghi, ren­den­do­li resi­lien­ti di fron­te alle sfi­de del futu­ro.
Pro­get­ti come Sto­newall­sfor­li­fe dimo­stra­no che i sape­ri tra­di­zio­na­li non appar­ten­go­no al pas­sa­to, ma rap­pre­sen­ta­no una chia­ve per affron­ta­re il cam­bia­men­to cli­ma­ti­co con solu­zio­ni con­cre­te e soste­ni­bi­li. Il nostro impe­gno è tra­sfor­ma­re il Par­co del­le Cin­que Ter­re in un labo­ra­to­rio di inno­va­zio­ne ambien­ta­le, dove ricer­ca scien­ti­fi­ca e tra­di­zio­ne si fon­da­no in un nuo­vo approc­cio prag­ma­ti­co alla tute­la del ter­ri­to­rio.
Con la pre­sen­ta­zio­ne del Pia­no e del­le Linee Gui­da per l’adattamento cli­ma­ti­co nei Par­chi, ponia­mo le basi per un model­lo in cui l’uomo non è il pro­ble­ma, ma la solu­zio­ne. Solo attra­ver­so un’azione col­let­ti­va e una visio­ne con­di­vi­sa pos­sia­mo garan­ti­re che que­sto patri­mo­nio uni­co resti vivo, pro­dut­ti­vo e pro­tet­to per le gene­ra­zio­ni futu­re».

VIDEO:

https://www.youtube.com/live/7__5ZXb0ky0?si=Iso5_wlEx1v7d4OV

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