“Agricoltura È”, Tiso (Confeuro): “Ok evento ma servono azioni per futuro settore”

“Agricoltura È”, Tiso (Confeuro): “Ok evento ma servono azioni per futuro settore”

26/03/2025 0 Di Marco Montini

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“L’evento “Agri­col­tu­ra È”, volu­to dal Masaf e dal mini­stro Lol­lo­bri­gi­da, rap­pre­sen­ta un’importante occa­sio­ne per riba­di­re la cen­tra­li­tà del set­to­re agri­co­lo e il valo­re degli scam­bi com­mer­cia­li nell’Unione Euro­pea, par­ten­do dai Trat­ta­ti di Roma. Tut­ta­via, le vetri­ne media­ti­che da sole non basta­no: l’agricoltura ita­lia­na ha biso­gno di rispo­ste con­cre­te e di una stra­te­gia effi­ca­ce per affron­ta­re le sfi­de immi­nen­ti”. Lo dichia­ra Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le di Con­feu­ro, a mar­gi­ne del­la visi­ta agli stand del­la mani­fe­sta­zio­ne in cor­so a Roma. “Il Made in Ita­ly è cono­sciu­to nel mon­do gra­zie al lavo­ro e alla dedi­zio­ne dei nostri agri­col­to­ri, col­ti­va­to­ri diret­ti e impren­di­to­ri del set­to­re pri­ma­rio. È giu­sto valo­riz­za­re i risul­ta­ti rag­giun­ti, ma oggi è fon­da­men­ta­le ripar­ti­re dal­la riso­lu­zio­ne del­le cri­ti­ci­tà che gra­va­no sul com­par­to: dal­la rea­le tute­la dei pic­co­li e medi pro­dut­to­ri alla crea­zio­ne di con­di­zio­ni che per­met­ta­no alle azien­de agri­co­le di soprav­vi­ve­re e cre­sce­re. Trop­pe inco­gni­te pesa­no sul futu­ro dell’agricoltura ita­lia­na: il 2025 si pro­spet­ta un anno dif­fi­ci­le tra la guer­ra com­mer­cia­le annun­cia­ta da Trump, i con­flit­ti in cor­so a livel­lo glo­ba­le e la minac­cia sem­pre più con­cre­ta del cam­bia­men­to cli­ma­ti­co. A que­sto si aggiun­ge un dato pre­oc­cu­pan­te: il con­ti­nuo calo del nume­ro del­le impre­se agri­co­le e il cre­scen­te disin­te­res­se del­le gio­va­ni gene­ra­zio­ni ver­so il lavo­ro nei cam­pi. È evi­den­te che ser­vo­no inter­ven­ti urgen­ti e mira­ti per garan­ti­re un futu­ro soli­do e soste­ni­bi­le al set­to­re pri­ma­rio. Sen­za un impe­gno con­cre­to del­le isti­tu­zio­ni, il rischio è quel­lo di vede­re disper­de­re un patri­mo­nio uni­co al mon­do”, con­clu­de Tiso.

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